2020-01-30 Monte Rotondo di Barrea

2020-01-30 Monte Rotondo di Barrea

Localita' di partenza – Barrea (AQ)

Distanza percorsa – 11.00 Km

Salita accumulata – 970 metri

Durata dell’escursione – 5 ore 23 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

In settimana ricevo il solito invito di Francesco per una escursione sul Monte Rotondo di Barrea, cima di 1823 metri a Sud – Est della cresta del Greco e del Chiarano e volentieri accetto. Insieme con noi ci sono anche Agostino, Emilio e Vincenzo.

Appuntamento all’ingresso di Barrea, sul lato Est del lago nei pressi della confluenza del fiume Sangro, a circa 980 metri di quota.

Ci prepariamo e iniziamo la salita lungo il sentiero segnato come J8 sulla carta nella valle Ianara. Dopo circa un Km raggiungiamo un cartello e seguiamo le indicazioni per il sentiero J6.

Si inizia a salire più ripidamente ma senza eccessi. Davanti a noi le due imponenti formazioni rocciose che costituiscono il Passo della Capriola.

Sulla parete di destra riusciamo a individuare alcuni cervi intenti a pascolare sotto il piacevole sole di questa giornata.

Ci fermiamo spesso per osservare il grandioso panorama dietro di noi, con il lago, l’abitato di Barrea, Forca Resuni e la cresta che dal Tartaro arriva fino alla Meta, imbiancata da una recente nevicata.

Sono le dieci e siamo nella parte più stretta della Capriola e un camoscio fa capolino dalle rocce dietro di noi.

Superata La Capriola la valle si allarga e la pendenza si fa più dolce. Siamo quasi a 1900 metri di quota e tocchiamo la prima neve.

Abbiamo la cima del Rotondo alla nostra destra. Noi proseguiamo lungo il sentiero segnato J6 per un altro tratto prima di girare e puntare verso lo Stazzo di Monte Rotondo dove iniziamo a vedere i primi numerosi branchi di cervi.

Uno spettacolo della natura.

Pochi passi ancora e affrontiamo i pochi metri di salita che ci separano dalla cresta sommitale del M. Rotondo, dove una volta sulla cresta ci troviamo davanti ad un altro branco di cervi che riusciamo a fotografare prima che si allontani.

La cima è davanti a noi e in pochi minuti la raggiungiamo.

Agostino, io, Emilio, Vincenzo e Francesco sulla vetta del M. Rotondo

Dopo le foto rituali sulla cima, con il monte Chiarano a guardarci le spalle ci fermiamo per un rapido pasto ristoratore accompagnato dalla solita Genziana con gli amici cervi a farci compagnia.

È ora di ripartire. Scendiamo dalla cima verso lo stazzo sottostante per incontrare il sentiero J7 che ci riporterà a Barrea.

Si scende tranquilli e senza problemi ammirando il paesaggio davanti a noi. A 1430 metri deviamo sulla destra salendo per pochi passi e andiamo a vedere una meraviglia della natura: davanti a noi, in tutta la sua imponenza, un faggio gigantesco. Si tratta di Matusalemme, il faggio più vecchio d’Abruzzo.

Salutiamo il signore del bosco del Monte Rotondo e ripartiamo. Superiamo fonte di Peschio di Creta e poi il bivio col sentiero J8. Ancora pochi minuti e siamo al parcheggio. È l’una e mezzo e siamo molto contenti di questa non difficile ma bellissima escursione, in un ambiente veramente spettacolare.

Ormai resta solo di cambiare le scarpe e raggiungere Villetta Barrea dove ci aspetta una fresca birra ristoratrice, prima di riprendere la strada per tornare a casa.

Grazie Francesco, Emilio, Vincenzo e Agostino per la gradevole compagnia.

Ed ora le foto di questa bella giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2020-01-30 Monte Rotondo di Barrea