2023-02-11 Monte Cava da Corvaro

2023-02-11 Monte Cava da Corvaro

Localita' di partenza – Corvaro, Borgorose (RI)

Coordinate e quota di partenza (WGS84) – 42.205023, 13.266355, 850 metri

Distanza percorsa – 18.40 Km

Salita accumulata – 1400 metri

Durata dell’escursione – 7 ore 4 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Volevo fare un giro tranquillo e approfittare per toccare un po' di neve. La scelta è caduta sul classico giro del Monte Cava da Corvaro, frazione del comune di Borgorose in provincia di Rieti.

Parcheggio nella piazzetta della chiesa di San Francesco, vicino al monumento ai caduti, mi preparo velocemente e parto. Il termometro dell'auto segnava meno cinque ma, adeguatamente coperto, si sta bene, anzi, la temperatura mi fa ben sperare in una neve dura e portante.

Imbocco il vicoletto che porta a piazza Regina Margherita e, in pochi minuti supero una serie di abitazioni diroccate ed esco dal paese.

Il sentiero, 1A, sale ripido fino a incrociare a circa 1200 metri, la strada sterrata che facendo un giro decisamente più lungo, arriva dal paese.

La strada prende poco sole durante il giorno ed è ancora ricoperta di neve e, a tratti ghiaccio. Si scivola non poco e tocca camminare sulla neve per evitare cadute.

Poche decine di metri e si devia a destra. Una scritta su un masso indica il Monte Cava. Attraverso ora un tratto di strada che normalmente assomiglia più ad una palude fangosa che ad una via ma oggi, con il freddo, l'acqua è ghiacciata e il fango per fortuna non c'è.

Intanto la pendenza si fa di nuovo sentire e guadagno rapidamente quota. Dopo un'ora di cammino sono alla Fonte dei Copelli, a circa 1300 metri di quota.

La via ormai è tutta ricoperta di neve dura e prudenzialmente tiro fuori la piccozza. Poco più avanti indosserò anche i ramponi, vista la pendenza e il fondo scivoloso.

Sono trascorse poco più di due ore quando arrivo, a 1750 metri circa, sulla cresta che conduce al Monte Cocuruzzo. Si è alzato intanto, un gelido venticello che mi costringe a coprirmi. Per fortuna che non è molto forte e riesco a ripararmi senza problemi.

Ultima salitella e, alle dieci e trenta circa sono sulla vetta del Monte Cocuruzzo, 1794 metri. Foto di cima e, piccola sosta prima di ripartire.

Scendo verso la spianata che si trova fra il Cocuruzzo e il Cava per iniziale la lunga salita in direzione Est, per raggiungere la prossima meta, il Monte San Rocco. La mole del Monte Cava mi ripara dal vento, c'è un bel sole e comincia a fare caldo. Fortuna che la pendenza è molto diluita anche se camminare in traverso non è comodissimo. Fortuna che la neve ancora tiene e si procede bene.

Raggiunto l'avvallamento fra la cresta Est del Cava e il San Rocco, la protezione dal vento sparisce e si ricomincia a battere i denti per il fastidioso venticello.

Il San Rocco è comunque vicino e, alle undici e mezza sono in vetta. Pochi secondi per una foto e torno sui miei passi per iniziale la salita finale al Cava. Sono solo centocinquanta metri di salita ma saranno centocinquanta metri decisamente gelati.

In cresta ormai sono esposto al vento che, anche se debole, si fa decisamente sentire, viste le temperature comunque basse. Però, nonostante il freddo, la camminata su questa cresta innevata offre uno spettacolo meraviglioso che fa dimenticare il disagio della progressione e, alla fine, poco dopo le dodici sono in vetta.

Foto di cima sul Monte Cava

Per fortuna che spostandosi di pochi metri sul lato Sud della vetta, il vento non si sente e riesco a fermarmi per una pausa un po' più lunga. Panino, frutta e un goccio di Nocino mi confortano degnamente dopo questa faticosa salita.

Rimango a godermi la vetta e il tiepido sole prima di ripartire. Lasciato il caldo riparo il vento torna a farsi sentire e il percorso lungo la cresta Nord - Ovest del Cava mi rinfresca decisamente ma anche qui, come nel tratto precedente, la spettacolarità del paesaggio mi ripaga dal disagio del vento.

L'una è passata da poco e arrivo ai 1800 metri circa del Valico di Femmina Morta. Il sentiero inverte la direzione per andare verso Sud. La situazione si inverte drasticamente e dal gelo siberiano passo al caldo africano. Il Cava ripara dal vento che arriva dai Balcani e il sole picchia forte. Mi fermo e quasi rimango a maniche corte prima di ripartire.

E, intanto la neve che fino ad ora era dura e portante, diventa molta e alta e, in alcuni tratti, si sprofonda quasi fino al ginocchio. La discesa mitiga un po' la fatica ma in alcuni tratti si procede a fatica ma ormai manca poco.

Dopo un'oretta di faticosa discesa, raggiungo la via dell'andata, quota 1350, poco prima della Fonte. Tolgo gli ormai inutili ramponi e riprendo a camminare, stavolta molto più agevolmente lungo la strada in discesa dove la neve risulta abbondantemente calpestata e, non più dura come durante la salita.

Posso procedere spedito visto che anche i tratti normalmente fangosi sono percorribili senza problemi e, in meno di un'ora sono al paese, dopo circa sette ore di faticoso ma bellissimo cammino.

Non mi resta che cambiarmi con vestiti asciutti e poi via, verso casa ma dopo una veloce sosta per una birretta rinfrescante al bar della Duchessa, vicino al casello autostradale.

Ed ora qualche foto di questa bella passeggiata.

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Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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