24 Maggio 2013 Monte Pescofalcone 24 Maggio 2013 Monte Pescofalcone Località di partenza – Guado S. Antonio (Caramanico Terme, PE) (1222 metri) Distanza percorsa – 13,09 Km Salita accumulata – 1560 metri Durata dell’escursione – 5 ore 25 minuti Cime raggiunte – Monte Rapina (2037 m.) e monte Pescofalcone (2667 m.) Mappa dell'escursione Profilo altimetrico dell'escursione Vista 3D dell'escursione Foto e descrizione dell’escursione Quando si dice cotta e mangiata ... Sabato 25 Maggio era in programma un'escursione con ZainInSpalla ma, a causa delle previsioni meteo non buone il giovedì arriva un SMS con l'annullamento dell'escursione e allora, visto che invece il venerdì il tempo ancora doveva essere buono in pochi istanti decido di tirar fuori dall'archivio degli itinerari da fare qualche cosa in Maiella e mi organizzo. Eccomi quindi venerdi, molto presto, in partenza per l'Abruzzo, direzione Caramanico Terme, in provincia di Pescara. Raggiunto il paese seguo le indicazioni per San Nicolao e dopo qualche chilometro, sulla sinistra, un bivio con un cartello che indica la strada per Guado S. Antonio. La strada è strettissima, appena un automobile, ma fortunatamente asfaltata e, senza troppe buche. Pochi minuti e raggiungo la fine in località Guado S. Antonio dove parcheggio e mi preparo. Se si continua lungo la stradina, dopo la sbarra che blocca le auto, si arriva nella bellissima valle dell'Orfento. Io, invece, devo prendere la stradina in salita alla mia destra che sale parallela alla parte finale della strada asfaltata. Purtroppo, mentre mi preparo, capisco subito che il tempo è si, abbastanza bello e soleggiato ma il vento è veramente forte. E il problema è che in cresta sarà sicuramente peggio ma del resto, una volta arrivati fin qui non si può non tentare per cui finito di indossare gli scarponi, parto. La stradina termina presto e, un vistoso cippo, in corrispondenza di un fontanile, ci indica il sentiero che va a destra. Il cammino è ripido ma non in maniera eccessiva. Si cammina su un sentiero ben evidente e segnato in mezzo al verde del Prato Della Corte. Alla nostra destra, sovrastato da qualche nuvolone, il Morrone di Pacentro. Dopo il rifugio non trovo immediatamente i segni del sentiero (che, scopro al ritorno, passa a sinistra dekl rifugio, mantenendosi a mezza costa in leggera salita per poi salire ai margini del bosco) per cui affronto il pendio seguendo la massima pendenza sul parto, senza troppe difficoltà se non un poco di fatica dovuta al tratto ripido. Salgo deciso, accompagnato da un tiepido sole e da un fastidioso vento a raffiche. Arrivato ai 1900 metri, ritrovo il sentiero abbandonato al rifugio e, in corrispondenza di un piccolo altipiano, comincio ad intravedere l'aerea cresta del Pescofalcone. Dalla fine della salita è bello vedere il contrasto della cimetta erbosa del Monte Rapina con l'arida cresta sassosa del Pescofalcone, subito dietro. Superato il pianoro erboso, la salita al cocuzzolo del Monte Rapina è solo una formalità. In pochi minuti sono sul cippo di vetta e scatta immancabile la foto ricordo di questa cimetta. Vorrei fermarmi ma in cresta sono troppo esposto al vento per cui torno indietro fino al precedente ometto e giro a destra, tenendomi sulla sinistra della cresta, seguendo le preziose indicazioni di G. Albrizio e, all'improvviso, davanti a me, l'apparentemente impenetrabile barriera di pini mughi si apre e compaiono dei segni di sentiero. In mezzo ai pini, fortunatamente, sono ben riparato dal vento quindi ne approfitto per una piccola sosta ristoratrice. Una barretta, un poco di frutta e riparto. Il sentiero, a tratti in mezzo ai pini, a tratti sulla neve, è sempre ben evidente e, a parte la salita, si procede senza difficoltà. Siamo a quota 2300 metri e sono le dieci del mattino. La neve non è più di colore sporco ma diventa bianca candida. Questa è neve fresca, caduta nei giorni scorsi. Il sentiero lascia il centro della cresta e prosegue sulla destra di quest'ultima. La pendenza diventa più gradevole. Ormai manca solo da salire gli ultimi trecento metri. Sono soddisfatto anche perchè arriverò presto sul Pescofalcone e l'intenzione è quella di proseguire fino al Monte Rotondo (dopo i Tre Portoni). Siamo ai 2500 metri. Ormai manca veramente poco al Pescofalcone. Siamo ai 2500 metri ma oltre al vento che è aumentato di intensità e diminuito in temperatura arriva un altro ospite poco gradito: la nebbia. Sono vicino alla vetta e la visibilità diventa sempre più scarsa. La cresta si allarga e sul pianoro sommitale del Pescofalcone devo ricorrere totalmente all'aiuto del GPS. Quasi non vedo la croce presente sull'anticima. Alle 11:00 guidato solo dal GPS raggiungo il cippo di cima: che differenza con la foto scattata qui, solo un mese prima, dove un bellissimo cielo azzurro ci faceva compagnia. A fatica riesco a posizionare la fotocamera per l'autoscatto (il vento voleva rubarmela ...) Sono appena le undici, che fare? L'intenzione era di proseguire ma una vocina mi dice che visto che la visibilità è quasi nulla e che il Rotondo rimarrà li, almeno per qualche altro annetto, forse e meglio girare i tacchi e tornare indietro e io, che sono prudente, ascolto senza esitare la vocina Inizio la discesa ed è cosi che il vento che prima si faceva sentire soprattutto dietro, mi investe in tutta la sua violenza ed il suo gelo: i primi cento metri di discesa sono un freddo calvario ma poi, man mano che perdo quota, la situazione migliora. Comincio a rivedere i pini mughi che mi offrono un provvidenziale riparo e ne approfitto per una seconda sosta mangereccia. Ormai sono arrivato ai 2000 metri del monte Rapina e il vento, che sembra aumentato di intensità è si, un enorme fastidio, ma ormai non ho più il freddo che ho patito su, in cima. Affronto il resto della discesa accompagnato anche da un tiepido sole che in parte mitiga il fastidio del vento. E alle 13:00, dopo una veloce discesa, raggiungo finalmente l'auto al parcheggio. Un poco deluso per non aver potuto completare l'escursione ma alla fine soddisfatto per aver comunque effettuato una bella e veloce ascesa al Pescofalcone, in condizioni abbastanza sfavorevoli. Ormai non resta che ripartire e preparare, tempo permettendo, la prossima uscita. Buona visione con le foto di questa giornata. Guarda le foto in formato album Autore: Marco DT Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx 2013-05-24 Pescofalcone