Previsioni meteo ideali e allora ci proviamo. Quasi due ore di guida fino alla localita Le Boreon, sull'alta valle della Vesube, parcheggio e si parte.
Sono le otto e fa parecchio freddo ma bastano cinque minuti di cammino per stare meglio. La strada, trasformata in pista da sci è una lastra di ghiaccio infido e scivoloso. mantenedomi ai bordi dove c'è un po' di neve, riesco a proseguire senza necessità di usare la ferramenta.
Dopo una mezz'ora arrivo alla Vacherie du Boreon, dove avrei dovuto parcheggiare ed iniziare l'escursione. Il tracciato si inerpica nel bosco con una pendenza modesta ma il fondo èghiacciato. È ora di indossare i ramponi, se non altro per salire tranquilli.
L'unico problema è che ci sono diversi tratti senza neve. Cerco di aggirarli ma non sempre si può e tocca procedere su sassi con i ramponi.
Il sentiero è molto bello, all'interno del bosco e di fianco ad un ruscelletto. Si prosegue così fino a circa 2000 metri dove gli alberi cominciano a diradarsi.
Manca la salita finale, ripida su neve bella dura che da soddisfazione finalmente alle punte di acciaio dei ramponi.
Alle dieci e quarantacinque, circa, arrivo sulle rive del lago, completamente ghiacciato e ricoperto di neve.

Mi fermo a fare qualce foto prima di proseguire. Supero il lago seguendo le tracce di chi mi ha preceduto in direzione del Passo dei Ladri. A parte un po' di vento fresco, si sta bene. La neve intanto comincia a mollare un po' rendendo la salita più faticosa. A quota 2250 decido di fermarmi e di godermi la bellissima giornata all'interno di questo splendido anfiteatro. Mangio un gustoso panino e rimango a riposarmi su una roccia per una decina di minuti.
Il passo è solo duecento metri più su ma oggi mi va di fare una escursione tranquilla e decido di non proseguire.
E dopo la sosta inizio la discesa, ripercorrendo i miei passi prima verso il lago e poi verso Le Boreon. Quando arrivo a pochi passi dalla Vacherie un tavolo da pic nic al sole mi invita e io non mi faccio pregare. E anche quì bella sosta, al calduccio, a consumare quello che era rimasto del panino prima di proseguire fino al parcheggio, dopo sei ore esatte di piacevole cammino a concludere questa bella escursione sul Mercantour.