2018-03-10 La cresta del Morretano. 2018-03-10 La cresta del Morretano Localita' di partenza – Parcheggio di Prato Agapito, Campo Felice (AQ) Distanza percorsa – 13,1 Km Salita accumulata – 680 metri Durata dell’escursione – 6 ore 45 minuti Mappa dell'escursione Profilo altimetrico dell'escursione Vista 3D dell'escursione Dopo due giorni dalla bella uscita sul Puzzillo sono tornato sulle montagne della valle del Morretano stavolta in compagnia di Cristina e di Daniele. Quando ci siamo sentiti per organizzare una passeggiata le previsioni meteo non erano eccellenti quindi per evitare un’escursione rovinata dal maltempo oltre a un lungo viaggio in auto abbiamo optato per tornare di nuovo in zona Campo Felice almeno avremmo ridotto la durata del viaggio. Inoltre l’abbondante nevicata di Mercoledì e il fatto di aver visto le condizioni della valle dopo il passaggio di un gran numero di camminatori mi ha fatto scegliere un percorso già battuto per non dover essere costretti a faticose marce nella neve alta. Eccoci quindi al solito appuntamento alle sette a Roma per dirigerci verso il parcheggio di Prato Agapito, nei pressi del valico di Chiesole, vicino a Campo Felice a meno di un ora di strada da Roma. Parcheggiata l’auto nel poco spazio lasciato pulito dalla neve ci prepariamo. Valutata la consistenza della pista battuta decidiamo per lasciare in auto le ingombranti e fastidiose ciaspole e ci incamminiamo sulla stradina inizialmente in discesa che scende verso Prato Agapito per poi proseguire verso Prato del Ceraso. A circa un km dalla partenza lasciamo la strada e, girando a sinistra seguiamo il sentiero che sale fino al Passo del Morretano, segnalato a circa due ore di cammino. Siamo all’interno del bosco e il paesaggio è molto diverso da quello trovato due giorni prima: la neve è quasi del tutto scomparsa dagli alberi e la pista battuta offre un comodo binario su cui camminare senza affondare. Basta però allontanarsi da essa che si sprofonda inesorabilmente. Se non ci fosse stata le ciaspole sarebbero state inevitabili. Le temperature però sono relativamente alte e anche la pista battuta comincia a cedere ma fortunatamente solo in alcuni punti. Al ritorno forse avremo qualche problema ma ci penseremo quando sarà il momento. Camminiamo allegramente nel bosco riempiendo le capaci memorie delle nostre fotocamere. La temperatura intanto si fa sentire e rende piacevole camminare a maniche corte. E intanto qualche deviazione dalla traccia battuta ci fa capire quanta neve c’è e quanta fatica si farebbe a camminarci sopra. Alla fine usciamo dal bosco e cominciamo a vedere in lontananza il Passo e la Cima del Morretano. La traccia battuta si fa meno evidente (ci sono solo le impronte lasciate da me e da Francesco due giorni prima) e si comincia ad affondare. Alternandoci alla testa però riusciamo a distribuire le fatiche dell’avanzata, consentendo a chi sta dietro di riposarsi un po’. Camminiamo con le pareti del Cornacchia e del Puzzillo alla nostra sinistra e con la Torricella e il Morretano alla nostra destra, con le imponenti cornici di neve e con le testimonianze dei loro crolli sulle pareti sottostanti. Arriviamo così al Passo del Morretano accolti da un fastidioso vento che ci costringe ad appesantire di nuovo l’abbigliamento. A causa di qualche tratto con neve compatta e quasi ghiacciata decidiamo di non rischiare e indossiamo i ramponi e affrontiamo i centocinquanta metri di ripida salita fino alla cima. L’ascesa si rivela divertente e non pericolosa e anche Cristina, alla prima esperienza con i denti dei ramponi se la cava bene. Arriviamo finalmente in cima al Morretano. Foto di cima sul Morretano Sulla vetta il vento si rivela decisamente fastidioso. Faticosamente riusciamo a fare qualche foto prima di ripartire decisi a ridiscendere dalla via di salita per sfuggire alle forti raffiche anche perché oltre al vento è arrivata anche la nebbia che ci impedisce di godere del panorama circostante. Arrivati all’inizio della discesa, qualche metro sotto la vetta però il vento cala leggermente e la nebbia comincia ad alzarsi. Ci consultiamo e decidiamo di provarci proseguendo così lungo la cresta fino al Torricella. C’è vento ma è sopportabile anche perché la vista intorno a noi è spettacolare. Arrivati sulla vetta del Torricella ci fermiamo qualche metro sotto per ripararci dal vento e consumiamo il meritato pranzo, alla fine del quale per affrontare meglio la discesa gustiamo un’ottima Genziana. Si riparte su una comoda via piena di neve, a volte anche ripida dove vengono messe in pratica le avanzate tecniche di discesa per arrivare alla fine sani e salvi di nuovo nella valle, proprio all’inizio del bosco. Togliamo gli ormai inutili ramponi prima di affrontare l’ultimo tratto all’interno del bosco dove fortunatamente la neve battuta continua a tenere consentendoci di arrivare tranquillamente al parcheggio. Grazie a Daniele e a Cristina per la bella giornata trascorsa insieme in montagna. Ed ora godiamoci qualche foto della giornata. Guarda le foto in formato album Autore: Marco DT Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx . 2018-03-10 La cresta del Morretano