2017-03-16 Il Sirente per il canale Maiori

2017-03-16 Il Sirente per il canale Maiori

Localita' di partenza – Fonte all'Acqua, lo chalet, strada da R. di Mezzo a Secinaro (AQ)

Distanza percorsa – 11,60 Km

Salita accumulata – 1250 metri

Durata dell’escursione – 6 ore 15 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Foto e descrizione dell’escursione

Dopo aver conosciuto il fascino della parete Nord del Sirente, Francesco mi aveva messo in testa la voglia di salire per il canale Maiori, una delle vie più belle e frequentate in inverno su questa montagna e finalmente dopo diverse vicissitudini ci abbiamo provato. Oltre a Francesco, anche Augusto, prima volta anche per lui, si è unito alla compagnia.

La partenza è dalla località Fonte dell'Acqua (o, allo Chalet) sulla strada che unisce Rocca di Mezzo a Secinaro.

Dopo i consueti preparativi ci incamminiamo lungo la sterrata che fiancheggia lo chalet addentrandoci nel bosco. Anche se con pendenza modesta la strada è subito in salita e ci fa capire che oggi non si scherza.

Cominciamo da subito a trovare neve ma fortunatamente non fastidiosa per il cammino e così, in un'oretta ci troviamo all'inizio del canale dopo poco più di due chilometri e mezzo e trecento metri di salita. Siamo a quota 1500 metri e ci aspettano quasi ottocento metri di salita lungo il bianco e ripido canalone.

Iniziamo l'impegnativa salita con il buon Francesco che tenta di tranquillizzarci con la solita frase: "tranquilli che li, dove si vede la sella spiana leggermente...". Durante la salita ci fanno compagnia alcuni sci-alpinisti, amici di Francesco, con i quali condividiamo la fatica del percorso. Intanto indossiamo i ramponi, in quanto anche se la neve non è ghiacciata, anzi, è anche troppo soffice e instabile, ci aiutano leggermente durante la progressione.

La prima metà del canale è quella più ripida e ci costringe a salire a zig-zag, seguendo la pista tracciata dagli sciatori. Estasiati dal panorama circostante finiamo per percorrere la prima metà della via e ci concediamo cinque minuti di sosta. Intanto cominciamo a sentire l'ululato del vento che almeno soffia alle nostre spalle, non ostacolando la progressione. Iniziamo ad appesantire l'abbigliamento e, siccome la prudenza non è mai troppa indossiamo anche gli elmetti protettivi.

Iniziamo così la seconda metà della salita, che essendo fortunatamente meno ripida (?!?!?!) viene affrontata senza la necessità di zig-zagare. Quello che non capisco è perchè a questo punto, se la pendenza è minore, gli sciatori tolgono gli sci e iniziano a salire di ramponi anche loro ... i conti non tornano.

Scherzi a parte, con un vento che diventa sempre più violento e la neve che a tratti cede quasi fino al ginocchio, terminiamo il canale. Giriamo a destra per affrontare l'ultimo tratto che ci porta in cresta e quì il vento, violentissimo, rischia in più occasioni di farci cadere. Stringendo i denti raggiungiamo la cresta e, di fronte a noi intravediamo la croce della cima: pochi passi ci separano da lei e fortunatamente il vento, anche se forte, è più gestibile. Ed è così che io, Francesco e Augusto raggiungiamo la cima: dopo aver toccato il Velino, nell'escursione di ieri, arrivare sul Sirente per questa via assolutamente non facile e con questo vento, è una soddisfazione enorme.

Con non poche difficoltà riusciamo anche a fare qualche foto e a trattenerci a osservare il magnifico panorama prima di ridiscendere e raggiungere il gruppo di sciatori. Aggirando la Castellina raggiungiamo l'inizio del canale da cui scenderemo, parallelo al canale dello Scurribile con cui si ricongiunge dopo la formazione dell'Altare. L'inizio è stretto, ripido, con la neve quasi ghiacciata e con un vento infernale. Condizioni ideali per scendere. Seguo fiducioso i miei compagni anche se i primi metri mi danno qualche preoccupazione in più, costringendomi ad una prudenziale disarrampicata con piccozza ben piantata sulla neve a fare da sicura prima di muovere ogni passo.

Superati i primi metri, inizio a trovare neve meno compatta e quindi posso scendere normalmente anche se con la massima cautela: la pendenza rimane comunque elevata.

Siamo arrivati alla fine del canale dello Scurribile, ai margini del bosco dove ci fermiamo per un meritato riposo, e dove finalmente il vento ci concede una tregua. Ci congediamo dai nostri compagni sciatori che approfittando della discesa nel bosco splendidamente innevata si concedono un ultimo slalom prima di ripartire per percorrere l'ultimo rilassante tratto nel bosco. Arriviamo alle auto e dopo esserci cambiati raggiungiamo Rocca di Mezzo per una sosta ristoratrice a base di pizza e birra prima di intraprendere il viaggio per Roma.

Un ringraziamento a Augusto e Francesco per la bella giornata.

Ed ora godiamoci qualche foto della giornata.

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Autore: Marco DT

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2017-03-16 Il Sirente per il canale Maiori