2021-04-11 Un "quasi" Monte Cavo ...

2021-04-18 ... e un Monte Cavo raggiunto

(Seconda parte del racconto)

2021-04-11 Un "quasi" Monte Cavo

Località di partenza – Roma

Distanza percorsa – 69,100 Km

Salita accumulata – 1060 metri

Durata dell’escursione – 5 ore

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico

Mappa 3D

Foto e descrizione dell’escursione

Non ero mai salito ai Castelli Romani in bici e per questo fine settimana avevo programmato di provarci: obiettivo il Monte Cavo, a quasi mille metri di quota.

Preparo la bici e tutti gli accessori per questa domenica. Vediamo che succede. Esco dal box per raggiungere via del Mandrione, bel corridoio che mi permette di raggiungere il Parco di Tor Fiscale senza affrontare la Tuscolana, sicuramente più trafficata.

Piove, non fortissimo, ma in maniera fastidiosa. Confido nelle previsioni che promettevano schiarite in mattinata. Vediamo.

In pochi minuti arrivo nel bel parco di Tor Fiscale da dove esco quasi subito per dirigermi verso l'Appia. La attraverso e per via dell'Almone raggiungo l'Appia Antica, all'altezza di via di Cecilia Metella.

Intanto ha smesso di piovere. Meno male. Inizio a percorrere questa strada ricca di storia ... e di vibrazioni. La maggior parte del percorso è su sanpietrini, fin troppo comodi. Ogni tanto però il fondo è costituito dagli antichi massi tipici del basolato romano. Per fortuna che questi tratti sono evitabili sfruttando delle tracce presenti a bordo strada che rendono l'Appia Antica simile ad un percorso di montagna.

La via procede in leggera salita ma si viaggia bene e soprattutto, visto il tempo, senza troppi ciclisti e pedoni così da poter scegliere i percorsi migliori quando si deve evitare il basolato.

Arrivo così nei pressi del palazzo del ghiaccio dove lascio l'Appia antica ed inizio ad addentrarmi in stradine secondarie aiutato dal GPS.

Il percorso è piacevole e soprattutto con pochissime auto su queste stradine quasi di campagna. L'unico neo ma alla fine anche un divertimento, le salite sono concentrate in ripidissime rampe che, anche se non molto lunghe, si fanno sentire.

Alla fine arrivo a Castel Gandolfo, non lontano dal palazzo che ospita il Papa. Sotto di me il lago di Albano e di fronte, la mia meta: monte Cavo.

Supero la bella cittadina dei Castelli e proseguo. Si viaggia costantemente in salita ma comunque pedalabile. Arrivo così alla rotonda che incrocia la via dei Laghi.

Intanto sta iniziando di nuovo a piovere e sto quasi per abbandonare visto anche il freddo che inizia a farsi sentire.

Mentre sto per invertire la marcia vedo che la traccia mi fa lasciare la strada e mi porta dentro il bosco, dove altri ciclisti stanno entrando. Il percorso è troppo invitante e decido di proseguire.

Si pedala su un bel sentiero in terra battuta, sufficientemente largo e con pendenze tollerabili. Non conosco assolutamente questa zona e mi affido al GPS per orientarmi.

Il sentiero termina su via delle Scalette (che scoprirò dopo essere quella che conduce alla vetta).

La seguo per poche centinaia di metri quando la traccia mi fa deviare in corrispondenza di una stradina in col fondo in Basolato. È un tratto della via Sacra. Proviamo a vedere: la strada è molto ripida e il fondo è umido. In più punti la ruota posteriore perde aderenza e devo bilanciarmi per evitare di pedalare a vuoto.

Con qualche difficoltà arrivo a quota 830 metri, all'incrocio con la via Vecchia di Nemi.

A pochi metri da Monte Cavo

Sono le dieci e trenta ed è l'orario che mi ero posto come limite prima di tornare. Non mi rendo conto di essere quasi arrivato ma soprattutto che dalla vetta sarei potuto riscendere per via Delle Scalette così da evitare la discesa per la via Sacra. A causa del fondo scivolosissimo non riesco ad usare il freno anteriore e il posteriore fa quello che può. Devo scendere molto lentamente così da minimizzare gli effetti di una eventuale scivolata ma alla fine va tutto bene e arrivo di nuovo alla strada.

Da questo momento la discesa diventa solo una formalità se non fosse per la pioggia gelata che, a 40 km orari, non è proprio il massimo.

In poco tempo sono di nuovo al palaghiaccio e all'Appia Antica. Intanto ha smesso di piovere e la temperatura pian piano diventa più gradevole. Percorro di nuovo, stavolta in leggera discesa, il tratto di Appia Antica che avvicinandomi a Roma comincia a diventare decisamente affollata.

Sono alla fine a via Cecilia Metella e all'ingresso della Caffarella. Entro nel parco per evitare le strade facendo una puntatina al Ninfeo di Egeria quindi mi dirigo all'uscita per riprendere di nuovo l'Appia Antica fino a Porta San Sebastiano.

Ormai ci sono, giro a destra per San Giovanni, Santa Croce e infine, al box, dopo circa cinque ore di divertente pedalata.

Ed ora, qualche foto ...

Guarda le foto in formato album

2021-04-18 Monte Cavo

2021-04-11 Un "quasi" Monte Cavo

Località di partenza – Roma

Distanza percorsa – 71,000 Km

Salita accumulata – 1280 metri

Durata dell’escursione – 5 ore 30 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico

Mappa 3D

Foto e descrizione dell’escursione

La montagna insegna che quando non è il caso di proseguire, bisogna lasciar perdere ma insegna anche che certe questioni non possono essere lasciate in sospeso. Eccomi quindi, a distanza di una settimana, di nuovo in bici per cercare di raggiungere il Monte Cavo.

Questa volta il tentativo è andato a buon fine. Il percorso è lo stesso della volta scorsa con solo una piccola ma sostanziale variante: superato Castel Gandolfo, in corrispondenza del ristorante Le Fratte Ignoranti non ho seguito la strada (che invece ho usato per il ritorno) ma il sentiero 512, Via Francigena. Questo sentiero è molto bello e pedalabile per la maggior parte del percorso. Ci sono solo dei piccoli tratti dissestati e molto tecnici dove sono stato costretto ad andare a piedi.

Raggiunta la rotonda dove parte la strada per Rocca Di Papa sono tornato sulla traccia della scorsa settimana fino al punto in cui mi ero fermato. Da quì la via sacra prosegue con discreta pendenza e qualche breve tratto dove a causa del fondo disastrato bisogna spingere la bici. Finalmente si arriva, a pochi metri dalla cima, sulla stradina e in pochi minuti si arriva.

In cima a Monte Cavo

La cima non è il massimo, così ingombra di antenne e di costruzioni che deturpano il paesaggio.

Pochi minuti per uno spuntino e per qualche foto e riparto. In discesa evito di fare la via Sacra, troppo sconnessa, e seguo la strada asfaltata, cercando di schivare i numerosi ciclisti (anche improvvisati) che pensando di essere soli ingombrano tutta la carreggiata, viaggiando contromano anche in curva.

Alla fine rientro nel sentierino nel bosco e da quì, di nuovo la strada della settimana scorsa, con tanto di acquazzone poco prima di arrivare al Palaghiaccio. Per fortuna che smette e alla fine non mi infastidisce più di tanto.

Per il ritorno seguo di nuovo l'Appia Antica ma stavolta, all'altezza dell'Ippodromo delle Capannelle giro e, incrociata la via Appia Nuova, arrivo al Parco degli Acquedotti, lo percorro per tutta la sua lunghezza e tramite un sentierino arrivo al Parco di Tor Fiscale, altro splendido angolo di Roma, per poi prendere via del Mandrione che mi riporta praticamente a poche centiaia di metri dal box, dove finisce questa bella giornata di MTB.

Ed ora, qualche foto ...

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Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx

2021-04-11 Un "quasi" Monte Cavo

2021-04-18 Monte Cavo