2012-05-12 La Montagna Grande

12 Mag 2012 - La Montagna Grande

Località di partenza - Lago di Scanno, (AQ) quota 933 metri

Distanza percorsa – 22,80 Km

Salita accumulata – 1800 metri

Durata dell’escursione – 10 ore e 30 minuti

Mappa dell'escursione

Profilo altimetrico dell'escursione

Vista 3D dell'escursione

Foto e descrizione dell’escursione

L'idea di questa escursione nasce per incrementare la lista di cime nel gioco di collezionare le vette dell'Appennino sopra i 2000 metri.

Dopo aver studiato alcune ipotesi per fare questo lungo giro decido per una partenza dal lago di Scanno, salita per la valle Franchitta e dopo aver coperto tutta la cresta, discesa per la valle della Terratta, per un totale stimato in circa 20 Km.

Contatto qualcuna delle mie conoscenze ma quando ormai sono pronto all'ennesima solitaria, il mio collega Gianluca accetta di partecipare

Partiamo da Roma alle 6:00 alla volta di Scanno. La giornata è buona, il traffico è inesistente e alle 7:30 parcheggiamo sulla Circumlacuale di Scanno, vicino al bivio per Villalago. Ci prepariamo velocemente e imbocchiamo la strada asfaltata in salita che porta a Villalago.

Percorriamo la strada asfaltata per 1,3 Km circa fino ad incontrare sulla sinistra un'area pic-nic con le indicazioni per la valle Franchitta (nella foto di sinistra) e per il Monte Argatone

Imbocchiamo il sentiero ben segnalato dai contrassegni bianchi e rossi che si infila nella valle. Ben presto la valle si stringe e in alcuni punti si riduce ad uno stretto canyon. Il sole ci abbandona molto presto ma la temperatura è piacevole e l'ombra alla fine non guasta

In alcuni punti troviamo ancora della neve, sepolta sotto uno strato di foglie. Fortunatamente non è molto ghiacciata e non ostacola più di tanto l'avanzamento

Alle 9:30, dopo circa due ore di marcia, raggiungiamo quota 1430. A questo punto il sentiero lascia il fondo valle e devia e comincia a risalire il fianco destro.

Il paesaggio, la luce ed i colori cambiano drasticamente. Il sentiero, anche se ripido, diventa più agevole: non ci sono più i rami e gli alberi a terra, rotti dalla neve del passato inverno e al loro posto c'è un morbido tappeto di foglie. I colori del bosco sono eccezionali. Incrementiamo decisamente la nostra velocità di salita.

Ecco una bella panoramica del bosco

Alle 9:50, a 1650 metri di quota, il sentiero esce dal bosco per un piccolo tratto e ci regala una spettacolare veduta della valle della Franchitta

Ecco il panorama che ci siamo trovati davanti una volta usciti dal bosco ...

Il sentiero rientra nel bosco e continua a salire con discreta pendenza. Intorno ai 1750 metri il bosco termina e il paesaggio comincia a diventare più brullo.

Intorno alle 10:10 raggiungiamo un piccolo pianoro dove si trova il rifugio Montagna Grande

Riprendiamo la salita in direzione della cresta fra Argatone e Terratta. Il paesaggio è sempre più brullo ma comunque offre delle viste molto caratteristiche.

Alle 10:44 raggiungiamo la cresta. Siamo a 2050 metri di quota e abbiamo già accumulato più di mille metri di salita.

Imbocchiamo la cresta alla nostra destra, in direzione del Monte Argatone, prima vetta di questa lunga giornata che raggiungiamo dopo una comoda salita di un centinaio di metri. Siamo a quota 2140 metri circa e sono le 11:00

Foto panoramica dalla vetta dell'Argatone

Facciamo una breve sosta e quindi ripartiamo in direzione Nord, per raggiungere l'anticima del Monte Argatone, a 2096 metri che raggiungiamo alle 11:30 circa

Torniamo sui nostri passi, risalendo di nuovo sull'Argatone e proseguendo in direzione della Terratta, prossima meta del nostro percorso. Un omino di pietra indica il sentiero che scende sul versante di Bisegna

Il percorso di cresta è agevole: il sentiero è largo e scorrevole e non ci sono punti esposti. Queste montagne, anche se superano i 2000 metri hanno una conformazione più simile a quella di una collina. Raggiungiamo i 2208 metri della Terratta che sono appena le 12:30 e ci fermiamo per la sosta del pranzo

E dalla spaccatura della Valle della Terratta si vede sotto di noi il lago di Scanno

Alle 13:00 ripartiamo sempre sulla cresta larga e comoda in direzione Sud-Est fino ai 2163 metri di Serra della Terratta dove ci fermiamo solo pochi minuti per fare una foto vicino all'omino di cima.

Da questo punto deviamo a sinistra, verso Nord-Est, per raggiungere la Serra del Carapale, con le sue due cime, a 2106 e 2086 metri di altezza, intervallate da una piccola sella.

Sotto di noi la spettacolare vista della valle della Terratta e del lago di Scanno

Anche qui il percorso di cresta non presenta particolari difficoltà e le due cimette della serra del Carapale vengono raggiunte rispettivamente alle 13:35 e alle 13:50

Alle 14:00 in punto iniziamo quella che si rivelerà la parte più faticosa e complicata della giornata: la discesa verso Scanno!

Per scendere lungo la valle della Terratta dobbiamo percorrere il sentiero che parte dalla cima Omonima, a 2200 metri ma di tornare fino li non è proprio aria, quindi, arriviamo appena sotto la cima Sud del Carapale e arrivati alla sella che divide le due cime, gaggiriamo verso destra la cima. Il passaggio non è complicato ma la stanchezza e la presenza di un nevaio ci costringono a qualche piccolo giro vizioso.

Continuiamo a camminare seguendo la direzione Nord-Ovest, seguendo una traccia che avevo preparato usando carte e foto e dopo qualche piccolo errore che ci ha costretto ad una imprevista risalita di un centinaio di metri, raggiungiamo la cresta sotto la quale, alla fine di un facile pendio, passa il sentiero che ci riporterà a valle

Intanto diamo un ultimo sguardo al Corno Grande e alla catena del Centenario

Alle 15:15 circa intercettiamo a quota 1977 metri il sentiero che scende dalla Terratta, e che ci riporterà a valle con una discesa di quasi 1100 metri

La prima parte del sentiero alterna nevai a salti di roccia, prati erbosi e piccoli boschetti

Alle 16:00 circa, alla quota di 1750 metri, il sentiero entra nel bosco, e scende a larghi e comodi tornanti su un pendio molto ripido. Il tappeto di foglie che copre il terreno è un sollievo per piedi e articolazioni provate da questo lungo cammino

Man mano che si procede lungo la discesa, la vallata diventa sempre più stretta e aumenta la quantità di rami spezzati che ingombrano il sentiero e ostacolano non poco la nostra avanzata. Un tratto di sentiero è completamente ostruito da un albero caduto

La discesa continua ilenta e inesorabile. Dove non ci sono i rami c'è la neve e nella parte più stretta della valle anche una grossa e recente frana.

E finalmente, quando alle 17:40 raggiungiamo quota 1030 metri, il sentiero sfocia in una comoda e larga sterrata che ci da la possibilità di poter sciogliere i muscoli contratti con un passo più regolare.

Alle 17:50 raggiungiamo la strada asfaltata, nei pressi di un agriturismo e quindi, al piccolo trotto percorriamo l'ultimo chilometro di asfalto fino al parcheggio, dove arriviamo alle 18:05, dopo oltre dieci ore di entusiasmante passeggiata su queste belle montagne.

A Gianluca vanno i miei complimenti per aver portato a termine questa faticosa escursione

Autore: Marco DT

Qui trovi le tracce GPS in formato .plt e .gpx

2012 05 12 La Montagna Grande (MdT)