2018-09-15 Monte Vettore e dintorni.

2018-09-15 Monte Vettore e dintorni.

Localita' di partenza – Forca di Presta, Arquata del Tronto (AP)

Distanza percorsa – 17,25 Km

Salita accumulata – 1576 metri

Durata dell’escursione – 7 ore 10 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Sono passati quattro anni dall’ultima escursione fatta sui Sibillini e cinque dalla bella settimana trascorsa ad Ussita sempre per girare quelle bellissime montagne. Poi il dramma: due anni fa un violento terremoto ha devastato quelle bellissime zone e non c’è stata più occasione e forse nemmeno voglia di tornarci.

Alla fine però ci siamo decisi e abbiamo organizzato questa escursione sul Vettore e sulle sue cime vicine.

Arrivando ad Arquata speravamo di essere ormai preparati alla devastazione che avremmo trovato ma non è stato così. La televisione ci avvicina a questi drammi ma frappone uno schermo che non ti fa rendere conto di cosa possa essere un terremoto come quello.

Passare in quelle frazioni invece dove il tempo si è fermato a due anni fa, con le case sventrate, gli armadi aperti con ancora i vestiti appesi e tante altre scene di quotidianità ti fa capire la vera portata di questi eventi. Però chi è sopravvissuto e sta cercando di ricominciare tra le tante cose ha anche bisogno che il turismo montano torni a popolare queste montagne, ora più di prima.

E così, con una tristezza infinita, dopo aver attraversato Arquata e i paesi vicini siamo arrivati a Forca di Presta, punto di partenza di questa escursione.

Dopo questa triste ma doverosa parentesi veniamo al racconto di questa giornata di montagna in compagnia di Daniele. Partenza da Roma molto presto vista la distanza che ci separa dai Sibillini e arrivo a Forca di Presta poco dopo le sette. Giornata climaticamente perfetta con cielo sereno, leggero vento e temperatura fresca ma non troppo. Partiamo sul ripido ma comodo sentiero che porta verso il rifugio Zilioli e il Vettore. La sottostante piana di Castelluccio è immersa in un mare di nebbia che le conferisce l’aspetto di un lago fatato.

Saliamo, nonostante la pendenza, con una buona andatura aiutati da un sentiero comodo e ben tenuto e già dopo pochi minuti ci ritroviamo a maniche corte.

In poco più di un’ora siamo al Vettoretto, mentre il rifugio Zilioli è davanti a noi, sempre più vicino. Un’altra mezz’ora e siamo arrivati. Il Rifugio è ancora in piedi ma è gravemente lesionato e un cartello del CAI ci avverte di non avvicinarci in quanto pericolante. Ci sediamo nei pressi del rifugio per una piccola sosta prima di ripartire. Siamo a 2240 metri e mancano duecento metri alla cima del Vettore.

Ci rimettiamo in marcia sempre su sentiero comodo che consente un’andatura spedita e, dopo due ore esatte dalla partenza arriviamo, a quota 2420, all’inizio della cresta che conduce al Pizzo, o cima di Pretare. Tralasciamo per il momento la cima del Vettore e, puntando a Est iniziamo a scendere per raggiungere, dopo una ventina di minuti questa vetta secondaria.

Foto di rito e tornando sui nostri passi, lungo la bella e aerea cresta del Pizzo, arriviamo alla cima del Monte Vettore, punto più alto dei Sibillini con i suoi 2476 metri. Ma non è finita, anzi.

Pochi minuti di sosta e lasciamo la vetta, direzione Nord per puntare verso il Monte Torrone e il Sass D’Andre, altri obiettivi della giornata. C’è in vetta qualche nuvola bassa ma non da fastidio, anzi rende il paesaggio più suggestivo. Purtroppo da questa cresta non sono visibili i laghi di Pilato. Se ne vede solo una piccola parte. Diverso è dalla cresta parallela che porta al Pizzo del Diavolo … Peccato!

Il sentiero, in discesa, alterna tratti che consentono un passo spedito a tratti più tecnici che ci rallentano un pochettino. Ma procediamo veloci e, in meno di un’ora, raggiungiamo il monte Torrone prima e il Sass d’Andre poi. Piccola sosta e ci prepariamo per la fatica finale. Bisogna risalire di quattrocento metri per tornare sulla cima del Vettore, cima che raggiungiamo poco prima dell’una. Obiettivo raggiunto.

Foto di cima sul monte Vettore

Ci fermiamo in cima per la sosta pranzo e per un doveroso brindisi con liquore allo Zenzero e con Nocino.

Qualche nuvola intanto si addensa sulla vetta e fa un po’ freddo ma niente di preoccupante.

Dopo le rituali foto di cima ripartiamo seguendo il sentiero dell’andata per arrivare infine dopo poco più di un ora a Forca di Presta. Veloce rinfrescata, cambio d’abito e ripartiamo ma prima di riprendere la via Salaria, per Roma, ci fermiamo lungo uno dei paesi terremotati presso un bar situato, lungo la strada (di cui, sfortunatamente ho dimenticato di annotare il nome, visto che ci ha trattati veramente bene) all’interno di un villaggio di casette allestite dopo il terremoto.

Ovviamente non saranno i nostri pochi euro di consumazione a cambiare la vita di questa gente ma per aiutare queste popolazioni bisogna anche tornare a frequentare queste montagne e a consumare presso questi locali. In bocca al lupo a tutti gli abitanti di queste zone e speriamo di tornare presto su queste belle montagne.

Grazie a Daniele per avermi dato la possibilità di tornare su questi bellissimi monti.

Ed ora godiamoci qualche foto della giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2018-09-15 Monte Vettore e dintorni.