2014-10-08 Pizzo di Camarda

2014-10-08 Pizzo di Camarda

Località di partenza – Piazzale albergo di Campo Imperatore (AQ) (2140 metri)

Distanza percorsa – 18,14 Km

Salita accumulata – 1302 metri

Durata dell’escursione – 8 ore e 47 minuti

Cime raggiunte – Pizzo Cefalone (2533 m.), Cima Giovanni Paolo II (2425 m.), Le Malecoste (2444 m.) e Pizzo di Camarda (2332 m.),

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Foto e descrizione dell’escursione

Ancora una volta gli instancabili cacciatori di cime Agostino e Daniele mi hanno chiamato a partecipare ad una bella escursione e stavolta si e' scelta una cresta bella e impegnativa: la cresta delle Malecoste che, da Campo Imperatore ci ha portati fino al Pizzo di Camarda. Anche se i numeri di questo percorso non sono di quelli spaccagambe (anche perche' eravamo reduci dalla faticosa ascesa del Pizzone) non e' assolutamente un percorso da prendere alla leggera.

L'inizio e' decisamente tranquillo: Lasciato il piazzale dell'albergo di Campo Imperatore, si prende a sinistra sul sentiero numero 1 (sulle vecchie carte) e si cammina in leggera salita fino a raggiungere dopo una cinquantina di minuti di cammino quota 2130, in corrispondenza di una selletta. Qui, lasciamo il sentiero che continua a sinistra della cresta e saliamo ripidi per una sessantina di metri lungo la cresta a raggiungere una cimetta senza nome dominata da Pizzo Cefalone. Attorno a noi, a 360 gradi, i nomi sacri del massiccio, cosi vicini da poterli toccare: Corno Grande, Corno Piccolo, Intermesoli e Corvo.

Qualche foto ricordo e via, in discesa fino a raggiungere i piedi di Pizzo Cefalone. Si continua ancora in leggera salita fino ad arrivare all'ingresso del canalino dove la via si alza brutalmente per puntare verso la cima. Nonostante la pendenza, dei comodi tornanti aiutano la progressione fino ad arrivare a 2490 metri dove a sinistra si va per le Malecoste. Proseguiamo in facile arrampicata verso la vetta del Cefalone che viene raggiunta alle 9:40. Le due croci di cima, trovate abbattute lo scorso anno sono state sostituite da due nuove anche troppo vistose. Forse una sarebbe stata piu' che sufficente ...

Torniamo sui nostri passi e giriamo a destra verso la cresta. Questo e' di tutto il percorso il tratto piu' delicato. La cresta e' stretta, la via non e' molto evidente e solo alcuni segni azzurri (quasi invisibili) tracciano il sentiero da seguire. Inoltre le rocce sono ancora molto bagnate dell'umidita' notturna e quindi scivolose. Ogni passo viene misurato con prudenza ma alla fine raggiungiamo la cima del Gendarme, intitolata a Giovanni Paolo II con il caratteristico passaggio nel buco in stile Danesi (volendo il cocuzzolo finale puo' essere facilmente aggirato a sinistra e risalito da dietro ma vuoi mettere il divertimento).

Dopo le foto si prosegue e qui il paesaggio cambia drasticamente. La cresta diventa larga e comoda e invita ad accelerare il passo. Raggiungiamo la cima delle Malecoste, poi una successiva vetta senza nome e quindi, dopo una lunga e ripida discesa eccoci alla salita finale verso il Pizzo di Camarda, a 2332 metri. Arriviamo che sono le 12:40 e ci fermiamo a consumare il pranzo, in compagnia di una vista spettacolare sulle vette del Gran Sasso.

Dopo la dovuta pausa ci prepariamo a tornare sui nostri passi stavolta seguendo il sentiero che aggira alcune delle cime percorse all'andata e risparmiandoci quindi qualche metro di salita. Dal Gendarme a sentiero di Pizzo Cefalone, solita attenzione ma stavolta le rocce sono calde e asciutte e offrono una presa solida e sicura per gli scarponi. Scendiamo dal Cefalone e raggiungiamo il sentiero. Da qui, sara' fino al parcheggio una comoda passeggiata in leggera discesa su terreno comodo e riposante.

Grazie ad Agostino e Daniele per la bella compagnia

Ed ora, la parola alle foto ...

Guarda le foto in formato album

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx

2014-10-08 Pizzo di Camarda