2012-10-20 Il giro del monte Pellecchia 20 Ott 2012 - il giro del monte Pellecchia Località di partenza - Moricone, 289 metri (RM) Distanza percorsa – 51,41 Km Salita accumulata – 1691 metri Durata dell’escursione – 6 ore e 44 minuti Mappa dell'escursione Profilo altimetrico dell'escursione Vista 3D dell'escursione Foto e descrizione dell’escursione Questo spettacolare ed altrettanto faticoso giro è stato pensato esaminando i percorsi descritti per la zona dei Lucretili nel sito di Paola e Gino Il giro è molto pesante sia per la lunghezza, quasi tutta su sterrato, sia per la notevole altimetria ma soprattutto perchè le discese affrontate avevano un fondo così cattivo che alla fine sono risultate quasi più pesanti della salita stessa, almeno per le mie povere articolazioni Raggiunto l'abitato di Moricone, sulla via Palombarese, si gira a destra in direzione di Monteflavio (per chi arriva da Marcellina) e dopo qualche metro si parcheggia sulla sinistra, in corrispondenza degli impianti sportivi. Il tempo di preparare la bici e parto lungo la strada asfaltata che conduce a Monteflavio Dopo circa 2,6 chilometri, in corrispondenza del terzo tornante (a sinistra) sulla destra appare una strada cementata. Giriamo e affrontiamo il primo tratto in discesa Il fondo è ottimo e le pendenze sono si molto accentuate ma i tratti ripidi non sono lunghissimi e si alternano a tratti meno velenosi o addirittura in piano o discesa Alle 9:00 circa raggiungo l'ingresso del paese, a quota 760 metri circa e passo vicino ad una fontana (che al ritorno verrà molto apprezzata). Ho percorso circa 9 chilometri fino ad ora. Pochi minuti e attraverso il paese salendo verso la parte più alta, in direzione della pineta. La strada, prima asfaltata e poi sterrata procede in salita con pendenze abbastanza agevoli. Raggiungo prima il Passo la Croce, a 900 metri circa, e il tornante poco prima di Fonte Nocella, a 850 metri, La salita, alternata a tratti in piano, procede agevolmente su una comoda sterrata in mezzo al bosco. Dopo circa 17,6 Km si incontra un cancello con lucchetto ma che ai lati, per fortuna, presenta delle aperture abbastanza comode per far passare la bici. Dopo il cancello la strada, dopo una ripida ma breve discesa, dove a causa dei numerosi sassi decido di scendere dalla bici, inizia a salire, prima con un ripido strappo e poi con pendenze più modeste ma sempre con un fondo discreto che consente di rimanere in sella senza problemi. Alle 10:45 raggiungo lo scollinamento, a Nord del Colle di Cannavina, a quota 1140 metri circa. Piccola sosta, e foto di cima Da qui si ricomincia a scndere. Il tragitto percorre una abbastanza comoda sterrata (sembra) ma più avanti ... ... la sorpresa: superato un rudere, in corrispondenza di un tornante a destra, a quota 1050 circa, la strada gira a sinistra facendo un ampio tornante. Attenzione perchè qui, in corrispondenza del secondo tornante bisogna girare a destra per una quasi invisibile "single track". Per fortuna che avevo il GPS e che lo controllavo spesso, per cui, piccolo dietro front e risalita di una cinquantina di metri di quota. La discesa diventa problematica: la traccia è stretta e numerosi sono gli ostacoli e, in alcuni punti è anche viscida di acqua. Scendo comunque abbastanza rapidamente facendo molta attenzione. Ad un certo punto incontro altri due biker, fermi per una sosta. Il tempo di un saluto e riparto. Siamo ormai ai 760 metri di quota e la traccia comincia ad assomigliare ad una stradina e diventa decisamente più pedalabile. Alle 11:30 circa raggiungo l'abitato di Civitella, nei pressi di Licenza. Vicino all'immancabile cimitero, una provvidenziale fontana mi permette di reintegrare le scorte di acqua, ormai agli sgoccioli. Riempita la borraccia, non raggiungo il paese ma giro subito a destra su una strada sterrata e, dopo un tratto in discesa e poi in piano inizio l'avvicinamento verso Colle Pendente, secondo colle della giornata. Al chilometro 30,70 la strada ricomincia a salire. Siamo a 630 metri di quota e dovremo raggiungere quota 1122, del valico posto sotto Colle Pendente. Il tratto in salita è lungo solo sei chilometri e mezzo e il dislivello da superare e di 490 metri con una strada dall'ottimo fondo e senza strappi velenosi ma la stanchezza e soprattutto la mancanza di allenamento a lunghi percorsi in MTB che mi mancano da qualche mese rendono l'avanzata una penosa agonia. Le gambe girano bene e senza fatica ma tutto il resto del corpo, soprattutto la schiena, protesta dolorosamente e alla fine riesco a percorrere questo tratto di salita in quasi due ore. Andatura abbastanza vergognosa ma anzi ... Alle 13:40 vedo il valico come un miraggio. La voglia di baciare il terreno è tanta ma penso che avrei problemi poi a rialzarmi. Distrutto ma felice mi accingo a catapultarmi lungo la sterrata in discesa che mi si para davanti ma non arrivo alla prima curva che il GPS impietoso mi butta su una traccia a sinistra ripida e piena di sassi. La discesa è massacrante fra sassi, rami e buche. Miracolosamente riesco a non suicidarmi fino a raggiungere, a quota 820 metri circa, e dopo 40 chilometri di sofferenze una sterrata liscia come un biliardo (almeno se confrontata col la strada appena fatta) che dopo qualche chilometro mi riporta all'ingresso di Monteflavio, vicino alla fontana vista in precedenza. Ormai è fatta. Da qui all'auto mancano solo otto chilometri di strada asfaltata in discesa (che bello l'asfalto). In una quindicina di minuti raggiungo l'auto, smonto la bici e mi concedo dieci minuti di sosta prima di ritornare a casa, dove mi aspettano una ricca doccia e un pranzetto ristoratore. Questo percorso è molto interessante e prima o poi lo rifaccio, anche se prima dovro recuperare un po dell'allenamento perduto, per poterlo apprezzare meglio. Autore: Marco DT Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx 2012-10-20 Il giro del m. Pellecchia