2021-09-25 Cresta delle Malecoste dalla strada Del Vasto 2021-09-25 Cresta delle Malecoste dalla strada Del Vasto Localita' di partenza – Strada del Vasto, Assergi (AQ) Coordinate e quota partenza (WGS84) – 42.432873, 13.498611, 1060 metri Distanza percorsa – 16.20 Km Salita accumulata – 1620 metri Durata dell’escursione – 7 ore 15 minuti Mappa dell'escursione Profilo altimetrico dell'escursione Vista 3D dell'escursione Dopo una settimana lavorativa piuttosto pesante avevo bisogno di scaricarmi con una bella escursione. Sento Stefano che da prontamente la sua disponibilità e si va. Avevamo una mezza intenzione di arrivare in vetta al Corno Grande ma alla fine la voglia di evitare le resse, ancora purtroppo frequenti sulla massima cima del Gran Sasso nonostante siamo quasi a Ottobre, ci porta a fare un altro itinerario. Ecco allora che la proposta di questo bellissimo giro, fatto pochi mesi fa, viene accolta positivamente da Stefano. Appuntamento all'inizio della strada Del Vasto, alle sette e mezzo, di una fresca giornata di inizio autunno. Parcheggiamo le auto a circa ottocento metri dal bivio dove inizia la strada, su una piazzola a sinistra. Qualche minuto per la preparazione e si va. Dall'altro lato della provinciale, una stradina sterrata, inizio della via. Sull'asfalto una indicazione decisamente artigianale dell'inizio del sentiero per la Cresta delle Malecoste. L'inizio della salita è lungo gli stretti tornanti della sterrata, piacevole e rilassante fino a circa 1300 metri di quota, dove la via si perde. Lasciamo perdere le tracce che ogni tanto sembrano andare verso la cresta e procediamo, più o meno, "a naso", salendo dritti in direzione delle formazioni rocciose che abbiamo di fronte, verso Nord. Intanto il fresco della partenza ci ha abbandonato già da un po'. L'aria è molto afosa e, anche se le temperature non sono eccessive, si suda tantissimo. Sembra di essere in piena estate. Il terreno di salita, inoltre, non è agevole. Erba alta e pendenza aumentano la fatica ma noi, procediamo senza indugio. Sono le nove quando, dopo un'ora e mezzo di salita, arriviamo alla base delle rocce e alla Grotta visitata la volta scorsa, nei pressi dell'Acqua Caitora. Qualche minuto per le foto prima di ripartire. Traversiamo alla base dei bastioni rocciosi che ci sbarrano la via verso destra fino alla fine di questi ultimi dove riprendiamo a salire. Il terreno migliora decisamente ma la pendenza no e la salita ci impegna fino in fondo. Intanto, si alza un vento non fastidioso ma fresco che, con la grossa sudata fatta fino ad ora, risulta essere una vera delizia. Sono passate tre ore dalla partenza quando raggiungiamo, a circa 2360 metri di quota, la Cresta delle Malecoste. Il panorama che si mostra ai nostri occhi è, come sempre, impressionante. Peccato che la foschia offusca la gran parte della vista, coprendo le cime con un grigio velo. Contrariamente alla volta scorsa, invece di raggiungere direttamente la Cima delle Malecoste, ci dirigiamo verso Est per raggiungere la Cima Wojtyla, imponente sperone roccioso sormontato da una grossa ed evidente croce, lungo la cresta. Intanto la comoda e larga sella erbosa che abbiamo percorso fino ad ora, diventa una affilata cresta rocciosa, insidiosa e, in alcuni tratti, molto esposta. Il cammino non è difficile ma richiede un'attenzione estrema. Una scivolata potrebbe avere esiti fatali. Sulla cima intitolata al Papa ci fermiamo qualche minuto per assumere qualche caloria prima di ripartire alla volta della cima più alta della giornata, il Pizzo Cefalone. Si procede su cresta rocciosa e in leggera salita fino ad incontrare il sentiero che arriva da Campo Imperatore, e con esso, tanti escursionisti che partendo dall'albergo raggiungono questa vetta non lontana e non difficile da raggiungere. Riuscendo ad anticipare un folto gruppo che sale, affrontiamo la facile arrampicata per essere, in cima, poco prima delle undici e mezzo. Io e Stefano in vetta a Pizzo Cefalone La vetta è molto affollata ma per fortuna, di spazio ce ne è molto. Però noi ci fermiamo pochi minuti, giusto il tempo di fare le doverose foto di cima. Si riparte, tornando sui nostri passi. E purtroppo, sulla parte più impegnativa della discesa incontriamo il gruppone visto prima. Con qualche difficoltà riusciamo a passare senza perdere troppo tempo arrivando al bivio. Sul sentiero delle Malecoste, invece, gira pochissima gente e ci si può rilassare, ma non troppo. Superata la delicata cresta siamo di nuovo sulla Cima dedicata al Papa Polacco. Stavolta, invece del sentiero segnato, affrontiamo gli ultimi metri passando da caratteristico "buco" sotto al grosso masso incastrato. Ci tratteniamo pochi minuti a chiacchierare con altri caminatori incontrati in cima prima di proseguire. Ora torniamo sulla larga e comoda cresta erbosa. Si cammina con dei leggeri e piacevoli saliscendi fino a raggiungere, alle dodici e trenta in punto, la Cima delle Malecoste. E qui, dopo le foto di rito, sosta pranzo e alla fine, il solito brindisi alla montagna, con un buonissimo liquore a base di foglie di limone. La sosta si protrae per una ventina di minuti. Si riparte. Il sentiero ora scende fino alla Sella delle Malecoste da dove inizia il sentiero Wojtyla, che ci riporterà fino alla Strada del Vasto, a circa due km dalle auto. Sfruttiamo questo tratto in leggera discesa su asfalto per defaticare i muscoli, provati dall'impegnativa salita affrontata all'inizio, arrivando alle auto dopo poco più di sette ore di escursione. Non resta che indossare abiti asciutti prima di ripartire alla volta della Camardella, tappa ormai fissa, per una fresca e dissetante birra, prima del viaggio di ritorno a casa. Grazie a Stefano ottimo compagno in queste uscite impegnative. Ed ora le foto di questa bella giornata. Guarda le foto in formato album Autore: Marco DT Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx . 2021-09-25 Cresta delle Malecoste dalla strada Del Vasto