2012-04-21 – Monte Cappucciata 21 Apr 2012 - Anello del Monte Cappucciata Località di partenza - Villa Santa Lucia degli Abruzzi (quota 900 m.) (AQ) Distanza percorsa – 23,10 Km Salita accumulata – 1365 metri Durata dell’escursione – 9 ore e 41 minuti Mappa dell'escursione Profilo altimetrico dell'escursione Vista 3D dell'escursione Foto e descrizione dell’escursione Escursione effettuata con l’Associazione ZainInSpalla (www.zaininspalla.it) Per anni ho visto questa montagna dal fondo valle e per anni non ci sono mai stato. La prima volta che sono salito sulla sua cima è stato nel 2003 durante una mitica traversata durata quattro giorni, dal mio paese (Bussi Sul Tirino) al Corno Grande. Lo scorso anno ci sono risalito, in solitaria e ho proposto di inserire quest'escursione nel calendario Zaininspalla. Era prevista per la scorsa settimana ma il maltempo ci ha impedito di andare. Ieri ci abbiamo riprovato ed ecco il racconto di questo bellissimo giro Raggiungiamo il paese di Villa Santa Lucia degli Abruzzi (900 metri) in provincia dell'Aquila. Parcheggiate le auto presso gli impianti sportivi, ci prepariamo e alle 8:40, scarponi ai piedi, ci mettiamo in marcia. Imbocchiamo una stradina in direzione Sud-Est che ci porta fuori dal paese. Superate le ultime case, la strada asfaltata gira a destra, in discesa, per tornare all'ingresso del paese. Noi, invece, imbocchiamo una sterrata che sale leggermente, seguendo le indicazioni per la chiesetta di Santa Maria delle Vicenne. Dopo pochi minuti, lasciamo la sterrata che sale verso la chiesa e giriamo a destra, seguendo le indicazioni per Capestrano e Capodacqua, sul comodo sentiero 286 Sulla nostra destra la Valle del Tirino, il paese di Capestrano e sullo sfondo l'imponente parete Nord del Monte Sirente Dietro di noi, vediamo il paese di Castel del Monte, situato a 1350 metri di altezza, sovrastato dal Monte Bolza. Dietro si vedono spuntare il Monte Prena, a sinistra e il Monte Camicia, a destra Il sentiero rimane praticamente pianeggiante e quindi, alle 10:00 raggiungiamo in località C. Delfino la statale 602 di Forca di Penne. Il sentiero attraversa la strada e prosegue dalla parte opposta, sempre in direzione di Capestrano e Capodacqua. Qui ci fermiamo per un rapido spuntino. Ripartiamo rapidamente. Sulla nostra destra ci fa compagnia un bel prato che sembra quasi un campo da golf. Sotto sempre la vista della Valle del Tirino. Dopo una quindicina di minuti il sentiero si biforca. Imbocchiamo il sentiero che sale a sinistra che ci riporta, con qualche difficoltà di nuovo verso la statale. Percorriamo un centinaio di metri di asfalto e a sinistra, in corrispondenza del Km 14,200 riprendiamo un sentiero leggermente in salita Il sentiero porta fino ad una cabina elettrica dismessa. Da li, il vecchio sentiero segnato sulle carte sparisce. Rimane una traccia appena visibile ormai completamente coperta di rovi e arbusti. Proviamo ad aprirci la strada, a suon di cesoie con non poche difficoltà ma ad un certo punto, intravedendo un varco che permette di scendere sulla strada, decido di far scendere il gruppo sull'asfalto e proseguire li. Qui vediamo le conseguenze dell'attraversamento dei rovi trovati sul sentiero Ecco una bella foto della nostra Kira, escursionista a quattro zampe motrici Alle 11:30 raggiungiamo l'abitato di Forca di Penne, frazione del comune di Capestrano, a quota 922 metri. Sullo sfondo si vedono i resti della torre di avvistamento medioevale, crollata recentemente. Da qui inizieremo a salire Sul tratto erboso, il sentiero non è molto evidente. Basta tenersi a destra della cava dismessa e salire dritti e all'inizio del bosco si vedono i primi segni. Ecco un'altra bella veduta di Forca di Penne e, sullo sfondo, la Maiella innevata Nelle prossime foto, alcuni dei tanti fiorellini che allietano il nostro cammino Qui, invece, vediamo Serena in piena azione, sul tratto più impegnativo della salita e qui, invece, vediamo Agostino che affronta la salita In questa foto il Sirente innevato e coperto da nuvole minacciose Anche il Corno Grande, oggi, ha deciso di non farsi vedere completamente. Ma anche cosi, ha decisamente un fascino irresistibile Questo invece è il piccolo laghetto artificiale di Capodacqua, da dove ha origine il fiume Tirino, uno dei fiumi più puliti d'Italia Davanti a noi cominciamo ad intravedere la cresta sommitale del Monte Cappucciata, ornata da un piccolo ricamo di neve, rimasuglio degli ultimi sprazzi d'inverno Ed ecco ancora Kira, che nonostante i suoi pochi mesi di vita, si difende bene in montagna. Sono le 12:20 e abbiamo raggiunto quota 1250 metri. Approfittiamo di un cocuzzolo privo di vegetazione per goderci il panorama, in attesa di ricompattare il gruppo Ecco qui una bella panoramica della costa adriatica attorno alla città di Pescara Riprendiamo a salire senza indugio: il giro è lungo e c'è ancora molta strada da fare. Alle 13:00 circa raggiungiamo la vetta del Monte Scarafano, a 1432 metri di altezza. Su un sasso una incredibile colonia di coccinelle. Ed eccomi qui, in compagnia della mia inseparabile fotocamera Attorno a noi, le nuvole sono imponenti e minaccioe e coprono parzialmente la vista delle montagne ma sopra di noi, invece, il cielo continua ad essere completamente sereno. Ecco due inquadrature del Monte Camicia e del Monte Prena Qui, Francesco e Silvia si concedono un affettuoso momento di riposo In questa foto, vediamo in basso Villa Santa Lucia, da dove siamo partiti e dove arriveremo, Castel Del Monte, in alto e dietro sempre il Bolza e sullo sfondo sempre Prena e Camicia Siamo quasi alla sella a quota 1370 metri dove incroceremo la sterrata che viene da Villa Santa Lucia e vediamo davanti a noi, la cresta finale da percorrere fino alla nostra meta. Qui, Bruno, Gabriele e Kira, ci salutano e imboccano la strada che li riporterà in paese. Con molta fatica troviamo un punto riparato (quasi) dal vento, che qui si è fatto fortissimo, e facciamo una sosta prima di affrontare la salita finale. Alle 13:45 ripartiamo per affrontare i 400 metri finali, prima della cima. Il vento qui è veramente insopportabile e ci costringe a stringere i denti e approfittare di ogni sasso o albero che ci dia un qualche minimo riparo. Ma la cresta è veramente bella e il paesaggio lo è ancor di più. Proseguiamo di buon passo verso la meta. Sono le 15:00 e finalmente raggiungiamo la cima. Ci fermiamo a pochi metri dove un gruppo di rocce ci offre un comodo riparo dal vento. Qui consumiamo il nostro pranzo dove, all'improvviso spunta anche una colomba che viene prontamente aggredita e consumata. Poi, per digerire il tutto, Agostino tira fuori la solita grappa a base di Genziana. Sotto di noi, il paese di Villa Santa Lucia Ecco lo splendido panorama che ci ripaga di tutte le fatiche della giornata Alle 15:50 usciamo dal nostro riparo e affrontiamo un vento che si è fatto anche gelido e in pochi minuti guadagnamo la cima. Anche la foto di gruppo è problematica a causa del vento Dalla vetta del cappucciata scendiamo per un comodo pendio erboso e raggiungiamo comodamente quota 1675 metri, dove raggiungiamo il sentiero segnato Arrivati ad un'area attrezzata con un tavolo da pic-nic imbocchiamo la strada sterrata che scende verso Castel del Monte e che, a parte qualche taglio di tornanti, seguiremo fino a quota 1460 metri. Il sentiero è segnato e ben visibile, almeno all'inizio. Poi, man mano che si scende, la vegetazione diventa più fitta e in qualche passaggio ci costringe alle solite acrobazie per aggirare i fitti arbusti Ormai siamo in vista del paese. Agostino si concede un meritato riposo E finalmente eccoci arrivati al paese. Alle 18:20, dopo più di nove ore di marcia, raggiungiamo le auto. Ci togliamo gli scarponi e ci incamminiamo verso Roma, dopo aver fatto la solita sosta al bar per scaricare le foto della giornata e per una meritata bevanda ristoratrice. Quindi rapidamente verso casa dove ci aspettano doccia e cena. Un grazie a tutti i partecipanti a questa escursione nei monti della mia infanzia Qui puoi trovare la traccia GPS (formati .plt e .gpx) 2012 04 21 Monte Cappucciata (ZIS) Autore: Marco DT