2012-04-28 Monte Viglio

28 Apr 2012 - Monte Viglio

Località di partenza - Valico S. Antonio, Filettino (quota 1608 m.) (FR)

Distanza percorsa – 11,77 Km

Salita accumulata – 780 metri

Durata dell’escursione – 6 ore e 14 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Foto e descrizione dell’escursione

Già in due occasioni mi sono avvicinato al Viglio ma senza arrivare in cima. Lo scorso anno in occasione dell'escursione ZIS ero impegnato in lavori casalinghi. Questa cima continuava a sfuggirmi per cui quando Agostino mi ha invitato a farla insieme a lui e al figlio Daniele non ho esitato e ho detto subito di si

Partiamo da Roma verso le 7:00 e, in un paio d'ore siamo al Valico di Serra S. Antonio, lungo la strada che da Filettino porta a Campo Staffi, e alle 9:00 siamo pronti a partire. La giornata è quasi estiva e gli indumenti a maniche lunghe spariscono subito negli zaini

Il primo tratto del percorso si svolge su una comoda e facile sterrata che conduce alla Fonte della Moscosa e serve egregiamente a riscaldare i muscoli

Raggiungiamo la fonte in circa 20 minuti. Siamo ancora a quota 1619 metri. In corrispondenza dell'evidente cartello, giriamo a sinistra, in salita, sul sentiero 696a per il Viglio

Il sentiero si impenna ma senza diventare eccessivamente ripido. Dopo un primo tratto di salita arriviamo su un bellissimo prato verdissimo (l'ultima volta era coperto di neve)

Dopo il prato, il sentiero sale nuovamente, con pendenze più marcate. In pochi minuti raggiungiamo lo splendido affaccio sulla Valle Roveto, in corrispondenza della statua della madonnina. Sono le 9:40 e siamo a quota 1767 metri.

Ci fermiamo per cinque minuti, giusto il tempo di godere di qualche immagine primaverile e di fare un piccolo spuntino, prima della parte più tosta della salita.

Ci rendiamo conto che c'è più neve di quanto avessimo preventivato, viste anche le alte temperature. Iniziamo la ripida salita che ci porterà sul Cantari, passando per Monte Piano.

Ecco Agostino mentre contempla la mole innevata della sua prossima meta: il Monte Velino che dovremmo affrontare la prossima settimana

Proseguiamo la ripida salita verso la cresta del Cantari, cercando di aggirare i nevai che in alcuni punti sono anche resi scivolosi dal ghiaccio sottostante.

In questa foto una veduta dei Monti Ernici con ben visibili Pizzo Deta e Passeggio

Continuiamo a salire per questo ripido tratto.

Sono circa le 10:25 quando superiamo il tratto più ripido della salita. Siamo a quota 1980 metri, circa

Vediamo una struggente statuetta, rappresentante una colomba intitolata probabilmente ad una vittima della montagna.

Proseguiamo seguendo la cresta che si è fatta meno difficile, mentre il paesaggiosi fa sempre più innevato e severo

Intanto fa capolino la nostra meta finale, riconoscibile dalla grande croce azzurra che la sovrasta

Un'altra suggestiva inquadratura dei monti Ernici

Alle 11:00 circa raggiungiamo la prima meta della giornata: la vetta dei Monti Cantari, a 2103 metri di altezza.

Ripartiamo rapidamente dopo aver fatto l'immancabile foto di cima, sempre proseguendo lungo la via di cresta che si fa, a tratti, stretta e divertente.

Un buco su una roccia fornisce la scusa per la solita foto scema

Ancora i Monti Ernici

Davanti a noi si comincia ad intravedere la prossima meta: il Gendarme del Viglio, che con la neve appare ancora più complicato da affrontare. Qui, il sentiero potrebbe aggirare sulla destra il Gendarme ma la classifica del Club dei 2000 metri esige il suo sacrificio, per cui, saliremo.

In prossimità dell'attacco al Gendarme, la cresta diventa strettissima e, con la neve, ancora più insidiosa. Per fortuna che le alte temperature scongiurano quasi del tutto il pericolo di formazioni ghiacciate

La salita costringe a mettere le mani sulla roccia e non è aiutata dalla neve accumulata. Fortunatamente un gruppetto che ci precede ha lasciato delle impronte nella neve che sfruttiamo per salire, facendo sempre molta attenzione ad evitare cedimenti del manto nevoso.

Alla fine tutto va per il meglio e alle 11:35 raggiungiamo i 2112 metri del Gendarme del Viglio dove ci concediamo qualche minuto di riposo.

Qui, una bella inquadratura del Corno Grande

Ci rimettiamo in cammino per affrontare l'ultimo tratto di cresta che conduce al Viglio. La cresta è stretta ed aerea e con la neve richiede molta attenzione ma comunque superato il Gendarem di fatto rimane il tratto più facile della salita.

E finalmente, alle 12:00 raggiungiamo la vetta del Monte Viglio, a 2155 metri. Prima di goderci il meritato riposo, parte tutta la sequela di foto ricordo sulla vetta.

Dopo le foto ci fermiamo sotto i caldi raggi del sole e ci godiamo il meritato riposo. La giornata è quasi estiva e il panorama è bellissimo. Consumiamo panini e bevande, in attesa di affrontare il sentiero di ritorno

In questa foto un bell'ingrandimento della nostra prossima fatica, il Velino per la direttissima

E qui la foto degli Ernici, affrontati poche settimane fa

Alle 12:40 riprendiamo la via del ritorno, facendo sempre attenzione ai tratti scivolosi per la neve.

Al ritorno non saliamo sul Gendarme, aggirandolo sul lato Ovest. La grossa presenza di neve dall'altro lato avrebbe reso la discesa molto pericolosa.

Proseguiamo quindi sul sentiero segnato ma quasi completamente coperto dalla neve e anche da qualche residuo di ghiaccio.

Nonostante tutto, procediamo speditamente e alle 14:20 raggiungiamo la Madonnina. Senza ulteriori indugi continuiamo la discesa e, alle 15:10 arriviamo alle auto.

Anche questa escursione è terminata nel migliore dei modi. La bella giornata, il clima estivo e la piacevole compagnia di Agostino e di Daniele l'hanno resa ancor più bella. Ora non ci resta che affrontare il rientro a Roma, dopo una sosta ristoratrie al Bar di Filettino

Grazie ad Agostino e Daniele per la bella giornata

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx

2012 04 28 Monte Viglio (MdT)