2018-03-24 Cresta di Iaccio dei Montoni e Murolungo.

2018-03-24 Cresta di Iaccio dei M. e Murolungo

Localita' di partenza – Borgo di Cartore, Borgorose (RI)

Distanza percorsa – 13,00 Km

Salita accumulata – 1320 metri

Durata dell’escursione – 10 ore

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Sono passati poco più di due mesi e sono tornato di nuovo a percorrere questa bella via di salita allo Iaccio dei Montoni e al Murolungo, sui monti della Duchessa, stavolta per farla conoscere a Olga, Agostino e Massimo, i quali hanno subito accolto favorevolmente la proposta.

Partiti da Roma poco dopo le sette, siamo arrivati a Cartore in una bella mattinata di sole perfetta per l’inizio della primavera, nonostante la tanta neve che abbiamo visto percorrendo l’autostrada.

Solita preparazione e partenza poco prima delle otto e mezzo. Salutati gli immancabili Guardaparco all’inizio della strada per la valle di Cesa percorriamo il primo tratto della via prima di lasciarla per la sterrata che inizia alla nostra destra e che ci porterà all’inizio della salita. La temperatura è bassa ma piacevole e soprattutto senza vento e, camminando sembra quasi di avere caldo.

Percorriamo la stradina sterrata fino al punto in cui inizia a scendere verso Bocca di Teve, iniziando a salire più o meno dritti all’interno del bosco, alla nostra sinistra fino a incontrare dopo un centinaio di metri di salita il sentiero, anch’esso proveniente da Bocca di Teve.

A circa 1300 metri di quota iniziamo a trovare la neve. Non ghiacciata come speravamo ma per ora non eccessivamente alta.

Si cammina all’interno di un bosco dove gli alberi ancora sono carichi della neve caduta durante la metà della settimana, sempre più alta che un poco ci rallenta ma mai veramente fastidiosa. Ai 1600 metri circa usciamo in una bella radura coperta da un candido manto di neve immacolata.

L’attraversiamo prima di infilarci nell’ultimo tratto all’interno del bosco prima di raggiungere la cresta, dopo altri centocinquanta metri di salita.

Raggiunta la cresta si apre davanti ai nostri occhi il solito ma mai noioso spettacolo della Valle di Teve e delle montagne del Velino, stavolta bianchissime di neve fresca. E’ una vista mozzafiato che già ci ripaga della fatica affrontata e soprattutto ancora da affrontare.

E così affrontiamo il tratto finale su questa bella cresta sempre rallentati dalla neve alta in alcuni tratti ma mai ghiacciata. Il cielo intanto comincia a coprirsi ma in maniera non minacciosa. Sono quasi le due quando arriviamo alla fine della nostra cresta, in cima allo Iaccio dei Montoni dove ci fermiamo pochi minuti, appena il tempo di fare la foto di cima: comincia infatti ad esserci un fastidioso e freddo venticello. Una volta scesi alla sella che separa lo Iaccio dal Murolungo il vento cessa e ci fermiamo per mangiare prima di affrontare la salita finale ai 2184 di quota.

La croce è parzialmente coperta dalla solita scultura di ghiaccio. Ci fermiamo qualche minuto per le foto ricordo prima di ripartire ma non prima di aver indossato i ramponi visto che sulla discesa in cresta qualche lastra di neve ghiacciata c’era.

Immancabile "selfie" sul Murolungo

Scendiamo seguendo la cresta (ma a debita distanza dal bordo in quanto i balconi di neve sono molto pronunciati) fino a quota 2040 circa, dove, seguendo la traccia dell’escursione fatta il sei Gennaio, troviamo il punto dove scendere. La luce diffusa dovuta alle nuvole intanto ha azzerato completamente il contrasto e dall’alto non si capisce la situazione della neve nel punto in cui ho deciso di scendere. Non si capisce se ci sono balconi di neve o no ma sapendo che sotto non ci sono ne rocce ne altri pericoli inizio ad avvicinarmi piano piano al bordo fino a trovare il punto in cui cede sprofondando nella neve ma non di tantissimo e trovandomi all’inizio della discesa.

Sotto al bordo la visibilità cambia e riesco così a guidare i miei amici per una discesa in tutta sicurezza sulla neve comunque morbida.

Arrivati alla fine, come la volta scorsa evitiamo Valle Fredda ma scendiamo per il ripido pendio appena sotto la parete Nord del Murolungo. Anche qui visibilità piatta a causa della luce diffusa ma neve soffice e conoscenza della discesa fanno si che si venga giù senza problemi anzi divertendosi.

In breve raggiungiamo il fondo valle e il sentiero proveniente dal lago fino ad arrivare alle caparnie dove facciamo l’ultima sosta.

Da qui ormai è solo una formalità con la discesa per il Vallone del Cieco e la Valle di Fua aiutati fino a un certo punto dalle tracce di altri camminatori e dalla neve fresca per arrivare così alla macchina dopo quasi dieci ore di divertente cammino.

Grazie a Agostino, Massimo e Olga per la bella giornata trascorsa insieme in montagna.

Ed ora godiamoci qualche foto della giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

2018-03-24 Cresta di Iaccio dei M. e Murolungo