2023-03-25 Dal Puzzillo al Costone

2023-03-25 Dal Puzzillo al Costone

Localita' di partenza – Rifugio Alantino, Campo Felice (AQ)

Coordinate e quota di partenza (WGS84) – 42.229367, 13.418704, 1560 metri

Distanza percorsa – 19.00 Km

Salita accumulata – 1270 metri

Durata dell’escursione – 7 ore 5 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Le previsioni del tempo sono eccellenti, a parte la presenza di vanto ma va bene così. E allora si parte.

Con calma, lascio Roma poco prima delle sette per essere alla partenza, il parcheggio del rifugio Alantino a Campo Felice, poco prima delle otto.

La giornata è splendida ma un freddo venticello mi consiglia di partire coperto. Mi metto in marcia alle otto in punto lungo la bella strada sterrata che, in due chilometri e mezzo circa mi porta alla vecchia miniera di bauxite e mi consente un proficuo riscaldamento dei muscoli infreddoliti.

La piana è sgombra dalla neve, a parte qualche piccolo accumulo nelle zone più in ombra. Superata la miniera entro nel boschetto e inizia una leggera salita. All'ombra degli alberi la neve si è mantenuta e, a quest'ora è anche bella dura ma non ghiacciata, per cui si può procedere senza problemi.

Un'oretta di cammino è trascorsa quando esco dal bosco e davanti a me si apre la spettacolare vista dell'anfiteatro del Costone con la bella cresta che intendo percorrere.

Tralasciando il sentiero che prosegue lungo la piana di fronte a me, devio a destra per affrontare una ripida ma breve salita che mi porterà sulla cresta ad Est del Puzzillo seguendo una via che porta fino al Passo del Morretano.

Dopo circa un chilometro di cresta lascio il sentiero per il passo e devio verso destra per affrontare la cresta Est del Puzzillo. Per salire farò un canalino che ho percorso qualche anno fa, fino a raggiungere la cresta principale a circa 2000 metri di quota.

Il primo traddo è ripido ma breve e dopo poco la pendenza si attenua fino a spianare.

Due ore di cammino dalla partenza e raggiungo la cima di Monte Puzzillo.

La vetta del Monte Puzzillo

In cresta il vento è forte e gelido. Riesco a malapena a scattare qualche foto e mi rimetto subito in cammino. La via prosegue in direzione Ovest per circa cinquecento metri dove incrocio il sentiero che scende verso il Passo del Morretano.

Scendo velocemente e, per fortuna il vento cala un poco. Pochi minuti di facile discesa e sono al valico. Di fronte a me la ripida ma breve salita che porta alla Cima del Morretano. Il sentiero estivo che fa il giro largo con una pendenza attenuata è innevato mentre davanti a me, dritto per dritto, una striscia erbosa conduce direttamente in vetta.

Affronto ovviamente quella e in pochi minuti sono su, in vetta al Morretano. Il vento, qui è ancora più forte. Non riesco nemmeno a tenere il telefono in mano per un autoscatto decente ma alla fine qualcosa riesco a fare.

Nuova rapida discesa verso il Passo della Torricella da dove inizia la salita, meno di un centinaio di metri, verso la prossima cima: la Nord del passo del Puzzillo. Questa, al contrario della precedente è ricoperta di neve dura.

Tiro fuori la piccozza, non si sa mai ma alla fine si sale bene, anche senza ramponi. Sempre in compagnia del mio amico vento mi fermo pochi secondi per uno scatto e riparto.

Nuova breve discesa e arrivo all'inizio della salita verso la cima Occidentale del Costone. La parete da affrontare è ripida e ricoperta da neve dura, anche se non ghiacciata.

Anche il vento non aiuta a mantenere l'equilibrio ed è il momento di tirare fuori la ferramenta.

Mi cerco un posto riparato e indosso i fedeli ramponi prima di iniziare la salita finale. La progressione ora diventa decisamente più agevole ma soprattutto sicura.

Salgo bordeggiando (a debita distanza) l'inizio del costone, con la sua ripida parete verticale e alle undici e trenta circa raggiungo la vetta Occidentale del Costone.

La cresta è in parte scoperta e la neve non è dura per cui decido di togliere gli ormai inutili ramponi per poter procedere più comodamente.

Il vento decide di concedermi un momento di tregua e si limita ad una leggera e, poco fastidiosa brezza, permettendomi di godere del panorama circostante, fra la ripida parete del Costone, la Valle di Teve e la cima del Velino e dei suoi vicini.

Percorro velocemente la cresta e la breve salita finale e, poco dopo le dodici sono sulla Vetta Orientale del Costone, ultima cima della giornata.

Sul Costone Orientale

Sul Costone il vento è il peggiore di tutta la giornata. Stare in piedi è complicato e scattare due foto è un'impresa. Il telefono quasi mi vola via dalle mani.

Non c'è nessun punto riparato e mi devo sbrigare a scendere. Purtroppo la parte iniziale della discesa è ripida e coperta da neve dura. Inoltre il vento non aiuta il già precario equilibrio e proseguire è rischioso.

Riesco a trovare un punto più riparato e indosso di nuovo i ramponi. Posso provare a scendere.

Ora posso affrontare con maggiore sicurezza la cosa e supero i primi metri senza problemi, raggiungendo la parte successiva della discesa stavolta più riparata e con neve molla.

Anche se, da una parte mi ostacola facendomi sprofondare, dall'altra parte mi consente di scendere dritto al rifugio senza seguire il giro largo che farebbe il sentiero.

È l'una e sono al Sebastiani dove vengo accolto da Zen, il bellissimo maremmano del rifugio Franchetti, oggi in trasferta in zona Velino.

Finalmente mi posso fermare per un momento di riposo e per mangiare qualcosa. Il rifugio è pieno di escursionisti. Mentre mi avvicino mi sento chiamare. È Remo, un amico aquilano con il quale una volta sono andato a fare qualche prova di discesa in doppia in falesia.

Ci fermiamo a chiacchierare e, visto che, insieme a Catia, stanno per riscendere, decidiamo di percorrere insieme la strada fino al parcheggio.

La neve ormai è molla e non aiuta la progressione. Per fortuna che la via è molto battuta e riusciamo, sfruttando le impronte degli altri escursionisti, a scendere velocemente e a percorrere poi la parte della piana fino all'ingresso del bosco. qui la neve tiene un po' di più per poi finire alla miniera. Rimangono solo gli ultimi due chilometri fino al parcheggio che raggiungiamo alle tre in punto, dopo poco più di sette ore di divertente cammino.

Mi cambio, mi congedo dagli amici aquilani prima di rimettermi in auto per tornare a Roma, pronto per la prossima avventura.

Ed ora qualche foto di questa bella passeggiata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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