2012-01-21 Le vette della valle Majelama 21 Gen 2012 - le vette della valle Majelama Località di partenza – Peschio Rovicino (Forme, AQ) Lunghezza dell’escursione – 18 Km Salita accumulata – 1740 metri Durata dell’escursione – 8 ore Mappa dell'escursione Profilo altimetrico dell'escursione Vista 3d Racconto e foto dell’escursione Questo lungo itinerario tocca numerose cime appenniniche che sono: Costa della Sentina (1844 m), Sentinella (2185 m), Magnola (2220 m), Costone della Cerasa (2119 m), Cimata della Cerasa (2158 m), Costa della Tavola (2186 m), Capo di Pezza (2176 m) e Costa Stellata (2151 m). In questa panoramica, partendo dalla destra, si può vedere gran parte dell’itinerario di questa bella giornata. Eccomi qui, solo soletto ad affrontare questo lungo giro a cui pensavo da più di un anno. Il punto di partenza è Peschio Rovicino, alla fine della stradina asfaltata che arriva dal paese di Forme, da dove partono i sentieri 8 (per la valle Majelama) e 9 (per il vallone della Sentina. Dopo la consueta preparazione, inizio a muovermi alle 7:30 circa e imbocco il ripido sentiero per il vallone della Sentina (Sentiero 9). Qualche zig zag aiuta un pochettino l’ascesa. Una bella veduta del Monte Cafornia. Per la quantità di neve presente sembra di essere almeno a Marzo! Il sentiero è molto ben segnato con i classici contrassegni CAI. e intanto arriva anche il sole a farmi compagnia. Arrivato a quota 1450 metri circa, lascio il sentiero principale e punto verso Nord. L’intenzione è di salire sul Costone della Sentina e non nel vallone. Questa salita l’ho già fatta un paio di anni fa. Del vecchio sentiero una volta esistente sono rimasti pochissimi segni, soprattutto dove NON servono. Fortunatamente la traccia GPS fatta all’epoca mi da una mano. Il problema è aggirare le prime rocce messe a mo di barriera. Qui, si passa a sinistra delle rocce. quindi si gira subito a destra … Giù la nebbia ancora riempie la vallata Ogni tanto appare qualche vecchio segno giallo e rosso ma una volta superata la prima fila di rocce si prosegue facilmente, seguendo la linea di massima pendenza fino ad arrivare alla cresta finale, a 1844 metri. Alle 9:00 sono sulla vetta del Costone della Sentina. Il versante Nord è molto più agevole e la discesa verso il vallone della Sentina richiede solo pochi minuti. Sono di nuovo sul sentiero 9 e ricomincio a salire per raggiungere la cima del Sentinella. Intanto comincio a trovare la neve. Fortunatamente è compatta e non ostacola la salita. Gli scarponi fanno presa e i ramponi ancora possono riposare nello zaino. Il sentiero devia verso Nord, in direzione del Sentinella. E arriva un mio caro amico, il vento freddo e fastidioso. Intanto la presenza di qualche lastra più ghiacciata mi convince a mettere i ramponi. Nel frattempo il vento è diventato forte è gelido. Stringo i denti e intanto mi appare il rifugio Panei (ormai in disuso) in cima al Sentinella. Alle 10:15 sono al Sentinella. Cerco subito un lato riparato dal vento e approfitto per fare la foto di rito. Riparto quasi subito e mi dirigo verso monte Magnola. La strada da fare è poca e alle 10:30 sono sulla sua vetta. Riparto quasi subito imboccando il sentiero numero 10 che prosegue verso Nord. Rimanendo vicino alla cresta, il sentiero scende ripido. Mi butto sensa esitazione giù per la discesa, aiutato dal fondo nevoso ghiacciato (e dai ramponi!) Da adesso in poi, il sentiero sarà una lunga serie di saliscendi per la cresta della Cerasa. Mentre risalgo verso il Costone della Cerasa incontro due ragazzi del soccorso alpino della Guardia Forestale. Devo dire che ho leggermente invidiato il loro lavoro … Alle 11:50 Arrivo sulla cima del costone della Cerasa e alle 12:04 sono sulla cimata della Cerasa. In questa foto si vedono Capo di Pezza e Costa Stellata che dovrò affrontare più tardi Qui si vedono invece il Sentinella e la cresta che dal Magnola arriva fino alla Cerasa Qui, invece, Costa della Tavola e Capo di Pezza Un altro saliscendi e alle 12:32 arrivo alla Costa della Tavola. Scendo rapidamente verso il Vado di Castellaneta, a quota 2070 (e qui, la tentazione di buttarmi giù nella valle è forte) e mi preparo ad affrontare l’ultima ripida salita che, anche se solo di 110 metri si fa sentire. Il fondo è una lastra di ghiaccio ma i ramponi (le la piccozza) fanno il loro dovere. e finalmente alle 13:10 sono sulla cima del Capo di Pezza. Sulla mia destra una bella vista della valle Majelama, dove passerò una volta sceso. Mi manca da transitare su Costa Stellata (ma da qui, in realtà, la si trova praticamente in discesa!) Raggiungo l’ultima meta alle 13:30. Ultima foto di cima e mi preparo alla discesa finale. Lasciata la cima di Costa Stellata la neve sparisce quasi subito. Sono ancora a 2000 metri quando mi tolgo i ramponi e inizio la discesa … sull’erba, come in un’escursione estiva. E, in assenza di vento, anche le temperature diventano molto alte. Sono le 15:30 quando raggiungo l’auto, esattamente otto ore dopo la partenza. E’ stato un giro veramente impegnativo ma altrettanto appagante. Da rifare sicuramente. Autore: Marco DT Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx 2012 01 21 Le vette della valle Majelama (MdT)