2022-08-25 Da Corvaro al rif. Sebastiani, in MTB

2022-08-25 Da Corvaro al rif. Sebastiani, in MTB

Localita' di partenza – Corvaro (RI)

Coordinate e quota di partenza (WGS84) – 42.180112, 13.274133, 811 metri

Distanza percorsa – 60.90 Km

Salita accumulata – 1670 metri

Durata dell’escursione – 6 ore 16 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

In questi giorni ho approfittato di una Roma molto poco affollata per tornare sui pedali, macinando parecchi chilometri. Ma una bici da montagna non è nata per le ciclabili cittadini e quindi mi sono deciso a riportarla sul suo terreno.

Eccomi allora a ripetere un percorso fatto nel lontano 2015 ma in quell'occasione, in due tappe separate che oggi ho invece unito.

Sono partito presto da Corvaro, lasciando l'auto nei pressi dell'Hotel La Dichessa, vicino allo svincolo autostradale. Preparata la bici ho raggiunto Corvaro e, all'ingresso del paese ho svoltato a destra, verso gli impianti sportivi, per la strada che porta all'inizio del sentiero della Valle Amara..

Dopo la parte iniziale i leggera salita, la pendenza diventa impegnativa ma la MTB è fatta per questo e la salita procede senza problemi fino a raggiungere l'inizio della strada sterrata di Valle Amara. Da ora la faccenda si fa impegnativa. Oltre alla pendenza severa, ci si mette anche il fondo notevolmente dissestato e, in più di un'ocasione, sono costretto a scendere di sella e procedere a spinta.

Con molta fatica raggiungo quota 1400 dove c'è un incrocio con un'ippovia. Dopo l'incrocio la strada sembra leggermente meno ripida e i tratti più aspri sono decisamente più corti, permettendomi di arrivare, dopo circa due ore di pedalata, a Prato Agapito. Sosta obbligatoria alla fontana per bere e a questo punto anche per mangiare qualcosa.

Si riparte. Dal prato raggiungo la statale per Campo Felice. Breve salita fino al Valico della Chiesola e poi, cinque chilometri di leggera discesa fino al rifugio Alantino dove inizia la sterrata per il Rifugio Sebastiani. I due chilometri e mezzo fino alla Vecchia Miniera sono in leggera salita, facili e rilassanti.

Superata la miniera la pendenza aumenta. Il percorso alterna ripide salite a tratti più dolci. E anche qui, nelle salite qualche sasso di troppo mi costringe a brevi passeggiate per evitare guai, ma alla fine, dopo quattro ore di faticosa ascesa sono al rifugio Sebastiani, ad circa 2100 metri di quota, per la seconda volta in bici

Io, al rifugio Sebastiani

Mi posso fermare per un meritato riposo, per mangiare qualcosa e per scattare qualche foto prima di affrontare la lunga e faticosa discesa che mi aspetta.

Ed infatti, come mi aspettavo, i tratti più dissestati si rivelano decisamente scomodi e più di una volta mi tocca scendere di sella per evitare pericolose cadute, almeno fino alla miniera.

Raggiunta la miniera mi posso finalmente rilassare. La sterrata ora con il fondo perfetto e, in leggera discesa, consente un'andatura decisamente ciclistica, cosi come la leggera salita che dall'Alantino riporta fino a Prato Agapito.

Dal prato si torna in fuori strada. La prima parte fino a quota 1400 metri è abbastanza scorrevole e riesco a procedere spedito, anche divertentomi. Arrivato invece al bivio con l'ippovia inizia il tratto ripido e dissestato. I 400 metri di diseca che affronto sono i peggiori di tutta la giornata ma alla fine anche questi sono superati. Gli ultimi chilometri sono di puro divertimento e velocità fino all'auto, che raggiungo dopo poco più di sei ore di sella.

Smonto la bici e la carico in auto, mi cambio con abiti asciutti e mi preparo a ripartire per Roma ma non prima di una meritata birra al bar dell'Hotel La duchessa.

Ed ora qualche foto di questa intensa giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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