2011-08-13 e 14 Monte Amaro in notturna

13 e 14 Ago 2011 - Monte Amaro in notturna

Località di partenza: Rifugio Pomilio, Maielletta (CH) – 1900 m.
Località di Arrivo: Campo Di Giove (AQ) – 1090 m.

Lunghezza dell'escursione: 28,2 Km

Altezza accumulata: 1380 metri
Discesa accumulata: 2200 metri

Durata dell'escursione: 14 ore 45 minuti

Profilo dell'escursione

Mappa dell'escursione

Vista 3D

Escursione effettuata con l'Associazione ZainInSpalla (www.zaininspalla.it) il 13 e 14 Agosto 2011

Foto e racconto dell'escursione

Dopo le nostre prime escursioni notturne sul Corno Grande e sul Pizzo cefalone, decidiamo di fare il grande passo e nel programma 2011 di ZainInSpalla inseriamo la traversata del Monte Amaro. Partiamo da Roma comodi nel pomeriggio e raggiungiamo Campo Di Giove dove lasciamo la metà delle auto e ci prepariamo, dopo una cena al sacco, per raggiungere il luogo di partenza.

Arriviamo davanti al rifugio Pomilio (1900 metri) alle 21:30 e ci prepariamo mentre un vento gelido ci fa pensare che non siamo a Ferragosto.

Alle 22:00 in punto partiamo e il disagio comunque dura poco, perche una volta in marcia la sensazione di freddo si attenua.

Il fascino di questa escursione ha colpito e il gruppetto è abbastanza cospicuo. Eccomi con Elena, la mia figlioletta

Ed ecco Mario il temerario, che affronta il freddo della notte in pantaloncini

Qui, invece, Massimiliano, Maurizio e due suoi colleghi alpini che ci hanno accompagnato per il tratto iniziale, procedendo poi per loro conto

Alle 22:40 raggiungiamo la fine del tratto asfaltato, una volta percorribile in auto, e li imbocchiamo il comodo sentierino che, in mezzo ad una selva di pini mughi, gira intorno al cocuzzolo del Blockhaus. Il sentiero è perfettamente visibile anche tenendo le frontali spente. La luna piena illumina perfettamente il nostro percorso.

Si procede spediti lungo il sentiero e a mezanotte in punto arriviamo alla fonte di Acquaviva, sulla sella omonima, a quota 2094 metri. Facciamo qui una sosta ristoratrice in attesa di affrontare la salita più tosta del percorso: il Focalone. Nel fondo valle risplendono le luci di Chieti e di Pescara

Ripartiamo alle 24:10 e iniziamo a salire verso il Focalone. Il sentiero è ripido e faticoso ,a qualche tornantino e l’andatura tranquilla fanno si che la salita venga effettuata senza problemi. Sul sentiero una lunga fila di luci si arrampica in mezzo ai pini.

La seconda metà della salita diventa meno ripida. I pini spariscono e il paesaggio diventa lunare. Raggiungiamo la vetta del Focalone, a 2676 metri, alle 01:40. Ci fermiamo per le rituali fotografie in vetta:

Eccomi insieme a Marco, il presidente, Elena e Giacomo

Ed ecco l’immancabile Agostino

Qui, invece, Mario e Mariachiara

E infine, ecco il gruppo ZIS al completo sulla vetta del monte Focalone.

Sono le 2:00 quando ripartiamo. Il sentiero continua più o meno verso Sud e, rapidamente ci porta a raggiungere la cima Pomilio, a 2656 metri di quota. Sono le 2:35 e ci fermiamo per il tempo necessario a fare qualche foto. Eccomi insieme a Elena,

Ecco Michela,

qui Agostino e Renato

Massimiliano, il vicepresidente

Marco, il presidente e Alba

Ripartiamo su un sentiero di cresta in continuo saliscendi alla volta della cima più alta della Maiella. La visibilità è eccezionale. Purtroppo in città non ci rendiamo conto di quanta luce faccia la luna piena, continuamente immersi nella luce artificiale.

Alle 4:20, finalmente, raggiungiamo la cima del Monte Amaro, a quota 2792 metri. Fino ad ora abbiamo percorso circa 14 Km e siamo praticamente a metà percorso. Immancabili le foto sulla cima. Eccomi con Elena,

Ecco Renato

Massimiliano e Agostino

Michela e Alba

Marco the President

Qui, infine, il gruppo ZIS sulla vetta

Come da programma, decidiamo di non fermarci sulla vetta del Monte Amaro, anche perchè la temperatura è molto rigida e il rifugio è pieno zeppo (c’è gente che dorme nel sacco a pelo fuori del rifugio) e proseguiamo verso Grotta Canosa, dove ci fermeremo ad attendere l’alba. Dedico una foto ad una campagna di escursione che ci ha accompagnato fino ad ora: la Luna

Alle 5:20 arriviamo a Grotta Canosa, a quota 2600 metri. Ci fermiamo ad aspettare il sorgere del sole sull’Adriatico. Intanto la Luna, ci abbandona e tramonta dietro le montagne.

Ci avviciniamo all’alba e gli intrepidi che hanno rinunciato a fare una pennichella, cominciano a preparare le macchine fotografiche per aspettare il sorgere del sole

E quando sono le 6:00 circa il sole comincia a farsi vedere fra le nuvole basse sul mare.

Ormai è giorno, e strani personaggi cominciano a ridestarsi dal sonno …

Alle 7:15, dopo aver dissipato gli ulti rimasugli di torpore, dopo un’abbondante colazione, ci rimettiamo in marcia per raggiungere Campo Di Giove. Ecco un’immagine della grotta che ci ha ospitati.

e qui, una foto della vicina vetta del Monte Amaro, con la caratteristica “astronave” che funge da rifugio.

Il sentiero scende piacevolmente nel vallone di Femmina Morta. Il paesaggio è sempre lunare, nonostante sia ormai giorno.

In lontananza il Gran Sasso ci da il buongiorno

Proseguiamo nella discesa sul sentiero ghiaioso ma facile.

Alle 9:45 raggiungiamo la Tavola Rotonda a 2403 metri, dove ci fermiamo per uno spuntino e per fare qualche altro scatto.

Io con Elena,

Agostino

The president

The vice-president

Michela e Renato

Alba

Maurizio

Io e Massimiliano

Alle 10:00 ripartiamo per affrontare l’ultima fatica, fino a Campo di Giove. Ci rimangono da fare ancora 1300 metri di discesa e la fatica si sente tutta.

E finalmente, alle 12:45 arriviamo a Campo di Giove, al termine di questa lunga e spettacolare traversata. Complimenti a tutti i partecipanti per aver affrontato questa impegnativa impresa.

Autore: Marco DT

Qui trovi la traccia GPS dell'escursione in formato .plt e .gpx

2011 08 13 Monte Amaro – notturna (ZIS)