2022-01-15 Monte La Guardia da San Polo

2022-01-15 Monte La Guardia da San Polo

Localita' di partenza – San Polo dei Cavalieri (RM)

Coordinate e quota partenza (WGS84) – 42.010924, 12.839234, 617 metri

Distanza percorsa – 23.00 Km

Salita accumulata – 930 metri

Durata dell’escursione – 7 ore

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Fine settimana, mi sento con Daniele per organizzare qualcosa ma per una serie di motivi preferiamo evitare le vette più alte e finiamo per organizzare un'escursione che all'inizio sapeva un po' "di ripego", sui Lucretili.

Non siamo molto entusiasti ma alla fine si tratta di passare una giornata in montagna e, in questi casi va bene anche Monte Mario. Si unisce a noi, anche Eleonora, ormai presenza consolidata nelle nostre uscite.

Ci vediamo a Roma, alle sette e partiamo alla volta di San Polo dei Cavalieri, sopra a Tivoli, che raggiungiamo velocemente così da essere pronti a muoverci poco prima delle otto.

Fa freddino ma tutto sommato si sta meglio qui che a Roma. Lasciamo il parcheggio e raggiungiamo la piazzetta del paese davanti al Bar Centrale, già frequentato da un discreto numero di avventori.

Proseguiamo per Via Monte Gennaro (Ma dai ...), superiamo la pineta fino a raggiungere la strada che, uscendo dal paese, ci porta verso l'inizio dei sentieri veri e propri.

Percorrendo la strada si cammina velocemente. Dietro di noi, il paese che comincia a destarsi sotto i primi raggi di sole ci accompagna e ci saluta.

Dopo un paio di Km raggiungiamo, in corrispondenza di un ponte dopo un ampia curva a sinistra, la località Fonte Longarina (Ponte San Polo), quota 759 metri punto di biforcazione del nostro anello. Dopo alcune incertezze sull'imbocco del sentiero decidiamo di fare il giro in senso orario proseguendo quindi lungo la strada in direzione degli impianti sportivi.

Sono le nove e, dopo quattro Km di asfalto, raggiungiamo l'ingresso del parco dei Lucretili e, l'inizio del sentiero.

Si comincia a vedere anche la prima neve e bisogna fare attenzione a causa di qualche sasso reso scivoloso dal ghiaccio ancora presente nelle zone di ombra.

Il sentiero (Il 303, nel nostro caso) è abbastanza evidente e anche ben segnato, cosa NON scontata sulle montagne meno frequentate del centro Italia.

Si cammina in mezzo ad un bellissimo bosco con alcuni alberi veramente spettacolari, tipici di queste zone. Bisogna solo prestare attenzione quando il sentiero passa all'interno di fossi ingombri di grossi sassi che non permettono di procedere velocemente. Fortuna che la pendenza non è eccessiva.

Il paesaggio però è comunque molto bello e non ci fa rimpiangere di aver scelto questo percorso, anzi.

Sono passate da poco le dieci e camminiamo da un paio di ore quando arriviamo al margine Est dei Pratoni di Monte Gennaro, completamente imbiancati.

Foto ricordo con il Gennaro alle spalle e visitina alla chiesetta del Pratone prima di proseguire, ora, sul sentiero 305. Camminiamo ancora per una quarantina di minuti e arriviamo alla Fonte del Campitello, dove si dirama il sentiero 305C per il Monte Di Guardia.

Qualche secondo di pausa e ripartiamo. Procediamo sul sentierino un po' ingombro di vegetazione ma sempre ben evidente e segnato e finalmente, alle undici ed un quarto arriviamo in vetta.

Io, Eleonora e Daniele, in vetta al monte La Guardia

La giornata è splendida: soleggiata e senza vento e ci invita a goderci la vetta. E noi, non ci facciamo pregare. Anche se presto consumiamo il nostro pranzo di montagna e poi, ovviamente, ci dedichiamo all'immancabile brindisi. E per aiutare lo smaltimento della gradazione alcolica, cioccolato e zenzero candito sono un ottimo aiuto.

Alla fine ci tratteniamo più di mezzora prima di ripartire, anche se la voglia di rimanere ancora è tanta.

Torniamo sui nostri passi fino alla fonte dove stavolta, seguendo sempre il sentiero 305, giriamo a sinistra per completare l'anello.

La parte iniziale è in discesa ma soprattutto molto fangosa, a causa della neve che si scioglie. Cercando di non scivolare superiamo anche questo tratto. Continuando la nostra discesa, arriviamo al bivio con il sentiero 304 che prendiamo. Il terreno è diventato molto più scorrevole e soprattutto, asciutto, e ci consente di procedere speditamente.

Arriviamo alla Madonna dei Ronci, dove ci sono dei ruderi di una vecchia chiesetta. Lasciata la costruzione raggiungiamo un altro bivio.

Lasciamo un altra volta il sentiero che stavamo percorrendo per prendere il 303B, che stavolta ci porterà fino al Ponte di San Polo. Poco dopo il bivio superiamo il Fosso dei Ronci, a quota 560 metri, punto più basso del nostro itinerario.

Da ora, si ricomincia a salire. Però, il cammino non è più agevole come prima. Numerosi tratti sono pieni di acqua e fango e anche la vegetazione, soprattutto rovi, che ingombra la via non aiuta la progressione. Inoltre in corrispondenza di un altro fosso, il sentiero è quasi completamente franato a causa delle piogge.

Con estrema prudenza riusciamo a superare il tratto crollato e il fosso prima di riprendere la nostra salita. Per fortuna che i segnavia continuano ad essere quasi sempre presenti e, insieme al nostro fido GPS ci aiutano a non perdere la bussola.

Siamo ormai risaliti di quasi duecento metri e finalmente arriviamo in vista del Ponte, a Fonte Longarino. Tornati così sulla strada, non rimane che percorrere, in tutto relax, i quasi due Km che ci separano dal paese, che raggiungiamo in una mezz'ora, dopo esattamente sette ore di bellissimo cammino.

Raggiunta l'auto, indossiamo abiti puliti e quindi ci dirigiamo presso il già menzionato Bar Centrale per il meritatissimo terzo tempo, con tre fresche birrette accompagnate da qualche croccante patatina.

Grazie ad Eleonora e Daniele per la piacevole compagnia.

Ed ora le foto di questa bella giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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