2012-10-07 Il giro del Puzzillo

7 Ott 2012 - Il giro del monte Puzzillo

Località di partenza - Strada per Campo Felice, km 1,000 circa, appena lasciato il casello autostradale (1150 metri)

Distanza percorsa – 35,93 Km

Salita accumulata – 1018 metri

Durata dell’escursione – 3 ore e 47 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Foto e descrizione dell’escursione

Dopo tante escursioni fatte sui monti dell'Appennino e non, era giunto il momento di dare un senso al nome del sito.

Quindi, dopo aver sottoposto la mia fidata bici da montagna ad una piccola manutenzione, ho dato un'occhiata alla raccolta di itinerari per MTB a mia disposizione (ringrazio molto il sito di Paola e Gino, vero punto di riferimento per gli appassionati delle due ruote) e alla fine scelgo un percorso non proprio facile ma che avendolo in gran parte fatto a piedi, mi ispirava non poco

Dopo le consuete preparazioni, alle sette circa parto mentre il cielo comincia a illuminarsi, alla volta di Campo Felice, e in particolare dei primi parcheggi situati lungo la strada, ad appena un chilometro dopo l'uscita autostradale.

Sono quasi le otto quando inizio a pedalare lungo la salita che porta verso Campo Felice.

Dopo circa due chilometri e mezzo, in corrispondenza di un tornante sulla destra, a sinistra imbocco una via sterrata che sale verso Prato Agapito, tenendosi a sinistra e più in basso della statale.

La pendenza si mantiene modesta, con qualche breve strappetto ma mai più lungo di qualche decina di metri. Se non fosse per il fondo dissestato che in più di una occasione mi costrince a mettere il piede a terra.

Ovviamente ne approfitto per tirare il fiato e per fare qualche scatto

Alle 9:00, dopo nove chilometri e mezzo raggiungo il parcheggio posto qualche metro prima del valico della Chiesola da dove si parte per la maggior parte delle escursioni della zona. Qui saluto due escursionisti che intendono percorrere la valle del Morretano. Gli dico che se dovessi riuscire a completare l'anello, li avrei reincontrati durante la discesa ...

Dopo nemmeno un chilometro, una volta superato il cartello del valico, lascio l'asfalto della statale e mi butto sulla sterrata a destra che scende verso la piana di Campo Felice fino a raggiungere il rifugio Alantino. Anche qui, il fondo è veramente pessimo e non mi permette di approfittare della discesa. Fortunatamente giù nella piana, ilfondo migliora e si riesce a pedalare senza stancarsi più di tanto

Alle nove e trenta raggiungo il rifugio Alantino e seguendo la via sterrata sulla destra inizio la faticosa salita, seguendo le indicazioni per il rifugio Sebastiani.

Fino alle vecchie miniere di bauxite abbandonate, la strada sale con pendenza discreta e il fondo è decente e riesco ad arrivare (nonostante un gruppo di escursionisti che ha deciso di percorrere in auto questo tratto !!!) alle miniere senza quasi mai scendere dalla bici.

Dopo le miniere il discorso cambia. Il sentiero si impenna più di una volta e purtroppo il fondo molto sassoso fa imbizzarrire la bici, per cui evito di rischiare più di tanto e se si scivola più del normale scendo e salgo a piedi, approfittando per fare qualche foto

Eccomi qui, in compagnia del mio fido fuoristrada ... a trazione animale!

Ed ecco un paio di panoramiche in direzione del Costone, sopra al rifugio Sebastiani

Supero senza problemi il rifugio, a quota 1780 metri circa e la cisterna, a quota 1825, sempre cercando di domare la bici che ogni tanto si imbizzarrisce.

Arrivati a quota 1890 lascio il sentiero che sale al Sebastiani e giro verso destra, in direzione del passo del Morretano, meta della giornata.

In realtà, appena vicino alla cisterna, sulla destra era visibile un sentiero che conduceva al passo ma io ho voluto seguire la traccia originaria e, col senno di poi, era meglio prendere il sentiero ...

Ma torniamo a noi. Il passo è visibile e la traccia indica la direzione da seguire. Provo a rimanere in sella ma la ruota anteriore si impunta in una buca e io mi cappotto urtando il ginocchio, credo, su un sasso. Per fortuna, niente di grave, a parte la lunga lista di irriferibili improperi. Il capitombolo mi convince che, fino al passo, mi posso scordare la sella e quindi, spingendo la bici, torno a fare l'escursionista a piedi.

E finalmente, alle 10:50 raggiungo il passo del Morretano, a quasi 2000 metri. Qui, il vento è forte e mi crea qualche problema per fare una foto decente con l'autoscatto.

Dopo aver scattato qualche foto inizio la truce discesa verso la valle del Morretano e verso Prato Agapito. Il terreno che, fatto a piedi, ricordava dolci prati e facili percorsi, in bici si rivela un calvario. I tratti dove si può lasciar andare la bici sono veramente pochi e quelli dove tocca scendere, per non suicidarsi invece sono parecchi

Poi, ci si mette anche un problema alla forcella che, probabilmente, a causa di qualche buca più cattiva delle altre, deve aver perso un poco di aria e sembra più morbida di quello che dovrebbe essere ma fortunatamente non arriva mai a fondo corsa sullo sconnesso.

A metà discesa incontro i due escursionisti salutati al parcheggio e li saluto.

Comunque, nonostante le buche, alle 11:30 sono di nuovo al parcheggio di Prato Agapito. Qualche secondo per riprendermi dagli scossoni della discesa e mi butto giù per la discesa lungo la statale dove in pochi minuti percorro i circa sette chilometri che mi separano dall'auto, che raggiungo alle 11:40 circa.

Considerando che erano molti mesi che non affrontavo un'escursione in bici di questa difficoltà, tutto sommato è andata molto bene, e a parte il botto, devo dire che mi sono molto divertito

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx

2012-10-07 Il giro del Puzzillo