2018-06-09 M. Velino dalla cresta Sud (Sent. 5)

2018-06-09 M. Velino dalla cresta Sud (Sent. 5)

Localita' di partenza – Peschio Rovicino, Forme (AQ)

Distanza percorsa – 14,00 Km

Salita accumulata – 1520 metri

Durata dell’escursione – 7 ore 45 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Fra gli escursionisti molti hanno la propria montagna: la mia, col tempo, ho scoperto essere il Velino, con le sue numerose, belle e impegnative vie di salita. Per questo mi fa sempre piacere tornarci anche se sono quasi una ventina le volte che ci sono stato. E questa escursione voleva essere un omaggio a chi non aveva mai percorso il sentiero 5 che sale sulla cresta Sud.

Dopo il solito giro di messaggi alla fine da Roma partiono con me Cristina (al suo primo Velino), Agostino e Daniele, alla prima esperienza su questo sentiero e soprattutto al loro “primo Velino” insieme.

Raggiungiamo abbastanza presto la località di Peschio Rovicino, nei pressi di Forme, frazione di Massa d’Albe e dopo la vestizione iniziamo a camminare lungo la via sterrata che porta al rifugio di Casale Da Monte prima e a Fonte Canale poi. La strada procede in leggerissima pendenza consentendo un adeguato riscaldamento prima della dura salita che dovremo affrontare.

Nonostante il cielo grigio e le nuvole basse la temperatura è gradevole se non alta e dopo pochi passi ci alleggeriamo nel vestiario.

Fra una foto ai bellissimi fiori ancora bagnati dalla pioggia notturna o alle numerose mucche presenti nei prati arriviamo velocemente a Fonte Canale. Piccolissima salita e siamo sulla stradina che conduce a Colle Pelato. Mentre camminiamo veniamo avvicinati da un gruppetto di cani da caccia evidentemente in addestramento che si avvicinano per vedere se eravamo delle prede da stanare ma dopo qualche timido tentativo decidono che non eravamo quello che cercavano e se ne vanno.

Intanto il cielo si è scoperto e un caldo sole ci scalda illudendoci che quella sarebbe stata una calda giornata di montagna. Arriviamo così a Colle Pelato dove il sentiero entra nella Pineta e si inizia a salire in maniera più decisa. Raggiungiamo il bivio fra i sentieri cinque e sei e ci fermiamo per la prima sosta: acqua, frutta e qualche pezzettino di frutta secca prima di ripartire. Seguendo le chiare indicazioni giriamo a sinistra del ripido canalone che abbiamo davanti per un sentierino in piano ma che lasciamo dopo pochi metri in corrispondenza di un canalino ghiaioso. Qui le indicazioni sono sparite a causa di una grossa valanga precipitata quest’inverno ma i segni sulla roccia comunque aiutano. Il primo tratto è su uno scomodo pietraio fino ad arrivare a superare un piccolo passaggio di I grado ma veramente molto breve, dopo il quale il sentiero devia sulla sinistra e esce dal canalino dove era iniziato. Si inizia a salire su terreno ripido ma la via con numerosi zig zag allevia le fatiche della pendenza. La temperatura si mantiene gradevole e il cielo sereno. Solo qualche colpo di vento si fa sentire quando il sentiero si sposta sul lato sinistro (Ovest) della cresta. Ed è così che saliamo senza problemi fra chiacchiere, risate e fotografie.

E intanto raggiungiamo i duemila metri e ci fermiamo per una seconda sosta. Si riparte: il sentiero si fa più tecnico ma mai complicato. Bello divertente e spettacolare ma semplice, niente a che fare con il “canalino” del sentiero sei.

E siamo così alla cresta finale. Mancano solo duecento metri alla cima e sembra fatta ma purtroppo la nostra esposizione al vento diventa insopportabile. Forti e gelide raffiche di vento, nuvole basse, ci costringono a coprirci manco fossimo a Gennaio. Si sale a fatica sia per la stanchezza accumulata sia per il freddo stringendo i denti e sopportando il tutto ma alla fine siamo in vetta, dopo poco più di quattro ore di salita.

Nonostante il forte vento, il Velino è raggiunto

Una volta in cima il nostro unico pensiero è cercare un riparo che ci dia la possibilità di riposare qualche minuto. Ci godiamo poco il momento e a malapena riusciamo a fare una foto di gruppo sulla croce prima di ripartire e cercare, più in basso, un posto dove fermarci a mangiare. La discesa della cima del Velino è accompagnata dal malefico vento che ci ha accompagnati fino ad ora ma fortunatamente una volta superato il bivio per la capanna di Sevice scendiamo di qualche metro e il vento sparisce. Decidiamo di fermarci lungo il sentiero per riposarci e mangiare visto che si è fatta l’una. Fa freddo e anche io, di solito restio a vestire pesante cedo al giubbino tecnico. Siamo comunque felici per la vetta raggiunta e non può mancare il solito brindisi riscaldante a base di Genziana.

Dopo la sosta ripartiamo in direzione del Cafornia che raggiungiamo rapidamente. Immancabili foto di gruppo prima di affrontare la ripida e fastidiosa discesa del sentiero 7° ma che viene superata senza problemi. Poco prima del bivio col sentiero 7 ci fermiamo per l’ultima sosta. Ormai il vento è solo un ricordo e le temperature sono di nuovo quasi estive.

Ci godiamo questi minuti di riposo prima di affrontare l’ultima e impegnativa discesa che, tralasciando il sentiero per Fonte Canale ci porta direttamente fra sassi, erba, sfasciumi e tracce di sentieri abbandonati fino alla sterrata iniziale, non lontani dal rifugio e poi, dopo pochi minuti a Peschio Rovicino e alla macchina.

Stanche ma soddisfatti ci cambiamo prima di dirigerci da BiBo a Magliano per un meritato e rinfrescante gelato.

Grazie a Cristina, Daniele e Agostino per aver affrontato con successo questa impegnativa scalata, sopportando condizioni meteo decisamente fastidiose.

Ed ora godiamoci qualche foto della giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2018-06-09 M. Velino dalla cresta Sud (Sent. 5)