2010-07-25 – Cime du Diable 25 Lug 2010 - Cime du Diable Località di partenza – Baisse de Camp d’Argent, La Bollene Vesube – Francia (1922 m.) Distanza percorsa – 18,55 Km Salita accumulata – 1450 metri Durata dell’escursione – 5 ore e 24 minuti Profilo altimetrico dell'escursione mappa dell'escursione Foto e racconto dell’escursione Reduce dall’escursione sulla Crete de Balai di Sabato 24 Luglio, per la domenica mi ero ripromesso di dormire fino a tardi e poi andare a fare la polpetta in piscina… Invece, domenica mi sveglio abbastanza presto e dopo essermi rigirato nel letto per un po, indeciso su che fare, mi alzo, preparo lo zaino rapidamente e parto, ancora senza aver deciso la destinazione. Mentre imbocco l’autostrada per Nizza mi viene voglia di riprovare la Cima du Diable, visto che oggi il meteo è decisamente migliore dell’ultima volta. Arrivo a Camp d’Argent dopo le nove, mi preparo rapidamente e alle 9:17 imbocco il sentiero in direzione Est per l’Authion e verso il forte, che raggiungo in una ventina di minuti. Non mi soffermo più di tanto e, al piccolo trotto, proseguo lungo la sterrata in discesa che mi porta ai 1835 metri di Baisse di Saint Veran. Sono le 10:05. Il sentiero riprende a salire leggermente (questa volta non salgo sulla cresta della Cime de Tuor, fatta la volta precedente ma seguo il sentiero alla sua destra). Siamo di nuovo sopra i 2000 metri quando arrivo alla Balisse 406 di Col de Raus. Comincio a intravedere la cima del Mont Capelet, dove si trova un impianto radio. Il sentiero continua a salire leggermente e, mi porta fino a Baisse Cavaline, a quota 2100 metri circa. Sono le 10:40 e mi concedo la prima sosta prima di iniziare la salita verso Mont Capelet. E adesso si sale. Lascio il sentiero a destra per Pas du Diable e imbocco la ripida salita verso la cresta, in direzione Nord. Eccola! Anche se la giornata è bella, la Cime du Diable è sempre minacciosa. Ma fosse che becco il temporale pure oggi? Meglio non pensarci Dietro di me, una bella vista del percorso fatto. Continuo a salire velocemente. La cima si fa vicina e alle 11:30 sono sul Mont Capelet, a 2636 metri. Qualche minuto di sosta e riparto, sempre verso Nord in direzione della Cima du Diable. Il sentiero continua a seguire una bella cresta (negatami la scorsa volta dalla nebbia). Sotto di me intravedo Le Lac du Diable, in prossimità del passo omonimo, dove passerò percorrendo il sentiero di ritorno. Una veduta della Cima du Diable e del Monte Capelet Un’altra bella vista sul fondovalle, con il Lac de la Muta Il sentiero prosegue in leggera discesa lungo la cresta fino al cocuzzolo finale. Qui diventa ripido ma comunque comodo, e la salita è agevolata dai numerosi tornanti. Finalmente, alle 12:00 in punto raggiungo la cima del Diavolo, a 2690 metri di quota. Il cielo, ancora una volta, si è fatto minaccioso. Speriamo bene Per scendere imbocco il sentiero che porta al Lae e al Pas du Diable, visibili sotto di me. Al Pas du Trem la neve è quasi sparita e non ingombra più il sentiero. Senza neve il sentiero è comodo e, in meno di mezz’ora, alle 12:30 mi porta fino al lago del Diavolo, dove staziona un gregge di pecore (e anche di cani?) Uno sguardo alle cime appena lasciate, che da qui fanno un pò impressione. Ora c’è solo da tornare alla partenza. Il sentiero è comodo e mi consente una andatura abbastanza spedita. Alle 13:05 raggiungo la Baisse Cavaline, dove avevo imboccato la cresta in salita, alle 13:20 arrivo al Col de Raus e alle 13:30 sono a Baisse st Veran. Qui, tanto per aggiungere un pò di fatica in più, lascio la comoda sterrata e risalgo la ripida cresta di Oniguier, parallela alla strada. Ormai è fatta. Sono le 14:20 e sono all’Authion, e da qui, in una ventina di minuti minuti sono alla macchina. Alla fine non è piovuto e posso tornarmene felice in albergo dove mi aspetta una bella (e affollata) piscina. Qui trovi la traccia GPS in formato .plt e .gpx 2010 07 25 Cime du Diable (MdT)