2023-11-18 Intermesoli e Pizzo Cefalone


2023-11-18 Intermesoli e Pizzo Cefalone

Localita' di partenza – Parcheggio Albergo Campo Imperatore (AQ)
Coordinate e quota di partenza (WGS84) – 42.442925, 13.558347, 2100 metri

Distanza percorsa – 13.20 Km
Salita accumulata – 1165 metri
Durata dell’escursione – 6 ore 40 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

A quasi un mese dall'ultima escursione finalmente si torna in montagna. L'autunno si è deciso ad arrivare anche sul termometro e non solo sul calendario ma dopo una serie di perturbazioni ci ha concesso qualche giorno di tregua, soprattutto dal forte vento che è imperversato sui monti.
Aggiungiamo anche che Daniele aveva un conto in sospeso con l'Intermesoli e allora eccoci pronti ad affrontare questa impegnativa vetta
Siamo partiti da Roma intorno alle sette, con la città che iniziava appena a svegliarsi e via, lungo l'autostrada. Man mano che ci si avvicina alla destinazione anche il viaggio diventa un'escursione, con le belle viste dei boschi che si tingono pian piano di rosso e delle montagne.
Arriviamo al parcheggio di Campo Imperatore poco dopo le otto e trenta con il termometro che segna un grado sotto lo zero: temperatura che sarebbe gradevolissima se non fosse per il venticello che ci accoglie e che ci fa capire subito quello che ci aspetta ma era previsto e siamo preparati.
Preparati e coperti ci mettiamo in marcia lungo il sentiero 102, a sinistra dell'osservatorio. Il Corno Grande sonnecchia ancora sotto le nuvole e ci nega la sua vista ma ci rifaremo in seguito.
Superiamo il Passo del Lupo, il Passo di Portella e raggiungiamo la deviazione che ci porterà sotto Pizzo Cefalone, nel suo anfiteatro.  Siamo in ombra e la temperatura scende sensibilmente ma la marcia ci riscalda.
Tornati al sole troviamo il solito branco di camosci, intenti a brucare e a riscaldarsi. Riusciamo a fotografarli senza disturbarli troppo grazie al mio teleobiettivo.
Lasciamo i simpatici quadrupedi ed affrontiamo la ripida ma breve salita che ci porta fino alla Sella del Cefalone dove riusciamo anche a trovare un po' di neve, rimasta dopo il maltempo dei giorni scorsi.
Qualche innocuo saliscendi e siamo alla Sella dei Grilli dove inizia la salita finale all'Intermesoli: quattrocento metri di sentiero, ghiaioni, roccette e infidi canalini dove tocca anche arrampicarsi.
Ci fermiamo solo pochi minuti per una breve sosta prima di affrontare la salita e via. Si comincia con un ripido ma semplice sentiero fino all'inizio del ghiaione, dove troneggia un gigantesco omone di pietra.
Il ghiaione non è solo ripido ma molto instabile e bisogna essere quasi degli acrobati per non fare due passi indietro per ogni passo avanti.
Alla fine il ghiaione lascia posto ad un tratto di roccette. Si sale anche facilmente perché i sassi compongono quasi una scala. Bisogna solo stare attenti perché il sentiero non è così evidente e i segni ogni tanto spariscono.
Superiamo anche le roccette ed arriviamo al passaggio chiave della giornata: un breve canalino dove bisogna arrampicare. I passaggi sarebbero semplici se non fosse che qualche sasso, anche grande, non è molto stabile e ogni passo richiede estrema cautela ma anche questo passaggio alla fine è superato.
Saliamo di nuofo su un misto di ghiaione e roccette fino ad un secondo canalino, ma questa volta semplice ed anche molto bello per le foto. Il fondo è un misto di ghiaia e terra ma si sale bene, aiutandosi anche con le pareti che forniscono numerosi appigli.
Si esce da questo canalino ormai a pochi metri dalla vetta che in pochi minuti raggiungiamo.

Pizzo d'Intermesoli

Come sempre la vista da qui è spettacolare spaziando dal Monte Corvo, lago di Campotosto, la val Maone, la costa e il Mare Adriatico, il Corno Grande, la catena del Centenario e la nostra meta successiva, il Pizzo Cefalone che completamente in ombra sembra un piccolo Eiger.
Troviamo un punto riparato dal vento e ci fermiamo per un breve spuntino visto che intanto si è fatto mezzogiorno per poi rimetterci in cammino, rimandando il brindisi alla meta successiva.
Si scende per la via di salita, percorrendo a ritroso la via e le difficoltà dell'andata fino ad arrivare alla Sella del Cefalone.
Non scendiamo nell'anfiteatro del Cefalone, da dove siamo saliti, ma proseguendo in direzione Sud affrontiamo i trecento metri di salita che ci separano dalla cima.
Il sentiero ricomincia a salire prima con pendenza modesta per poi impennarsi decisamente fino a quando inizia un piccolo traverso sulla nostra destra che ci porta all'inizio del canalino, ben segnato da una freccia.
Si arrampica di nuovo. La salita sarebbe semplice ma questo versante è quasi sempre in ombra e le rocce gelate non sono certo di aiuto ma alla fine superiamo anche questa. Rimangono pochi metri prima di raggiungere anche la vetta di Pizzo Cefalone

Pizzo Cefalone

Qualche minuto per le foto e prima di iniziare la discesa si brinda meritatamente alla montagna e alla nostra amicizia.
E dopo il liquorino (poco, altrimenti chi scenderebbe?) ci avviamo. La prima parte è alpinistica ma facile. Slo bisogna fare un po' di attenzione alle rocce che potrebbero essere ghiacciate ma fortunatamente sono solo fredde e asciutte.
Arrivati al bivio per le Malecoste iniziamo la discesa su sentiero, anche questo impegnativo, stavolta per via del fango che lo rende infido ma anche questa difficoltà la superiamo senza problemi fino a raggiungere il tratto che in leggera discesa ci condurrà velocemente a Campo Imperatore dove abbiamo lasciato l'auto.
Fa freddo al parcheggio e ci cambiamo velocemente solo le scarpe per poi ripartire. Destinazione successiva, la Camardella dove ci aspettano birra e arrosticini, per concludere degnalmente la giornata, prima di ripartire alla volta di Roma, in attesa della prossima avventura.

Ed ora, potete gustarvi le foto di questa bella giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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