6 Giu 2013 - Dal Costone al Morrone 6 Giu 2013 - Dal Costone al Morrone Località di partenza – Cartore, (Corvaro, RI) (944 metri) Distanza percorsa – 20,80 Km Salita accumulata – 1690 metri Durata dell’escursione – 9 ore 25 minuti Cime raggiunte – Costone Occidentale (2239 m.), Punta dell'Uccettu (2014 m.) Cima ZIS (2143 m.) e Monte Morrone (2149 m.) Mappa dell'escursione Profilo altimetrico dell'escursione Vista 3D dell'escursione Foto e descrizione dell’escursione Questa escursione è nata da una proposta fatta da Agostino per andare sul Morrone e sull'Uccetto, passando per Cima ZIS con partenza da cartore e salita per la classica valle di Fua. Accolgo favorevolmente la proposta ma siccome le cose facili a me non piacciono e inoltre c'era la voglia di fare qualche cosa di diverso approfitto per elaborare un percorso diverso che, pur toccando cime già fatte diverse volte, mi ha portato a fare sentieri nuovi sia in salita che in discesa. Dopo essermi informato sulla percorribilità della valle di Teve ho disegnato questo bell'anello e l'ho proposto ad Agostino e a Marco (the President) che hanno accettato e quindi, eccoci quà. La Partenza da Roma avviene poco prima delle sette edopo meno di un'ora di auto raggiungiamo Cartore, dove parcheggiamo. Da Cartore ci dirigiamo verso Bocca di Teve, dopo aver attraversato l'abitato, che raggiungiamo dopo pochi minuti di cammino lungo una facile sterrata pianeggiante, di poco più di un chilometro di lunghezza. Arrivati all'ingresso della valle di Teve, chiuso da una sbarra per impedire l'accesso ai mezzi motorizzati, un cartello ci avvisa che la valle NON è percorribile da Febbraio a metà Maggio. Superiamo la sbarra e iniziamo la salita. La pendenza è piacevole: mai eccessiva permette di compensare il drastico abbassamento di temperatura che c'è nella valle totalmente in ombra. Ai nostri lati due enormi pareti di roccia, appena visibili fra il fitto fogliame degli alberi, ci sovrastano imponenti. Sono i contrafforti del Rozza - Sevice, a destra e del Murolungo, a sinistra. L'accesso della valle si trova a circa 990 metri di quota e noi, in poco più di 5 chilometri si raggiungono i 1625 metri di quota, arrivando al bivio per il Malopasso, in località Iaccio dell'Agnello. Durante tutto questo percorso ci sono solo un paio di punti in cui la vegetazione dirada e permette di godere dell'imponenza delle pareti circostanti mentre per quasi tutto il percorso si sale all'interno di una fitta galleria verde. Impieghiamo circa due ore per arrivare allo Iaccio dell'Agnello. Lasciamo il sentiero 2, che conduce alla fine della valle e giriamo a sinistra, per salire al Malopasso. La pendenza diventa più impegnativa ma la salita è breve e raggiungiamo rapidamente il Malopasso. Intanto la vegetazione si fa sempre più rada e la vista verso la valle appena percorsa diventa spettacolare e non possiamo fare a meno di fermarci a contemplarla. Arrivati al Malopasso, a quota 1780 metri circa, facciamo un piccolo consulto: il sentiero prosegue verso Nord e, in circa due chilometri arriva alla Selletta Solagne a circa 1960 metri, per poi girare a destra e raggiungere la vetta occidentale del Costone, per una lunghezza di circa tre chilometri. In effetti la vetta è alla nostra destra a circa un chilometro di distanza in linea d'aria e la pendenza del versante da risalire non sembra proibitiva per cui, di comune accordo, si decide di puntare più o meno dritti in direzione della cima, salendo in leggera diagonale rispetto alla massima pendenza, sempre con un occhio alla posizione finale, indicata dal Waypoint sul GPS. Ed è cosi, che dritti per dritti, alle 12:00 circa raggiungiamo i 2239 metri della vetta Occidentale del Costone, punto più alto della giornata. Sosta breve, foto di cima e si riparte verso la punta dell'Uccettu. Da qui non facciamo altro che seguire la cresta in direzione Nord - Ovest. Da qui non facciamo altro che seguire la cresta in direzione Nord - Ovest. Raggiungiamo la Selletta Solagne e da li iniziamo la facile salita fino a Punta dell'Uccettu che raggiungiamo alle 13:20. Anche qui breve sosta e foto di cima prima di proseguire. Scendiamo fino alla sella successiva, il Vado dell'Asina, a circa 1930 metri e da li sempre di cresta iniziamo la salita di circa 200 metri che ci portera sulla nostra cima, la cima ZIS. Arriviamo in vetta alle 14:40 circa e ci fermiamo per il solito rituale di foto e riposo, con l'aggiunta di un brindisi a base di liquore di genziana, per omaggiare ZainInSpalla e l'omonima cima. Dopo un piccolo riposo cominciamo la facile cresta che ci porterà verso l'ultima meta della giornata, il Morrone. Purtroppo, in lontananza si cominciano a sentire dei brontolii sospetti e, in direzione del Gran Sasso, il cielo è diventato cupo e minaccioso. Anche il Murolungo è scomparso fra le nuvole Acceleriamo il passo e, alle 15:30 raggiungiamo la cima del monte Morrone. Ci fermiamo sulla cima solo per pochi minuti, quanto basta per posizionare la fotocamera e scattare una foto. I tuoni ancora lontani ma insistenti ci convincono che non è il caso di trattenersi oltre e cosi, ripartiamo immediatamente e per ulteriore sicurezza puntiamo decisamente verso valle tralasciando ogni sentiero segnato, ma puntando il sentiero molto più in basso che porta a fonte Salamone, dal quale contiamo di raggiungere poi le Caparnie. In meno di venti minuti intercettiamo il sentiero, a quota 1900 metri mentre su di noi il cielo diventa sempre più minaccioso. A questo punto, decidiamo di lasciar perdere il sentiero per le caparnie e la discesa per la valle di Fua ma di puntare, dritti davanti a noi, la cresta che separa la valle di Fua dalla valle della Cesa, dove si intravede la strada sterrata che conduce a Cartore che anche se leggermente più lunga consente andature decisamente più elevate in caso di pioggia. Altri venti minuti di passione e raggiungiamo la strada sterrata e l'inizio del fitto bosco della valle di Cesa. Prova a piovere senza molta convinzione e smette subito. I tuoni continuano ma sono lontani e ormai siamo sulla ripida ma comoda sterrata che scende a Cartore. Siamo a 1770 metri e sono le 16:10. Ci incamminiamo con passo spedito ma tranquillo, avendo ormai schivato la parte più rischiosa della discesa e in circa un'ora raggiungiamo infine cartore e l'auto. In lontananza piove su diversi monti ma a Cartore c'è il sole per cui con molta tranquillità cui togliamo gli scarponi e dopo una rinfrescata alla fontanella ci rimettiamo in auto, pronti per il ritorno a Roma, dopo una bella e impegnativa escursione. Un grazie a Marco e Agostino che mi hanno accompagnato in questa impresa. Ed ora, le foto della giornata. Guarda le foto in formato album Autore: Marco DT Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx 2013-06-06 Dal Costone al Morrone