2018-03-08 La cresta del Puzzillo.

2018-03-08 La cresta del Puzzillo

Localita' di partenza – Valico di Chiesole, Campo Felice (AQ)

Distanza percorsa – 12,8 Km

Salita accumulata – 700 metri

Durata dell’escursione – 6 ore

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Le escursioni fatte insieme a Francesco non sono mai banali anche quando si tratta di fare una montagna facile come il Puzzillo dal valico di Chiesole.

Il paesaggio conserva ancora i segni dell’abbondante nevicata che ieri ha colpito la zona ma fortunatamente la strada è percorribile e pulita dagli spazzaneve. Anche il parcheggio di Prato Agapito anche se non pulitissimo è agibile. Lasciamo l’auto e velocemente ci prepariamo e vista la quantità di neve presente decidiamo saggiamente di portare con noi le racchette (o come le chiamano oggi: ciaspole).

Percorriamo un breve tratto lungo la strada fino al cartello che indica il valico e già qui iniziano le prime difficoltà: la turbina spazzaneve che è appena passata ha accumulato un’enorme quantità di neve fresca sul bordo della strada prima dell’attacco del sentiero. Si sprofonda fino all’inguine e il superamento di soltanto qualche metro richiede un notevole impegno ma alla fine ci riusciamo. E’ il momento di indossare le ciaspole.

Cominciamo a salire ripidi nel bosco per raggiungere l’inizio della cresta. La neve alta e la pendenza rendono la salita molto faticosa ma il paesaggio è da favola e ci incita a proseguire.

Raggiungiamo l’inizio della cresta e la pendenza cala e l’unica difficoltà risulta la neve alta e cedevole nonostante le ciaspole. Ci alterniamo in testa per sfondare la neve e fra una foto e una chiacchiera proseguiamo il nostro cammino. Intanto il cielo azzurro rende il paesaggio ancora più bello.

Otto e trenta e siamo ai 1878 metri del Monte Fratta. Il bosco ormai e alle nostre spalle e l’avanzata diventa più agevole per lo strato di neve leggermente più basso a causa del vento. Piccola sosta al sole per gustare un caldo e dolce bicchiere di the prima di ripartire.

Si viaggia quasi in piano fra qualche sparuto albero e delle creste strette ma divertenti, mai pericolose fino ad arrivare all’inizio della salita per la seconda cima della giornata, il Cornacchia. La pendenza si fa severa e le ciaspole non aiutano, anzi … si alza inoltre un fastidioso e gelido vento che ci fa soffrire un poco.

Siamo finalmente sulla cima del Cornacchia dove il vento è leggermente meno violento. Qualche foto prima di proseguire lungo il restante tratto di cresta. Il Puzzillo è davanti a noi e la salita rimasta è veramente poca e la neve, qui ghiacciata, aiuta molto la nostra progressione.

Arriviamo in cima alle dieci e trenta circa e scatta l'immancabile "selfie".

In cima al Puzzillo

Ci fermiamo qualche minuto per alcune doverose foto delle montagne che ci circondano prima di tornare sui nostri passi per circa duecento metri dove lasciamo la cresta e, dopo aver tolto le ciaspole e preso le piccozze iniziamo la ripida discesa verso la sottostante valle del Morretano. Fortuna che la neve alta tiene bene e ci aiuta non poco: i ramponi fortunatamente restano inutilizzati negli zaini.

Siamo finalmente nella valle e il vento piano piano comincia a lasciarci in pace. Rimettiamo le ciaspole e ci mettiamo in cammino verso la valle incontaminata su un manto di neve bianco e soffice e, tutto sommato, nemmeno faticoso.

Poco dopo le dodici arriviamo all’inizio del bosco e incontriamo un folto gruppo di escursionisti. Evviva, da qui in poi si smette di faticare visto che il resto del sentiero è stato battuto dal gruppetto appena incontrato.

Ci fermiamo per uno spuntino prima di ripartire percorrendo velocemente il tratto di sentiero restante fino al parcheggio, senza difficoltà su un comodo binario di neve battuta in mezzo ad uno scenario da favola.

Grazie a Francesco per la bella escursione.

Ed ora godiamoci qualche foto della giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2018-03-08 La cresta del Puzzillo