4 Ottobre 2014 Serra di Celano 2014-10-04 Serra di Celano Localita' di partenza – Km 44,800 della SS696 da Celano per Ovindoli (AQ 916 m.) Distanza percorsa – 11,40 Km Salita accumulata – 1120 metri Durata dell’escursione – 7 ore 56 minuti Mappa dell'escursione Profilo altimetrico dell'escursione Vista 3D dell'escursione Anello della Serra di Celano Sono anni che medito di salire su questa imponente montagna, soprattutto quando la si guarda dall'autostrada per Pescara, nei pressi di Celano e finalmente anche a causa dell'impossibilita' di effettuare la prevista escursione al Sirente il sogno si e' avverato. Intanto bisogna dire che ne e' valsa assolutamente la pena. Il percorso si e' rivelato molto bello, vario, impegnativo quanto basta rimanendo comunque alla portata di tutto il gruppo. Dopo alcune ricerche su Internet abbiamo optato per un percorso ad anello non partendo dal paese ma dalla statale che unisce Celano ad Ovindoli. Al Km 44,800 in corrispondenza di un bivio inizia un sentiero che attraversando una bella pineta riporta verso Celano, rimanendo piu' o meno in quota. Dopo circa mezz'ora si raggiunge un bivio con le indicazioni per Casal Martino, a destra e per Chiesetta Alpina, a sinistra. ci dirigiamo in direzione della chiesetta cominciando una ripida ma bella salita, aiutata comunque dai numerosi tornanti che ogni tanto riducono la pendenza. Intorno alle 9:15 a quota 1140 circa raggiungiamo dopo una deviazione a destra di una decina di metri, un bellissimo terrazzo panoramico con una croce dove ci fermiamo per una sosta. La vista sulla citta' di Celano, sotto di noi, e' spettacolare. Si ricomincia a salire. Ore 9:50 quota 1175. Raggiungiamo una grotta arredata con focolare, addobbi natalizi e sedioline. Credo che sia la chiesetta alpina indicata dal cartello visto al bivio. Il posto e' molto bello e ci soffermiamo per qualche foto prima di riprendere a salire. Il sentiero si infila in un canalone e si fa piu' ripido e, qualche passaggio richiede l'aiuto delle mani ma senza essere pericoloso. Superata quota 1270 usciamo dal canalone e arriviamo alla piana di S. Vittorino dove troviamo una fresca fontana. Approfittiamo per rinfrescarci prima della salita finale. Saliamo di un'altro centinaio di metri sul prato prima di ritrovare i segni del sentiero che ci portera' in vetta. Siamo a 1375 metri e ne mancano piu' di cinquecento fino alla cima. La pendenza si fa severa ma i soliti tornanti alleviano la fatica e, puntuali per la sosta pranzo alle 12:30 raggiungiamo i 1921 metri della Serra di Celano altrimenti chiamata Monte Tino. Intanto si sono uniti a noi il simpatico Quirino, Celanese trapiantato a Milano che pero' non disdegna di percorrere le sue montagne e un bel maremmano bianco che lo ha seguito dal paese. Su troviamo altri due escursionisti a loro volta in compagnia di un cucciolo nero anche lui trovatello e ferito. I simpatici escursionisti gli hanno anche medicato la zampa. In serata poi tramite una mail ci hanno comunicato di aver ritrovato scendendo i suoi padroni e la mamma, felice di averlo di nuovo con se. Attorno a noi tutte le montagne del Velino Sirente ci fanno compagnia anche se qualche nuvolone ce ne nasconde qualcuna. La cresta della Serra di Celano e' molto bella e soprattutto verso Ovest sdiventa stretta e aerea. Semba quasi di stare sul Prena ... Intanto, vista anche l'ora consumiamo il solito frugale pranzo da montanari (!!!) condito da cornettini, (Gentilmente offerti da Claudio), ciambellone (Omaggio della bella Claudia) e liquore al caffe' cosi, tanto per digerire, offerto dal solito Roberto, stanchi e affaticati (ma per l'abbuffata) ci rimettiamo in cammino. Lasciamo la cima dirigendoci ad Est, sul sentiero segnato (11 - 11A) fino a scendere di un centinaio di metri per imboccare la discesa sul prato che ci porta per la valle dei Curti. I segni sono pochi e molto distanziati ma si tratta di scendere dritti e comunque aiutati dal GPS. Alle 15:00 circa raggiungiamo quota 1364 metri, in corrispondenza di due grossi vasconi, uno di ferro ed uno di pietra. Qui, attenzione perche' il sentiero piega a destra e scavalca il fosso. Ce ne siamo accorti dopo pochi metri e dopo che Quirino ci ha ricordato che in una precedente escursione lui aveva proseguito su quel lato del fosso e per non tornare indietro si era trovato in grosse difficolta'. Riprendiamo la via, ora molto ben segnata e, dopo circa quindici minuti, a quota 1200 metri si incontra una presa d'acqua con una fontanella. Ci rinfreschiamo e ripartiamo. Siamo quasi alla fine. Lasciata la fontana si incontra un bivio: il sentiero 11A scende, ben segnato dai bolli biancho-rossi. Noi prendiamo invece un sentiero alla nostra sinistra indicato da una freccia e da bandierine fatte con il nastro di plastica. Credo che questo sentiero, meno frequentato del 11A sia stato segnato dagli abitanti del posto in occasione di una gara di corsa in montagna. Le bandierine sono utilissime e in breve tempo ci portano fino alla statale, a pochi metri da dove avevamo lasciato le auto, dopo circa otto ore di cammino Un grosso ringraziamento ai partecipanti a questa escursione, Carmine, Roberto, Giuseppe, Stefania, Corinna, Claudia, Serena, Claudio e suo figlio Roberto, Alessandro a Jack e Betty e ovviamente a Marco, il Presidente ZIS Ciao a tutti da ZainInSpalla e, alla prossima escursione Ed ora, spazio alle foto: Buona visione Foto album dell'escursione Guarda le foto in formato album Autore: Marco DT Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx 2014-10-04 Serra di Celano