2023-10-23 Le vette della Majelama


2023-10-23 Le vette della Majelama

Localita' di partenza – Peschio Rovicino, Forme (AQ)
Coordinate e quota di partenza (WGS84) – 42.123141, 13.423087, 1140 metri

Distanza percorsa – 18.70 Km
Salita accumulata – 1600 metri
Durata dell’escursione – 7 ore 10 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Finalmente l’autunno ha iniziato a farsi sentire ma ha comunque voluto regalarci una giornata di bel tempo fra due perturbazioni della quale abbiamo prontamente approfittato.
Contattato il solito Stefano, che non si è lasciato pregare, ci siamo incontrati al Casello di Magliano e dopo aver lasciato li un’auto ci siamo diretti a Peschio Rovicino, località vicina all’abitato di Forme, da dove partono diversi sentieri per il massiccio del Monte Velino.
Sono le sette e trenta, procediamo con i soliti preparativi e via, si parte.
Iniziamo il cammino lungo il sentiero 9 che conduce al Vallone della Sentina e poi su, verso i Monti Sentinella e Magnola, con il sole che ha appena iniziato a farsi vedere.
Il sentiero si impenna da subito con pendenza decisa seguendo, in direzione Nord, la Cresta della Sentina. Arrivati a 1430 metri di quota, lasciamo il sentiero che prosegue per il vallone della Sentina e deviamo a sinistra seguendo sempre la direzione Nord, per puntare alle belle roccette che si trovano sopra di noi.
La via non è segnata ma la salita è agevole e non presenta problemi. Aiutandoci anche con la traccia del GPS ritroviamo la via già percorsa diverse volte in passato, aggirando o affrontando i facili salti di roccia che ci si parano davanti.
Mentre saliamo cominciamo a vedere qualche omino di pietra e qualche vecchio segno di vernice che ci indicano quello che in passato era un sentiero che percorreva questa cresta.
Procediamo con calma e tranquillità, godendoci la divertente salita con i suoi numerosi affacci sulla sottostante valle Majelama. Poco dopo le nove, quota 1800 metri circa, la salita ripida termina e di fronte a noi vediamo la vetta della Costa della Sentina.
Qualche attimo per una foto ricordo e si riparte. La cresta dalla parte opposta scende invece in maniera tranquilla e in pochi minuti raggiungiamo la sella sottostante dove intercettiamo il sentiero che arriva dal Vallone della Sentina.
La via cambia direzione e inizia di nuovo a salire fino ai 1912 metri di quota. Qui abbandoniamo di nuovo il sentiero per raggiungere uno sperduto cocuzzolo davanti a noi, segnato sulle carte come Il Sasso, a quota 1944 metri. Anche qui foto ricordo e via.
Ci dirigiamo di nuovo verso Nord prima lungo un lieve pendio e successivamente lungo una salita più decisa, fino a ritrovare il sentiero lasciato più in basso, nei pressi del rifugio Panei, a pochi passi dalla vetta del Monte Sentinella, 2171 metri.
Lasciata la Sentinella ci dirigiamo verso Est e in pochi minuti arriviamo nei pressi della croce di Monte Magnola, punto più alto della giornata. Dalla cima si vede sotto di noi Ovindoli e tutti i suoi impianti da sci.
Inizia ora un lungo tratto di cresta con continui saliscendi con pendenze modeste che ci portano a raggiungere le cime di Roscia Grande, l’omonimo vado, il Costone della Cerasa, la Cimata della Cerasa ed infine la Costa della Tavola.
Rimane ormai da affrontare l’ultima salita, un centinaio di metri dal sottostante vado di Castellaneta fine alla vetta di Capo di Pezza, che raggiungiamo dopo cinque ore esatte di cammino e dove ci fermiamo per la pausa di pranzo.

Sulla vetta di Capo Di Pezza

E dopo il pasto, prima di ripartire, l’ennesimo brindisi alla montagna e alla passione per essa che ci unisce. Si riparte. La via prosegue ora in leggerissima discesa fino a raggiungere la cima di Costa Stellata da dove inizia la ripida discesa che ci condurrà fino al sentiero 1G proveniente dal Vallone della Genzana, a quota 1710 metri circa.
Il sentiero è ripido e pieno di sassi e non permette di scendere veloci ma in circa mezz’ora lo liquidiamo raggiugendo il sentiero 8 che scende dalla valle del Bicchero, a quota 1400 metri circa. Rimane ora solo la lunga valle Majelama da percorrere. La via diventa facile e scorrevole e in poco più di un’ora la percorriamo arrivando a Peschio Rovicino quando sono quasi le tre, dopo poco più di sette ore di piacevole camminata.
Dopo esserci rinfrescati riprendiamo la via del ritorno, approfittando di un bar nel paese di Forme per un meritato aperitivo prima del ritorno al caos della città.

Ed ora, potete gustarvi le foto di questa bella giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2023-10-23 Le vette della Majelama