2012-09-29 La cima delle Murelle

29 Set 2012 - La cima delle Murelle

Località di partenza - Località di partenza - La Maielletta (1890 metri)

Distanza percorsa – 24,16 Km

Salita accumulata – 1750 metri

Durata dell’escursione – 7 ore e 40 minuti

Cime raggiunte – Monte Focalone (2676 m.), Cima Pomilio (2656 m.), Monte S. Angelo (2669 m.), anticima Ovest dell'Acquaviva (2727 m.), Monte Acquaviva (2737 m.), cima delle Murelle (2596 m.)

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Foto e descrizione dell’escursione

Il 15 Agosto, sulla via del ritorno dell'escursione al Monte Amaro fatta con mio figlio Francesco ho visto è fotografato questa cresta selvaggia sulla mia destra e me ne sono innamorato e approfittando della solita goliardica collezione di cime montane, ho organizzato questa escursione per la cima delle Murelle.

Il progetto iniziale prevedeva di raggiungere in successione il Focalone, la Cima Pomilio, monte Sant'Angelo, monte Rotondo, monte Pescofalcone e poi, di ritorno l'anticima Ovest dell'Acquaviva o colle dell'Innominata, il monte Acquaviva e invine la cima delle Murelle. Vediamo come è andata:

Il rifugio Pomilio, punto di partenza, è molto lontano da Roma, l'escursione è prevista molto lunga per cui la partenza avviene da Roma veramente presto. Alle 5:30 sono già all'imbocco della A24 in direzione Abruzzo.

Il viaggio scorre veloce e, alle 7:30 parcheggio nei pressi della selva di antenne della Maielletta. Meno di dieci minuti e sono con gli scarponi ai piedi, pronto ad affrontare questa escursione. Nonostante l'orario, il fatto che siamo a fine Settembre e la quota di 1900 metri la temperatura è praticamente estiva e a maniche corte si sta più che bene

Il percorso inizia sulla vecchia strada asfaltata che una volta era percorribile in auto fino al piazzale del Blockhaus ma che adesso è stata chiusa è, come recita il cartello, è accessibile solo ai disabili.

Un paio di scorciatoie su prato permettono di saltare qualche metro di asfalto ma alla fine sono quasi due e mezzo i chilometri che mi separano dal Blockhaus

Il tratto in asfalto consente un'andatura veloce e permette di gustarsi la vista delle montagne che fra un poco andrò a scalare.

Il tratto in asfalto viene liquidato in una mezz'ora circa e, alle 8:10 sono all'inizio del sentiero che, aggirando sulla sinistra (Est) il monte Blockhaus porta verso il Monte Amaro.

Da qui, il sentiero prosegue con lievi saliscendi in mezzo ad un bosco di pini mughi. A parte qualche tratto dove bisogna rallentare per non suicidarsi con grosse pietre e radici che ingombrano la strada, si può andare abbastanza spediti.

Alle 8:45 raggiungo la fontanella posta sotto Monte Cavallo, poco prima della salita per il Monte Focalone.

Qualche minuto per approfittare della freschissima acqua che esce dalla fontanella (fa un caldo quasi estivo ...) e inizio la faticosa salita per il Monte Focalone. La parte iniziale è molto ripida ma il sentiero, tracciato in mezzo ai soliti pini è abbastanza agevole e consente una discreta andatura.

Intorno ai 2400 metri di quota, i pini lasciano il posto all'erba. La pendenza si mantiene sempre molto elevata ma il sentiero a zig zag allieta in parte la fatica. A quota 2480 metri circa, in prossimità di una selletta il paesaggio cambia drasticamente.

Superata la selletta sparisce ogni traccia di verde e sembra di essere su un deposito di cocci rotti. La pendenza diventa decisamente più agevole e rende i rimanenti 200 metri di salita molto meno faticosi.

Il Focalone è in vista e percorro rapidamente il tratto finale della salita. Alle 9:45 sono sulla vetta dove mi aspetta un amico che su queste montagne trovo spesso: il vento! Faticosamente piazzo la fotocamera sullo zaino (il cavalletto non è assolutamente usabile) e faccio la solita foto di cima.

Riparto rapidamente in direzione della cima Pomilio. Lungo il sentiero il solito piacevole incontro con un nutrito branco di camosci.

La cima Pomilio è raggiunta velocemente e dopo la foto di cima riparto in direzione di Monte Sant'Angelo, cima che ancora manca alla mia raccolta di vette. Intanto, in lontananza, è ben visibile la rossa astronave che identifica la cima del Monte Amaro

Il monte Sant'Angelo è facilmente raggiungibile dalla cima Pomilio, a parte qualche incertezza nel trovare il sentiero per salirci (bisogna aggirarlo sulla destra fino a trovare il passaggio, con un paio di segni, che porta fino alla vetta)

Alle 10:30 sono sull'angusta cima del Sant'Angelo, dove mi fermo a consumare uno spuntino e a scattare qualche foto

Scendendo si vede bene il percorso da seguire: praticamente tocca aggirare il cocuzzolo finale sul lato Sud-Ovest, fino a trovare due segni gialli sull'ultima salitella alla vetta (e non cercare di salire dritti per dritti sulla cresta, come stavo provando a fare io)

Torno sui miei passi, verso la cima Pomilio. Ora, l'intenzione era di raggiungere anche il Monte Rotondo e il Monte Pescofalcone ma un po il vento e un po la valutazione del tratto ancora da percorrere mi fanno decidere di lasciare queste due vette e di rimandarle ad un'altra occasione

Quindi riprendo il sentiero in direzione del Focalone, che raggiungo poco dopo le 11:00. Da qui, giro verso Est in direzione dell'anticima dell'Acquaviva (o colle dell'Innominata)

Si sale in un mare di sassi, senza un sentiero. Alle 11:15 sono sul colle dell'Innominata a 2727 metri di quota. Solita foto di cima e via, in discesa su sassi e ghiaia, in direzione dell'Acquaviva

Si scende in mezzo ai sassi, fino alla sella, a quota 2666 metri per poi risalire sempre su enormi pietre spacca caviglie, senza l'evidenza di un sentiero.

Finalmente raggiungo la vetta dell'Acquaviva, seconda vetta più alta della Maiella. Siamo a 2737 metri e sono circa le 11:30. Approfitto di una provvidenziale trincea per ripararmi dal vento e consumare un poco di frutta.

Nelle foto seguenti si vedono il colle dell'Innominata, il Focalone e la cima delle Murelle.

Dopo qualche frutto riparto per l'ultima cima della giornata. Il sentiero scende fino a 2530 metri circa, da dove inizia l'impressionante cresta che porta sulle Murelle. Il sentiero è appena visibile e ad un certo punto sembra sparire in mezzo alle rocce. Girandomi vedo la piacevole salita su ghiaione (sob !!!) che dovrò riaffrontare al ritorno

Intanto anche qui il solito branco di camosci che mi osservano un poco preoccupati mentre li fotografo.

La salita procede su un sentiero appena accennato in mezzo a rocce abbastanza instabili ma senza essere mai pericoloso. Ovviamente si sale con la massima precauzione, in quanto è vietato sbagliare su questi terreni

E alla fine, alle 12:15 raggiungo la bellissima Cima delle Murelle, a quota 2596 metri. Il posto è bellissimo, il panorama pure e il vento, mentre mi accingo a consumare il panino del pranzo, cessa miracolosamente. Trovarsi da soli su questa cima, in compagnia del silenzio è un'emozione indescrivibile.

Alle 12:30 mi rimetto in cammino (e chissà perchè, torna pure il vento!). Da qui si potrebbe scendere per il bellissimo anfiteatro delle Murelle e con poca fatica risalire al bivacco Fusco dal quale riprendere poi la via del ritorno ma purtroppo questo sentiero è chiuso fino alla fine di Ottobre per via del ripopolamento di camosci in corso nella zona per ciu mi tocca risalire al Focalone.

La cresta in discesa è ancora più impressionante che in salita ma alla fine scendo senza problemi e, alle 13:00 sono di nuovo sotto la selletta. E mo so cavoli. Se a scendere i 150 metri circa di ghiaione sono stati un delizioso divertimento, a salire sono una tortura. Bisogna cercare di trovare i punti più stabili per evitare di fare un passo indietro per ogni due passi avanti.

Dopo una quindicina di minuti di faticosa salita raggiungo il sentiero che scende dall'Acquaviva. Da qui, anche se in salita, il tracciato diventa una passeggiata, e, a parte un piccolo tratto sui soliti sassi spacca gambe, arrivo velocemente nei pressi del Monte Focalone.

Ecco un'altra bella panoramica della cima delle Murelle e del Monte Amaro

Alle 13:30 sono di nuovo sul monte Focalone. Mi preparo alla lunga discesa che mi aspetta.

Ancora qualche scatto delle cime appena lasciate.

La discesa procede veloce e senza intoppi. Su questo tratto di sentiero provo ad immaginare cosa sarebbe percorrerlo sotto un temporale! Meglio non pensarci.

Alle 14:10 sono finalmente alla fontana, alla fine della discesa del Focalone. Ormai manca poco e meno male perchè qualche goccia di pioggia comincia a cadere. Preparo la mantellina, che non si sa mai.

Anche se praticamente in piano il sentiero non consente di andare veloci, a causa dei grossi sassi e delle numerose radici presenti.

Sono le 15:00 e sono alla fine del sentiero, in prossimità del piazzale del Blockhaus. Le nuvole hanno provato a scaricare un poco di pioggia ma fortunatamente senza riuscirci.

Alle 15:15 raggiungo il rifugio Pomilio. Anche questa bella escursione è terminata nel migliore dei modi. Non mi resta che tornare a Roma e godere del meritato riposo

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx

2012-08-29 La cima delle Murelle