2012-03-02 Costone Orientale

2 Mar 2012 - Costone Orientale

Località di partenza – Albergo alla vecchia miniera (Campo Felice, AQ)

Lunghezza dell’escursione – 17,8 Km

Salita accumulata – 800 metri

Durata dell’escursione – 7 ore

Mappa dell'escursione

Profilo dell'escursione

Vista 3D

Racconto e foto dell’escursione

Dopo le recenti e abbondanti nevicate e dopo una nevosa escursione vicino Roma (Sul Pellecchia) ho deciso di ritentare qualche vetta importante. Dalle informazioni trovate su Internet la quantità e la consistenza della neve sulle nostre montagne consigliava prudenza per il pericolo di valanghe. Pensa e ripensa alla fine decido di provare a raggiungere il Rifugio Sebastiani, partendo da Campo Felice. La vallata che dalla vecchia miniera sale al rifugio è abbastanza ampia da non presentare pericolo di caduta valanghe. Contatto qualche amico e, alla fine partiamo io, Gianluca e Agostino. Appena lasciato il parcheggio poi si unisce a noi un grosso maremmano abruzzese che, per l’occasione è stato chiamato Sebastiano, come il rifugio.

Arrivati a Campo Felice ci rendiamo conto che neve ce ne è si tanta ma non cosi come le info trovate in giro facessero temere. Le creste in alto appaiono spesso scoperte e non si vedono i caratteristici balconi di neve.

Qui una foto della cresta di Monte Cefalone, alto 2142 metri.

Partiamo alle 8:10 dai 1540 metri del parcheggio camminando su neve compatta ma non molto ghiacciata. Non si scivola e soprattutto non si affonda.

Il sentiero è coperto di neve ma strada da seguire è semplice, anche perchè sulla neve ci sono le tracce dei tanti ciaspolatori che ci hanno preceduto. La pendenza inoltre non è eccessiva e ci permette di avanzare spediti. In meno di un’ora raggiungiamo Macchia Rotonda. Sulla nostra sinistra la deviazione che porta alle vecchie miniere di bauxite. Siamo a circa 1630 metri di quota.

Qu vediamo Giancluca e Sebastiano che si godono il bel panorama.

Alle 9:30 raggiungiamo un boschetto di faggi. La neve qui è più dura e scivolosa ma basta uscire leggermente dal tratto calpestato e l’avanzata ritorna sicura.

Alle 9:40 usciamo dal bosco e la valle del Puzzillo ci appare in tutto il suo splendore. Siamo a 1770 metri.

Ecco una bella panoramica della vallata

La salita continua con pendenze sempre blande. La neve si mantiene compatta nonostante la temperatura si stia alzando notevolmente anche grazie al fondo battutto da precedenti passaggi. Sembra una giornata di primavera inoltrata. Sebastiano non demorde e continua a seguirci imperterrito, nonostante abbia una zampa offesa: forse una frattura saldatasi male.

Ecco un’immagine spettacolare del Costone che sovrasta la Fossa del Puzzillo.

Qui Agostino e Gianluca si godono un attimo di meritato riposo.

Alle 10:00 raggiungiamo un rifugio a quota 1790 circa nei pressi del sentiero che scende dal Passo del Morretano. Ormai il passo è quasi scoperto dalla neve. Ce ne era di più durante l’escursione fatta con ZIS il 28 Gennaio, prima delle grandi nevicate di Febbraio.


Ripartiamo con la pendenza che aumenta leggermente aiutati nella progressione dalla traccia lasciata da una motoslitta che ha compattato la neve.

Un colpo di teleobiettivo verso la vetta del Costone Occidentale permette di vedere la croce di cima

Poco prima delle 11:00 raggiungiamo quota 2000 metri. La pendenza è leggermente aumentata ma la meta ormai è prossima. Mancano da salire un centinaio di metri per arrivare al rifugio Sebastiani.

ed ecco, infatti, alle 11:10 raggiungiamo il Rifugio Sebastiani quota 2102, meta principale della giornata. Qui Gianluca e l’infaticabile Sebastiano raggiungono il rifugio

Anche il grande Agostino arriva alla meta

Ci concediamo una meritata sosta e io approfitto per scattare qualche foto: qui vediamo la Cimata di Puzzillo di 2140 metri e dietro la Cimata di Pezza di 2132 metri

qui vediamo i Piani Di Pezza con alla sinistra il Monte Rotondo e a destra la Costa della Tavola e la Costa della Cerasa

Questo sono io che coccolo il fido Sebastiano

e infine tutti e tre in posa per la foto di gruppo

Sono le 11:45 e dopo un rapido consulto, viste le condizioni di gambe, neve e di orario, decidiamo di tentare la salita alla vetta del Costone. Sono solo 170 metri e cominciamo a muoverci. Il pendio è molto ripido e non abbiamo i ramponi ma per fortuna non ci sono tratti ghiacciati. Mi metto in testa e passo dopo passo, zigzagando leggermente, preparo il sentiero per i miei compagni. A un certo punto, anche il cane Sebastiano comincia a sfruttare le mie impronte per salire

La salita è dura e ci tocca schivare un paio di lastre di neve ghiacciata, fortunatamente piccole. Sempre con prudenza e circospezione trovo una via dove la neve è più morbida e finalmente alle 12:20 raggiungiamo i 2271 metri della cima del Costone Orientale.

Eccomi sulla vetta con alle spalle il Monte Velino

E qui, invece, vediamo Agostino e Gianluca

Qui siamo tutti e tre, nell’immancabile foto di cima

Qui Gianluca e Agostino posano con il bellissimo sfondo del Velino

In queste belle panoramiche possiamo riconoscere sulla sinistra il Murolungo, davanti a noi la cresta del Costone Occidentale, sulla destra la cima ZIS e il Morrone

e qui vediamo il Monte Velino e le sue cime vicine

Alle 12:30 ci prepariamo per la lunga discesa. Decidiamo di non riscendere al rifugio dal tratto più ripido, anche perchè salendo avevamo trovato qualche tratto ghiacciato e invece scendiamo lungo la cresta, in direzione Nord, meno ripida e non neve più soffice.

La discesa è divertende e veloce

In discesa, anche il nostro fedele compagno Sebastiano che fino a questo momento si era dimostrato molto calmo e flemmatico, si esalta e comincia a correre e a saltare in mezzo alla neve. Evidentemente le discese non piacciono solo ai bipedi. Qui Agostino lo ha immortalato in un atteggiamento apparentemente feroce ma in realtà si stava divertendo un mondo

Raggiunta quota 2120 lasciamo la cresta e giriamo a destra per raggiungere il tracciato fatto durante la salita, che intercetteremo a quota 2040 metri.

Da questo momento riprendiamo il percorso dell’andata. Nel frattempo la temperatura decisamente primaverile ha ammorbidito molto la neve e l’avanzata diventa più faticosa. Ogni tanto si sprofonda in qualche buca ma alla fine, senza fretta, raggiungiamo il rifugio a quota 1790, dove ci fermiamo a chiacchierare con altri escursionisti.

Alle 14:00 raggiungiamo il bosco.

e alle 15:15 finalmente raggiungiamo il parcheggio e il bar, degna conclusione di una bella giornata di montagna.

Anche il nostro compagno di avventura, Sebastiano, ci saluta e se ne torna ai suoi luoghi abituali. Ciao bel cagnone, e buona fortuna

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx

2012 03 02 Costone Orientale (MdT)