2016-11-12 P. Trento e P. trieste dai piani di Pezza

2016-11-12 P. Trento e P. trieste dai piani di Pezza

Localita' di partenza – Piani di Pezza, Rocca di Mezzo (AQ)

Distanza percorsa – 11,70 Km

Salita accumulata – 920 metri

Durata dell’escursione – 6 ore 41 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Foto e descrizione dell’escursione

Prima escursione con caratteristiche invernali, con neve presente per tutto il percorso. All'appello risultano presenti le inossidabili Alba e Olga, Marco, Claudio Massimo ed io.

In settimana, dopo aver consultato i soliti centocinquanta bollettini meteo, fiduciosi, ci accordiamo per questo giro relativamente tranquillo, confortati dal fatto che alcune immagini trovate in rete mostravano le cime della zona appena imbiancate da qualche centimetro di neve. Era previsto solo un po' di vento in quota ...

Partiamo da Roma alla solita ora per raggiungere Campo Felice, dove troviamo la prima sorpresa: a pochi km dal valico di Chiesola la strada è ricoperta da un insidioso strato di neve ghiacciata, lasciato dalla nevicata della notte appena trascorsa. Si procede a passo d'uomo anche percè le gomme invernali ancora riposano in garage in attesa di essere montate. E come se la neve non fosse già abbastanza fastidiosa, alcune pacifiche mucche ci costringono a dei rischiosi slalom sul ghiaccio.

Pian pianino raggiungiamo gli impiandi di sci e imbocchiamo il tunnel che ci porterà sull'altipiano delle Rocche. Qui fortunatamente la neve è assente e possiamo tornare a guidare più rilassati. Sosta al bar di Rocca di Mezzo per la immancabile colazione e via verso i piani di Pezza. Superato il Rifugio del Lupo, inizia anche per le nostre auto l'escursione, sulla strada sterrata che, soprattutto all'inizio, comincia a mostrare segni di cedimento a causa delle piogge. Alla fine raggiungiamo la fine della strada e ci prepariamo per la partenza, sotto una bella nevicata... ovviamente non prevista dal meteo.

Che fare? Ma si, partiamo, sperando solo che smetta presto. Raggiungiamo il bosco ed iniziamo la salita. Riparati dal vento e con la neve che finalmente smette di cadere ci possiamo anche togliere qualche indumento e godere della bellezza del paesaggio candido e immacolato. Rinfrancati dal miglioramento del tempo raggiungiamo il bivio che a destra conduce al rifugio Sebastiani. Una breve sosta con ciambellone e caffè offerti da Claudio e ripartiamo verso Colle dell'Orso. Si alternano momenti di sereno e di nuvole basse, vento e calma.

Lo strato di neve si fa sempre più consistente ma fortunatamente non ostacola più di tanto la salita, che a parte brevi tratti, non è eccessivamente ripida.

Finalmente raggiungiamo la cresta e il sentiero che proviene dal Costone. Il vento si fa sentire violento e, dove si è costretti a camminare senza riparo, i suoi effetti si fanno sentire. Varie estremità del corpo, a turno, urlano pietà. Per fortuna che il cielo si è aperto e un timido sole ci regala qualche sparuta caloria. Raggiungiamo Punta Trento, prima cima della giornata. Il paesaggio è stupendo e ci ripaga delle sofferenze inflitte dal forte vento. Foto di cima e piccolo ristoro prima di ripartire.

Punta Trento - Foto di cima

Ripartiamo con il solito alternarsi di tratti riparati, dove il sole ci scalda un poco a tratti esposti al vento che ci asciugano le calorie precedentemente accumulate. Iniziamo la salita verso Punta Trieste, sul lato riparato. Sole e salita sono i benvenuti e ci riscaldano piacevolmente. Alla fine siamo in cima. Anche quì foto a iosa con il Velino che ogni tanto si concede ai nostri obiettivi. Ci spostiamo di qualche metro fino a trovare un punto riparato per consumare il pranzo. Senza vento si sta divinamente e con il panorama che abbiamo intorno non vorremmo più ripartire.

Alla fine ci muoviamo e, nel percorrere la cresta che porta verso Capo di Pezza, scopriamo che quello che avevamo dovuto subire fino ad ora era solo un leggero venticello quasi innocuo. Siamo sottoposti ad un trattamento di sabbiatura dal vento che quì è fortissimo e dal ghiaccio che ci viene letteralmente sparato addosso. Appena il pendio lo consente lasciamo la cresta e ci precipitiamo verso valle, puntando a Nord, con la costa della Tavola alla nostra destra, seguendo una traccia di un percorso fatto qualche anno prima. Dopo il primo tratto di discesa il vento finalmente ci abbandona e ci consente di goderci la bella e divertente discesa sul pendio innevato.

La neve è abbastanza alta e soffice e ci consente una discesa veloce e sicura, nonostante la pendenza a volte impressionante. Rapidamente raggiungiamo il bosco. Ancora qualche pezzo che necessita attenzione, sempre aiutati dal morbido strato di neve e rapidamente raggiungiamo la valle sottostante.

E' fatta. Ora non resta che raggiungere Rocca di Mezzo, dove ci aspetta un meritato ristoro a base di pizza e di una birretta, prima di tornare a Roma. Per strada un ultimo saluto ce lo da un innevato Velino, illuminato a giorno da una bellissima luna appena sorta.

E per finire, complimenti a tutti i partecipanti a questa escursione che, a dispetto dei numeri, non è stata affatto banale, a causa del vento gelido che ci ha accompagnato in cresta.

Ed ora, in attesa della prossima escursione, godiamoci qualche foto della giornata.

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx .

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