2018-01-27 Il monte Pellecchia 2018-01-27 Il monte Pellecchia Localita' di partenza – Monteflavio (RM) Distanza percorsa – 13,40 Km Salita accumulata – 780 metri Durata dell’escursione – 7 ore Mappa dell'escursione Profilo altimetrico dell'escursione Vista 3D dell'escursione Foto e descrizione dell’escursione Dopo un’escursione impegnativa come quella fatta sul Velino, una passeggiata rilassante ci voleva e quindi quale migliore occasione di una bella uscita con gli amici di ZainInSpalla? In programma era il Monte Pellecchia, nel gruppo dei monti Lucretili con partenza dal bel paesino di Monteflavio, non lontano da Roma. Come di consueto il gruppo di partecipanti è numeroso e allegramente chiassoso e, dopo la consueta preparazione si parte. Lasciata la piazza principale, nei pressi del parcheggio, ci dirigiamo verso l’inizio del sentiero che si trova (ma guarda un po’ …) in via Monte Pellecchia. Lasciate le ultime case e gli ultimi metri di asfalto iniziamo a camminare su una bella e comoda sterrata in leggera salita. Il sentiero è segnato in maniera impeccabile e, ad ogni bivio le indicazioni abbondano, cosa non del tutto scontata sulle montagne del centro Italia. Dopo la prima mezz’ora di cammino raggiungiamo il Colle della Caparnassa, a 1066 metri. Piccola sosta per alleggerire l’abbigliamento prima di continuare. La strada scende leggermente e, in pochi minuti arriviamo al bivio del nostro anello, in località valle del Prete, a quota 986 metri, dove lasciamo la sterrata per imboccare un sentiero a destra seguendo le indicazioni per Pizzo Pellecchia. Ci addentriamo in un bel sentiero all’interno del bosco. In corrispondenza di una curva troviamo i resti della coda di un aereo, testimonianza di un incidente verificatosi nel lontano 1960. Più a valle, sempre nel bosco ci sono altri resti di questo incidente rimasti li a testimonianza dell’accaduto. Poco dopo le dieci raggiungiamo l’inizio di valle Lopa. Siamo a quota 1114 metri e ormai vicini alla prima meta della giornata. Una sosta prima di affrontare l’innocua salita per la cima con le prime avvisaglie di quello che ci aspetta una volta arrivati in vetta: da uno degli zaini esce una spettacolare torta al cioccolato che viene apprezzata da tutti i partecipanti. Sosta finita e si riparte. La salita non è impegnativa e in una mezz’ora raggiungiamo la croce di Pizzo Pellecchia. Siamo a 1331 metri. Piccola sosta per raggrupparci e per testimoniare con le immancabili foto di cima il raggiungimento del primo obiettivo della giornata prima di ripartire. La giornata, a dispetto delle previsioni meteo è bella e praticamente senza nuvole e la vista sulle montagne principali dell’Appennino come sempre è spettacolare. Anche i nostri esperti arrampicatori oggi si sono concessi il piacere di un’escursione decisamente rilassante ma non si esimono dagli immancabili “selfie” in quota. Sono appena le undici e trenta e siamo sulla cima del Monte Pellecchia, dove una lapide con i nomi degli sfortunati aviatori ricorda l’incidente del Beechcraft C45 di cui avevamoi visto la coda salendo. Siamo in cima e il gruppo si concede una meritata sosta: e qui inizia il solito rito ZIS dove oltre ai soliti panini personali dagli zaini comincia ad uscire di tutto: dolcetti, ciambelloni, bottiglie di vino (un conto approssimativo indica che sono almeno sei, i litri trasportati da qualche volenteroso) e alla fine, come se il vino non fosse stato abbastanza, almeno sei bottiglie di liquori rigorosamente fatti in casa. Il tutto per rendere la discesa, come se ce ne fosse bisogno, ancora più chiassosa. Con molta fatica, a causa dell’elevato tasso alcolemico del gruppo riusciamo a fare la foto del numeroso gruppo ZIS sulla cima del Pellecchia prima di ripartire. Il gruppo ZIS sul monte Pellecchia Fortuna che il sentiero è ben segnato e soprattutto ancora non esistono in montagna pattuglie di forestali con il “palloncino” altrimenti sarebbero stati guai grossi... Faticosamente (e non per difficoltà altimetriche) poco prima delle due siamo al rifugio Casa del Pastore, quota 1000 metri dove ci fermiamo per cercare di recuperare un minimo di lucidità e di dignità … montanara. Si sta bene ed è una bella giornata e la voglia di rimanere qui a prendere un po’ di sole è tanta ma bisogna andare. Dal rifugio siamo di nuovo sulla strada sterrata, lasciata all’andata. Raggiungiamo di nuovo il colle della Caparnassa dove volgiamo uno sguardo sulla cima del Pellecchia giusto in tempo per gustare lo spettacolo di una Luna quasi piena che sorge vicinissima alla croce di vetta. Salutiamo il Pellecchia e la Luna e sempre seguendo la via dell’andata arriviamo di nuovo al paese, poco prima delle quindici e trenta per concludere questa bella e divertente passeggiata. Grazie a tutti i partecipanti. Ed ora, le foto della giornata. Guarda le foto in formato album Autore: Marco DT Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx . 2018-01-27 Il monte Pellecchia