2022-03-15 M. Portella e Aquila da Fonte Cerreto

2022-03-15 M. Portella e Aquila da Fonte Cerreto

Localita' di partenza – Parcheggio M. Simoncelli, Fonte Cerreto (AQ)

Coordinate e quota partenza (WGS84) – 42.426399, 13.527457, 1148 metri

Distanza percorsa – 15.90 Km

Salita accumulata – 1710 metri

Durata dell’escursione – 7 ore 38 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Approfittando di una giornata libera e di condizioni meteo buone, ho deciso di tornare in montagna per un giro solitario dalle parti del Gran Sasso.

Come ormai succede da diverso tempo ho scelto di partire da Fonte Cerreto anche per unire un buon allenamento al piacere di un'escursione su queste montagne.

Sono partito dal parcheggio M. Simoncelli di Fonte Cerreto pochi minuti prima delle otto, in una giornata di bel cielo sereno e con temperature decisamente miti tanto che, appena lasciata l'auto, mi sono subito alleggerito nel vestiario.

Superata la partenza della funivia seguo la stradina che conduce al sentiero dei Valloni. Lascio subito la sterrata, indicata da un cartello come via normale per seguire un sentierino alla mia sinistra, più ripido e diretto.

Pochi minuti e sono al primo pilone, quota 1250. La salita diventa dritta, ripida e costante fino ai 1430 metri circa, dove un cartello della "Sky race" indica a sinistra la via più dritta e faticosa. A destra invece il sentiero alternativo, leggermente meno diretto ed io opto per quello.

La salita procede tranquilla e rilassante e non ho nessuna fretta di arrivare. Il paesaggio, sempre spettacolare lungo questa via, è di ispirazione e mi fermo in più occasioni per scattare delle foto.

Alle nove arrivo al pilone centrale, a 1650 metri di quota. Rispetto al piazzale di Campo Imperatore siamo esattamente a metà strada.

Riparto con il sentiero che spiana leggermente prima di ricominciare a salire, stavolta più dolcemente fino a raggiungere quota 1700 dove inizio a trovare neve più abbondante.

Affronto un primo traverso senza problemi seguendo le impronte di chi mi ha preceduto, fino a tornare sul sentiero pulito ma solo per poco. Devo affrontare un altro traverso ma stavolta più insidioso per cui lo evito tagliando dritto davanti a me fino a raggiungere il tornantino più a monte.

Sono di nuovo sul sentiero pulito. raggiungo e supero anche il terzo pilone fino a raggiungere quota 1900 metri. Ci siamo, è ora di indossare l'attrezzatura invernale: ormai il percorso è completamente coperto da neve non ghiacciata ma comunque molto insidiosa, vista la pendenza elevata.

Qualche minuto per indossare i ramponi e sono pronto a ripartire. Inizio a seguire il pendio innevato dirigendomi a Nord, e tenendo l'arrivo della funivia alla mia destra. La neve è molle ma per fortuna tiene abbastanza bene.

La salita è ripida e faticosa. Le numerose soste che faccio per le foto però finiscono per renderla meno dura e, alla fine, dopo quasi un'ora emezza di salita arrivo ai 2400 metri della cresta, nei pressi del rifugio Duca degli Abruzzi.

Si apre un mondo con la mole del Gran Sasso a fare da padrone incontrastato del panorama. Mi incammino verso Ovest, alla mia sinistra, in direzione della cima di Monte Portella. Sulla cresta la neve e dura e la progressione ne è avvantaggiata.

Il Portella è raggiunto qualche minuto prima delle dodici e mezza. Qualche minuto per la foto di cima prima di tornare indietro, verso il rifugio, che raggiungo in una trentina di minuti.

La sosta è d'obbligo, con le belle panche al sole e al riparo dal fresco venticello che spira in cresta. Mi rinfranco con un po' di frutta e una tavoletta di cioccolato prima di ripartire, stavolta verso Est.

Qualche metro di salita lungo la cresta aerea fino a Picco Confalonieri per poi scendere fino alla Sella di Monte Aquila, a 2335 metri.

Si ricomincia a salire prima verso Nord e poi verso Est e, a quindici minuti all'una sono sulla vetta del Monte Aquila, 2494 metri.

In vetta al Monte Aquila

Qui in cresta il vento è forte e fastidioso. Mi trattengo per qualche foto ma evito la sosta e riparto subito cercando di tornare al riparo da questo fastidioso vento.

Ripercorro il sentiero fatto poco prima e, all'una e trenta sono di nuovo al rifugio, al sole. È ora della sosta seria: mangio un panino, della frutta, e infine il meritato cicchetto a base di Nocino, accompagnato da un quadrato di cioccolato fondente.

A farmi compagnia un uccellino per niente intimorito che si avvicina, forse speranzoso di rimediare qualcosa da mangiare.

Dopo il meritato riposo mi rimetto in cammino scendendo da dove sono salito all'andata, lungo il ripido pendio innevato. La discesa a vederla mette i brividi ma la neve non è ghiacciata e i ramponi fanno egregiamente il loro dovere.

In pochi minuti arrivo a quota 1900 metri da dove potrei riprendere il sentiero ma il vallone innevato davanti a me esercita un'attrazione immensa. Decido così di tralasciare la via dell'andata e di proseguire lungo il bel canale innevato.

La pendenza non è elevatissima e la neve piuttosto molle. Si può scendere in totale sicurezza: una scivolata è praticamente impossibile. Anzi il problema è piuttosto la neve che ogni tanto cede più del dovuto e mi rallenta nella discesa.

Pochi minuti alle tre, quota 1460 metri: la neve comincia a farsi più scarsa e sono vicino al sentiero dell'andata. Mi fermo per togliere i ramponi e dopo un piccolo traverso sono sul sentiero.

Ormai è fatta. La discesa rimanente è solo una formalità e in poco più di mezz'ora sono al parcheggio di Fonte Cerreto, per concludere questo bello e impegnativo giro sulle montagne del Gran Sasso.

Mi cambio e riparto alla volta di Roma ma fermandomi per una sosta, al Birrificio del Borgo, di strada per tornare a casa, dove mi rinfranco delle fatiche della giornata con una fresca birra artigianale e qualche tarallo da sgranocchiare.

Ed ora le foto di questa bella giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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