2019-12-24 Dal Morretano al Costone 2019-12-24 Dal Morretano al Costone Localita' di partenza – Rifugio Alantino, Campo Felice (AQ) Distanza percorsa – 18.40 Km Salita accumulata – 970 metri Durata dell’escursione – 6 ore 30 minuti Mappa dell'escursione Profilo altimetrico dell'escursione Vista 3D dell'escursione Quest’anno noi escursionisti abbiamo fatto qualcosa di male al meteo che ci ha regalato un periodo di brutto tempo veramente lungo. Però alla fine per Natale, ha deciso di farci un regalo. Allora, cosa c’è di meglio che festeggiarlo in montagna? Detto, fatto: rapido giro di telefonate e con Massimo decidiamo per un “tranquillo” giro del Costone, da Campo Felice. Appuntamento a Roma alle sette per essere, scarponi ai piedi, pronti a partire dal solito rifugio Alantino con il sole che inizia a scaldare l’aria gelida di Campo Felice. Il cielo è pulitissimo e il vento è assente e anche la temperatura rigida non da fastidio, anzi è quasi piacevole. Ci incamminiamo per la strada sterrata, direzione vecchia miniera, tenendo una discreta andatura, anche per scaldare i muscoli in attesa delle salite che ci aspettano. Mezz’ora di facile cammino in mezzo alla piana praticamente sgombra dalla neve caduta qualche settimana fa, superando le numerose pozzanghere ghiacciate che danno un aspetto caratteristico al paesaggio, ed arriviamo nei pressi della miniera dove troviamo una piacevole sorpresa. Il piccolo laghetto che si forma con l’acqua piovana o con la neve sciolta, ora è talmente carico che ha invaso la strada. Lo aggiriamo facilmente sulla destra e approfittiamo per fare qualche bella foto a questo spettacolo non consueto. Superato il laghetto entriamo nel bosco all’ombra. La differenza di temperatura si fa sentire ma le prime salite ci scaldano e non ci fanno rimpiangere il sole. Il bosco finisce ed entriamo nell’anfiteatro del costone che da il consueto e meraviglioso spettacolo con la sua imponente parete illuminata dai primi raggi di sole e coperta ancora di neve. Percorriamo la piana per pochi minuti per poi deviare a destra e puntare verso la sella del Morretano che raggiungiamo in un’oretta di cammino. E mentre procediamo, mi fermo a fotografare le meraviglie che la natura, il vento e il ghiaccio modellano creando vere e proprie sculture. Siamo alla sella e, velocemente affrontiamo la breve salita che ci porta in cima al Morretano. La poca neve presente non è ghiacciata e la progressione è semplice e sicura. Siamo in vetta e, anche se ormai lo conosciamo a memoria, non possiamo esimerci dal fotografare il bellissimo paesaggio circostante a cui la neve dona un fascino unico ed irripetibile. Veloce discesa e, altrettanto veloce salita e anche la cima successiva è raggiunta e anche qui consueta sosta fotografica prima di ripartire. Nuova facile discesa in direzione del Costone, prossima salita da affrontare. Ci aspetta il versante Nord della cresta, ripido e costellato di rocce. Immaginando cosa ci saremmo trovati ad affrontare, ci fermiamo e prepariamo ramponi e piccozze prima di proseguire. Il pendio da affrontare è sufficientemente ripido e pieno di rocce da essere affrontato con estrema cautela ma la neve è perfetta. Ghiacciata al punto giusto ma non durissima consente una buona presa dei ramponi e ci permette di salire lentamente, con prudenza, ma senza particolari problemi. I soliti giochi artistici degli elementi naturali ci regalano fantastiche ambientazioni per le nostre foto e non ci facciamo pregare. Affrontiamo l’ultimo tratto sempre con attenzione e finalmente arriviamo in cresta. Solita foto di cima sul Costone Occidentale e poi ripartiamo. E come spesso accade da queste parti alcuni grifoni ci allietano con le loro evoluzioni, stavolta passandoci molto vicini e noi ci fermiamo per ammirarle prima di proseguire. In cresta non c’è tantissima neve e quella poca che c’è ha livellato tutte le asperità di questo tratto consentendoci un’andatura veloce e sicura e finalmente, poco dopo le dodici e trenta siamo in cima. Massimo ... ... ed io, in vetta al Costone Solito meraviglioso spettacolo intorno a noi che non manchiamo di fotografare prima di tuffarci nella ripida discesa verso il rifugio Sebastiani, sotto di noi. Il pendio è ghiacciato ma, come per la salita, i ramponi hanno un’ottima presa e, sempre con attenzione, riusciamo a scendere velocemente senza troppi problemi. Al rifugio veniamo accolti da tre ragazzi che ci offrono un buon calice di vino e con l’occasione brindiamo tutti insieme al Natale. Mangiamo qualcosa, scambiamo due chiacchiere e alla fine salutiamo i nostri amici e ripartiamo. Si scende rapidi e veloci sul terreno innevato fino a raggiungere la fonte dove si ricongiungono la strada sterrata e il sentierino provenienti dal rifugio e la pendenza diminuisce fino a spianare. Ci godiamo l’ultima vista del Costone ormai in ombra prima di rientrare nel bosco e raggiungere quindi la miniera. Facciamo le ultime foto al nostro laghetto con il Monte Cefalone che si specchia nelle sue acque prima di affrontare i due chilometri finali di facile e veloce sterrata e raggiungere quindi il parcheggio. Non ci resta che rientrare a Roma e affrontare la faticosa escursione alimentare che ci aspetta ma che dopo questa giornata in montagna potremo affrontare senza problemi. Grazie Massimo, è stato un bel modo di festeggiare il Natale in un ambiente spettacolare e in una giornata perfetta. Ed ora le foto di questa bella giornata. Guarda le foto in formato album Autore: Marco DT Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx . 2019-12-24 Dal Morretano al Costone