Localita' di partenza – Prato di Campoli, Veroli (FR)

Distanza percorsa – 14.10 Km

Salita accumulata – 1300 metri

Durata dell’escursione – 6 ore 30 minuti

Tre mesi fa l’ultima escursione poi la pandemia ci ha confinati tutti dentro casa negandoci la gioia di poter frequentare le nostre amate montagne. Ora, finalmente, anche se con la limitazione dei confini regionali, è tornata la possibilità di fare di nuovo delle escursioni e abbiamo approfittato.

Il Lazio, fortunatamente, offre belle montagne e la scelta è caduta sul classico giro dei Monti Ernici e la compagnia è più o meno la solita con Daniele e Massimo ad accompagnarmi nell’escursione della ripresa.

Arriviamo a Prato di Campoli, poco prima delle otto, e dopo la solita preparazione si parte, con la novità delle mascherine chirurgiche al seguito.

Seguendo il sentiero 618 percorriamo il vasto prato davanti a noi prima di entrare nel bosco. La giornata è perfetta, le temperature sono quelle di una piacevolissima primavera e la gioia per essere tornati in montagna si sente.

Dopo poco più di un’oretta di cammino raggiungiamo località Vado della Rocca.

Proseguiamo sempre lungo il facile sentiero che ci fa salire senza troppa fatica e finalmente raggiungiamo la fine del bosco e l’inizio della salita finale verso Pizzo Deta. Siamo a circa 1800 metri e una piccola sosta prima della rampa terminale ci sta.

Ed io approfitto anche per “sconfinare” di qualche centimetro verso l’Abruzzo, ancora vietato a noi residenti di Roma.

Dopo la pausa ripartiamo in direzione della vetta. Una mezz’ora e superiamo i poco più di 200 metri che ci separano da Pizzo Deta.

In vetta ci sono diverse persone: non tante in realtà ma tante rispetto a quelle che si trovano normalmente su queste cime e chiacchierando scopriamo che sono tanti i Romani che hanno approfittato del primo fine settimana utile per poter tornare in montagna.

Ci fermiamo solo per la foto di cima prima di ripartire in direzione del Monte del Passeggio. Lungo il sentiero facciamo anche una piccola capatina al Monte Pratillo, novità per Massimo novello cacciatore di cime.

Qualche foto ricordo con Pizzo Deta alle spalle prima di proseguire lungo la facile cresta. Arriviamo così ad una serie di roccette dove ci divertiamo ad affrontare uno stretto e divertente canalino prima di proseguire.

Manca poco e finalmente, intorno a Mezzogiorno, raggiungiamo il Monte del Passeggio, cima più alta del gruppo.

È ora del pranzo e ci fermiamo per sgranocchiare qualcosa ma soprattutto per l’immancabile brindisi di vetta stavolta a base di Nocino del 2018 … ottima annata, prima di ripartire.

In vetta facciamo conoscenza con Valentina (bellissima la maglietta con Jack Skeletron) e John, di StayOut Trekking. Ci scambiamo le indicazioni dei rispettivi siti, ci salutiamo e ripartiamo.

Piccola discesa e facile sentiero di cresta fino al Monte Fragara, altra cima di questo anello. Foto di rito e proseguiamo per qualche metro prima di iniziare a scendere dove, poco dopo l’una, raggiungiamo il Monte delle Scalelle.

La discesa si fa più decisa e finalmente arriviamo di nuovo nel bosco per raggiungere, dopo poco, Forca Palomba, a 1542 metri di quota.

Il sentiero a questo punto devia a sinistra e scende ancora più deciso ma senza particolari difficoltà anzi.

Procediamo veloci fino a raggiungere alla fine la strada che porta al parcheggio qualche centinaio di metri più a valle. Facciamo quest’ultimo tratto tra i due prati affollati di gente venuta a passare una giornata finalmente all’aria aperta raggiungendo la macchina dopo circa sei ore e mezzo di divertente cammino.

Rinfrescata e cambio di abito prima di ripartire per casa ma non prima di una sosta a Veroli per la meritatissima birra accompagnata dalle immancabili patatine.

Grazie a Massimo e Daniele per aver condiviso questa prima escursione fatta dopo questa lunga astinenza da montagna.

Ed ora le foto di questa bella giornata.

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2020-05-23 L'anello dei monti Ernici