2021-06-28 Il Periplo del Corno Grande

2021-06-28 Il Periplo del Corno Grande

Localita' di partenza – Fonte Cerreto (AQ)

Coordinate e quota partenza (WGS84) – 42.424738, 13.525857, 1095 metri

Distanza percorsa – 42.60 Km

Salita accumulata – 3400 metri

Durata dell’escursione – 10 ore 21 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Ancora un'escursione in assetto "leggero" guardando il cronometro un po' più dello splendido paesaggio che comunque mi ha accompagnato, intorno al Corno Grande, partendo da Fonte Cerreto.

L'itinerario che mi aspetta è impegnativo e, onestamente non ero del tutto sicuro di portarlo a termine ... in tempi decenti.

Anche per questo, onde fronteggiare un rallentamento dovuto a fatica, mi sono preso un opportuno margine, partendo da Fonte Cerreto alle prime luci della mattina, intorno alle cinque.

Appena arrivato mi concedo un "rinforzo" alla colazione fatta a casa prima di partire, con una porzione di pasta. Ottima riserva di energia per quello che mi aspetta.

Finisco i preparativi e, quando mancano pochi minuti dalle cinque, mi metto in marcia.

Prima tappa, la salita a Campo Imperatore per i Valloni, bellissimo e impegnativo sentiero che passa sotto la funivia. Si comincia seguendo una stradina sterrata che arriva al primo pilone della funivia. La sterrata lascia posto a un sentierino, ripido e impegnativo, sede anche di una gara di corsa in montagna.

Si arriva così, fra un tratto ripido e un tornantino al pilone centrale. Ora la salita diventa leggermente più lieve, richiedendo però sempre un certo impegno, fino ad arrivare al piazzale di Campo Imperatore.

Da qui seguo il sentiero per il Passo della Portella da dove inizio la lunga discesa nella bellissima Val Maone fino alle sorgenti del Rio Arno e quindi, a Prati di Tivo. Sono passate da poco le otto quando arrivo nel piazzale.

Proseguo senza indugio seguendo la strada che sale fino a Cima Alta, approfittando di una fontana per rimpinguare le scorte di acqua, indispensabili in questa calda giornata.

Poco prima della fine della strada, sulla destra si sale seguendo le indicazioni per il Rifugio Cima Alta. Quì il sentiero percorre una spianata erbosa prima di iniziare a scendere: ed ora inizia la parte più lunga e faticosa della giornata.

Inizia con la lunga discesa fino al paese. Il sentiero è abbastanza evidente e, in alcuni tratti anche segnato ma per la maggior parte del suo percorso è devastato dall'erosione: buche, rami spezzati, alberi caduti. Fare velocità è impossibile ma spesso anche camminare diventa difficile.

A quota 1096 si arriva alla chiesetta di San Nicola, dove mi fermo un paio di minuti per qualche foto.

Manca poco al paese e ora si procede su una ripida ma comoda stradina sterrata, fino alle prime case di Casale san Nicola.

Superato il paese, si passa sotto i giganteschi pilastri dell'autostrada per Teramo. La salita inizia dolcemente lungo un'ampia strada sterrata per poi aumentare ma sempre in maniera sopportabile.

Intorno ai 1078 metri, la strada passa vicino ad una cascatella che raccoglie le acque provenienti dal Vallone dell'Inferno. Mi fermo per riempire una bottiglia e per una rinfrescata prima di continuare lungo la stradina fino a quota 1100 circa.

E qui iniziano i guai. Un cartello indica un sentiero, a destra, per il Vado di Corno, dando una distanza di circa tre ore.

Lascio la stradina e inizio a salire. I successivi cinquecento metri saranno i peggiori: il sentiero all'inizio sale dritto nel bosco non concedendo nemmeno un metro di respiro. Pendenza elevata, fondo scivoloso, aria afosa. La salita è un calvario e, anche se nella parte finale la pendenza cambia un po', la fatica rimane tanta.

A quota 1673, al Vaduccio, il sentiero esce dal bosco e si ricomincia a respirare. Anche la pendenza diminuisce e si può procedere più tranquillamente.

Supero gli ultimi metri e arrivo a Vado di Corno, qualche minuto dopo mezzogiorno, un'ora e mezza dal cartello all'inizio della salita. Ma non è finita. Ci sono ancora più di cinquecento metri da salire prima della vetta del Monte Aquila. La salita non è faticosissima ma la precedente sfacchinata i fa sentire. Alterno passi veloci a piccole soste, soprattutto nei tratti più ripidi di questa salita discontinua.

Finalmente, poco dopo l'una sono in vetta a Monte Aquila.

In vetta al Monte Aquila

Dopo la foto di cima, doverosa, riparto subito e inizio la discesa verso Campo Imperatore. Ormai manca poco. Superato il piazzale mi dirigo di nuovo verso Il passo della Portella fermandomi però al Passo del Lupo dove inizia la discesa verso Fonte Cerreto, ultima fatica della giornata.

A quota 1800 la Fonte della Portella mi regala un prezioso ristoro, di cui approfitto prima di ripartire per arrivare, finalmente alla macchina, poco dopo le tre.

Mi cambio d'abito velocemente prima di mettermi alla guida in direzione Roma, ma prima, sosta in Piazza per una fresca e meritata birra

Ed ora le foto di questa bella giornata.

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Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2021-06-28 Il Periplo del Corno Grande