2019-07-19 Ascesa al Bivacco A. Bafile

2019-07-19 Ascesa al Bivacco A. Bafile

Localita' di partenza – Piazzale di Campo Imperatore (AQ)

Distanza percorsa – 9.70 Km

Salita accumulata – 810 metri

Durata dell’escursione – 6 ore 20 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Si torna sul Gran Sasso con il Bivacco Bafile come obiettivo: Francesco è nuovo all’esperienza della via ferrata e quella del Bafile, ricostruita da poco è l’ideale. Non difficile, molto panoramica ma soprattutto didattica con tutti i tipi di passaggio.

E allora, si va. Dopo aver lasciato l’auto sul piazzale di Campo Imperatore ci mettiamo in cammino. Superato l’osservatorio astronomico seguiamo il sentiero che conduce al rifugio Duca degli Abruzzi fino al primo bivio dove deviamo a destra per la sella di Monte Aquila.

La giornata è perfetta, soleggiata e non calda. Il sentiero quasi pianeggiante permette di riscaldare adeguatamente i muscoli prima delle salite che seguiranno.

Dopo il primo tratto si scopre di nuovo il massiccio del Gran Sasso, con la sua imponenza e, a destra, a malapena visibile la nostra meta: un puntino rosso sul’immensa parete della montagna, apparentemente irraggiungibile. Qualche foto ricordo prima di ripartire e si va.

Una breve salita e arriviamo alla sella di Monte Aquila. Davanti a noi il consueto spettacolo delle imponenti cime che affiancano il Gran Sasso: Pizzo Cefalone, Intermesoli, Corvo, Monte Aquila.

Noi proseguiamo spediti sul facile sentiero in leggera salita superando il bivio per il Monte Aquila e arrivando così all’inizio della salita verso il Sassone.

Questo è il tratto più faticoso della giornata. Quasi duecento metri di salita su un sentiero di sassi e breccia, in alcuni tratti scivoloso e infido ma lo superiamo senza problemi. Superato il sassone il terreno spiana e in pochi minuti raggiungiamo il bivio fra la Direttissima per la vetta e la via per il Bafile.

Ci fermiamo per indossare l’attrezzatura da ferrata prima di proseguire.

Da qui cominciamo a muoverci su un terreno accidentato che, anche se non difficilissimo, richiede estrema attenzione. Un errore potrebbe costare caro.

Incontriamo presto le corde in acciaio della nuova ferrata e, anche se la progressione è semplice, ci assicuriamo perché è inutile rischiare.

Superato il primo tratto arriviamo alla scaletta metallica: un passaggio semplice ma molto spettacolare, occasione di qualche foto adrenalinica.

La via ferrata procede in traverso prima e in salito poi. Francesco nonostante sia la prima volta si muove agevolmente sulla roccia e supera tutti i passaggi senza problemi.

Usciamo dal tratto in ferrata fino ad arrivare all’attraversamento del ghiaione al di sotto del canale per la vetta Occidentale. La via è ingombrata da nevai residui ma che vengono superati senza problemi.

Superata la sassaiola ritorniamo sulla roccia ma anche qui, grazie alle corde messe dopo i lavori di rifacimento della ferrata si può procedere speditamente e, anche il delicato attraversamento del canalino alla base della via per la Forcella del Calderone viene superato senza problemi grazie alle corde e alle scalette metalliche piazzate due anni fa.

Siamo all’ultima salita, superata anche questa senza problemi e finalmente siamo al Bivacco.

Io e Francesco al Bivacco A. Bafile

Ora possiamo rilassarci e goderci il panorama fra alternanze di nebbia fitta e schiarite soleggiate. Ci attardiamo così davanti al bivacco, fra un brindisi e un riposino.

Sarebbe bello rimanere qui ma tocca ripartire. Il ritorno ovviamente si fa sulla via dell’andata. Scendiamo il primo tratto e, ci ritroviamo ad attraversare il ghiaione prima di incontrare di nuovo la via attrezzata.

Purtroppo il meteo, che fino ad ora ci ha assistito alla grande, cambia e il temporale previsto per il tardo pomeriggio comincia a scaricare un po’ di pioggia prima e una fastidiosa grandinata poi.

Fortunatamente la precipitazione non è violenta ma soprattutto non sembra esserci pericolo di fulmini, cosa che sulla ferrata potrebbe essere rischiosa. Stando attenti a non scivolare sulle rocce bagnate terminiamo velocemente il tratto attrezzato e, col finire della corda finisce anche la pioggia.

Superiamo il bivio per la direttissima e il sassone prima di fermarci per togliere l’attrezzatura ormai inutile, accompagnati da un timido sole mentre il temporale, ormai lontano, si fa sentire mentre scarica acqua sopra la conca Aquilana.

Rapidamente arriviamo alla sella di Monte Aquila e da qui, proseguiamo lungo la cresta invece di scendere, superando la neonominata Cima Confalonieri, ex anticima della Portella, e il rifugio Duca degli Abruzzi, prima di iniziare la veloce discesa fino al piazzale dell’albergo.

Impieghiamo pochi minuti per raggiungere l’auto, appena in tempo prima dell’arrivo di un nuovo temporale, stavolta più violento e insistente: è andata bene.

Ci tocca cambiarci in macchina ma va bene così. Ripartiamo per tornare a casa ma non possiamo esimerci dalla sosta a Fonte Cerreto per il terzo tempo prima di muoverci per Roma.

Grazie e bravo Francesco per la bella escursione.

Ed ora le foto di questa intensa giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2019-07-19 Ascesa al Bivacco A. Bafile