2022-07-16 UTGS Ultra Trail del Gran Sasso

2022-07-16 UTGS Ultra Trail del Gran Sasso

Localita' di partenza – Pietracamela (TE)

Coordinate e quota partenza (WGS84) – 42.523063, 13.553736, 1032 metri

Distanza percorsa – 64.70 Km

Salita accumulata – 4100 metri

Durata dell’escursione – 14 ore 20 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Lo scorso anno ci siamo preparati al meglio per affrontare questa impegnativa sfida ma purtroppo ci si è messo di mezzo il cattivo tempo che ha costretto gli organizzatori ad eliminare il tratto finale della gara, il Passo del Cannone, in quanto si stava rivelando troppo rischioso.

Ci hanno comunicato la cosa quando eravamo al valico della Portella invitandoci a tornare indietro per aspettare il bus.

Noi abbiamo preferito proseguire a piedi e abbiamo comunque concluso la gara, percorrendo la Val Maone.

Quest'anno ci abbiamo riprovato e stavolta è andata come ci aspettavamo: abbiamo concluso un'impegnativa gara in una giornata estremamente calda entro i tempi che ci eravamo dati con grande soddisfazione. Ma vediamo come è andata ...

Partiamo io ed Augusto, da una assolata Roma, di venerdì pomeriggio alla volta di Pietracamela. Un paio d'ore di tranquillo viaggio e raggiungiamo il bel paesino posto ai piedi del Gran Sasso e ci rechiamo al ritiro dei numeri di gara.

Un rapido saluto al mitico Ugo, magnifico organizzatore dell'evento e ci rechiamo a Prati di Tivo dove alloggeremo per la notte.

Rapida cena "al sacco" e poi a nanna, visto che la sveglia è stata impostata alle due.

Dopo qualche ora di sonno, una abbondante colazione e via, di nuovo a Pietracamela, pronti per affrontare la dura giornata che ci aspetta.

Ultime raccomandazioni da parte degli organizzatori e, soprattutto la bella notizia che, causa caldo, i cancelli orari, sono stati ampliati per dar modo a più persone possibile di concludere la gara, spostando il tempo massimo all'arrivo dalle 19 alle 21.

Pochi secondi alle quattro e, puntualissimo il conto alla rovescia e il via alla luce delle frontali, ovviamente di corsa almeno fino all'uscita del paese.

Primo tratto verso le sorgenti di Rio Arno in leggera salita. Alterniamo passo veloce e corsa fino alla salita finale che ci porta al sentiero proveniente dalla val Maone, raggiunto in cinquanta minuti.

Siamo sulla stradina che porta a Prati di Tivo con il cielo che inizia a schiarire. Anche se di corsa, ci fermiamo qualche secondo ad ammirare lo stupendo spettacolo delle montagne con la Luna che si appresta a tramontare.

Una ventina di minuti e siamo a Prati di Tivo, dove lasciamo subito la strada per deviare a destra lungo il sentiero che porta alla Madonnina, invece di fare la strada che facemmo lo scorso anno.

Tratto iniziale in salita e poi, sinistra per entrare nel bosco. Sentiero piacevole che alterna pianura, salita e discesa per arrivare al Rifugio Cima Alta dove ci aspetta il primo ristoro che ovviamente onoriamo, anche se siamo solo all'inizio.

Ripartiamo con la spettacolare vista della parete nord del Gran Sasso e iniziamo la lunga discesa che ci porterà fino a Forca di Valle prima e a Cerchiara, dopo, punto più basso del percorso.

Entrati in paese, in piazza, un altro ristoro, non programmato, dove facciamo incetta di buonissima crostata con cioccolato e con marmellata, e ovviamente tanta acqua.

Si riparte per affrontare l'impegnativa salita che ci porterà a quota 1060 metri del sentiero per Casale san Nicola, nei pressi della chiesetta.

Ripida discesa nel tratto finale, ottimamente attrezzata dagli organizzatori, e siamo al paese, dove c'è un altro ristoro. Sono le nove, abbiamo percorso 30 Km in cinque ore, siamo ancora a quota 900 metri e da qui inizia veramente la sfida.

Si riparte in leggera salita passando sotto la valle dell'Inferno dove approfittando della cascatella ci godiamo l'ultima rinfrescata prima di proseguire.

Quota 1100 metri circa e inizia il sentiero per il Vaduccio e per Vado di Corno. La pendenza è severa e senza interruzioni. Si viaggia all'ombra degli alberi ma fa caldo e non c'è un filo di vento.

A quota 1400 metri, si esce dal bosco per un breve tratto e inizio ad accusare un po' di fatica. Augusto continua nella sua progressione e io decido che non è il caso di provare a stargli dietro e rallento leggermente mantenendo il mio passo.

Dieci e quarantacinque: sono al Vaduccio, a quota 1670 metri. Contrariamente alla scorsa edizione non saliamo direttamente a Vado di Corno ma deviamo per il Rifugio d'Arcangelo dove ci aspetta un rifornimento di acqua e soprattutto un'interruzione della salita.

La deviazione allunga il percorso di circa due Km ma diluisce di molto i circa trecento metri di salita fino a Vado di Corno, che raggiungo poco dopo le undici e mezzo.

Inizia il tratto più duro: seicento metri di dura salita mi separano dalla vetta del Monte Aquila. Sono stanco, la salita è interminabile e non ho la percezione del tempo. Mi sembra di essere lentissimo e, confesso che sto quasi pensando di fermarmi a Campo Imperatore.

Alla fine però, alle dodici e quarantacinque raggiungo la vetta. Più tardi scoprirò che Augusto è passato qui da soli dieci minuti. A conti fatti ci ho messo poco più di un'ora da Vado di Corno e, visto il tutto non è nemmeno male.

Mi posso anche concedere la foto di cima prima di ripartire veloce per raggiungere Campo Imperatore e anche l'ultimo ristoro.

Intanto il percorso è diventato decisamente più affollato. I numerosi escursionisti, vedendo il numero di gara, mi incitano e mi salutano e la cosa mi da quella marcia in più per proseguire.

A Campo Imperatore arrivo all'una e mezzo. Approfitto alla grande del ristoro prima di ripartire. Ormai si viaggia senza troppe difficoltà e, superato il valico della Portella inizio la facile discesa per il rifugio Garibaldi.

In vista del rifugio vedo Augusto fermo a fare scorta di acqua. Riempio le mie borracce e ripartiamo insieme.

Ci aspetta l'ultima fatica: la salita ai quasi 2700 metri del passo del Cannone. Non è continua come quella precedente ma ormai abbiamo oltre 45 Km e più di 3000 metri nelle gambe che si fanno sentire ma stringiamo i denti e proseguiamo.

Sono passate da poco le tre e mezzo quando arriviamo al Passo del Cannone, punto più alto del tracciato.

Augusto ed io, al Passo del Cannone

Ed ora, rimane solo la discesa, non banale, fino all'arrivo. Dal Passo del Cannone alla Sella dei due Corni si affronta il tratto più tecnico e complicato ma grazie anche all'assistenza del Soccorso Alpino che ha aggiunto altre corde oltre a quelle già presenti per affrontare queste paretine, superiamo indenni l'ostacolo e finalmente siamo al Rifugio Franchetti, poco dopo le 16.

Da qui la discesa diventa più scorrevole. Facciamo un'ultima sosta al Rifugio Cima Alta per approfittare degli avanzi del ristoro mattutino e via, di passo spedito per arrivare a Prati di Tivo prima e finalmente, a Pietracamela, dopo 14 ore e 20 minuti, con tanto di volata finale, tenendoci per mano, come lo scorso anno, soddisfattissimi per come è andata la nostra gara.

Non rimane che tornare al residence per scrollarci di dosso polvere e fatica prima di affrontare una gustosa e meritata cena allo Chalet, a Prati di Tivo.

Grazie Augusto, che anche questa volta ha condiviso con me questa impegnativa impresa.

Un ringraziamento va anche ai Fotografi di Foto4Go per le numerose foto che ci hanno scattato lungo il percorso e all'ASD Eclipse che ha organizzato l'evento riuscendolo a gestire tutto sommato bene, nonostante le oggettive difficoltà causate dal meteo veramente infame.

Ed ora qualche foto di questa intensa giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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